Concetti Chiave
- Il complemento di causa indica ciò che provoca o impedisce l'effetto di un'azione e può essere introdotto da diverse preposizioni.
- Si distingue dal complemento di causa efficiente, che è usato solo con verbi passivi e può diventare soggetto in frasi attive.
- Il complemento di causa si differenzia dal complemento di fine, che esprime un obiettivo da raggiungere.
- È importante distinguere il complemento di causa da altri complementi come il complemento di vantaggio e di fine.
- Il complemento di causa può essere espresso con frasi che indicano sentimenti o emozioni come motivazione dell'azione.
Il complemento di causa
1) Indica ciò che impedisce o provoca l’effetto di un’azione indicata da un predicato. E’ introdotto dalle preposizioni: per, di, da, a, in, con, oppure da “a causa di”, “a proposito di”, “a motivo di”e il verbo può essere alla forma attiva o passiva. Per esattezza, si chiama complemento di causa determinante.
Sono molto felice per il tuo successo
Mi rallegro dei buoni risultati che hai ottenuto
Lo trovato che stava tremando dalla paura
A causa della fitta nebbia, in autostrada non si vede nulla
Per la peste, nel XVII secolo, molte città si spopolarono
L’eroe greco Ulisse era famoso per la sua furbizia
2) Bisogna distinguere il complemento di causa da quello di causa efficiente.
Il complemento di causa efficiente è retto soltanto da un verbo alla forma passiva (= La casa è stava venduta da nuovo proprietario) ed esso, trasformando la frase da passiva ad attiva, diventa soggetto (= Il nuovo proprietario ha venduto la casa).
Esempio:
La ringhiera è stata tutta corrosa dalla ruggine = La ruggine ha corroso tutta la ringhiera
Stiamo tremando dal freddo
3) Bisogna anche distinguere il complemento di causa dal complemento di fine (o scopo). Il complemento di fine, che è introdotto dalla preposizione “per” indica un obiettivo da raggiungere e non un fatto già esistente che ne determina un altro.
Egli sta studiando molto per la promozione (= per essere promosso, per ottenere la promozione alla fine dell’anno = complemento di fine o scopo)
Quando l’ho visto, era tutto tremante di collera (= tremava a causa della collera, la collera era il motivo del suo tremore)
4) Attenzione
Io non ho mai agito per istinti (per istinto = complemento di causa determinante)
Ho agito spinto dall’istinto ed ho sbagliato (dall’istinto = complemento di causa efficiente
Ho fatto tanti sacrifici per voi (= complemento di vantaggio, poiché Io ho fatto tanti sacrifici nel vostro interesse)
Per voi mi sono preso una belle punizione (= per colpa vostra, complemento di causa determinante)
Mia cugina fa tanti viaggi per cultura (= complemento di fine o scopo – Viaggia per aumentare la cultura, la cultura è lo scopo dei suoi viaggi)
Mi sono comportato così, per commiserazione verso quella povera donna
(= la commiserazione è la causa che ha spinto ad agire in un certo modo
= verso quella povera donne è un complemento di vantaggio)
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del complemento di causa?
- Come si distingue il complemento di causa dal complemento di causa efficiente?
- In che modo si differenzia il complemento di causa dal complemento di fine?
- Qual è la differenza tra "per istinto" e "dall’istinto" nei complementi?
Il complemento di causa indica ciò che impedisce o provoca l’effetto di un’azione indicata da un predicato, ed è introdotto da preposizioni come per, di, da, a, in, con.
Il complemento di causa efficiente è retto da un verbo alla forma passiva e può diventare soggetto trasformando la frase in attiva, cosa che non è possibile con il complemento di causa.
Il complemento di fine indica un obiettivo da raggiungere, mentre il complemento di causa si riferisce a un fatto già esistente che determina un altro.
"Per istinto" è un complemento di causa determinante, mentre "dall’istinto" è un complemento di causa efficiente.
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