Concetti Chiave
- L'avverbio è una parte invariabile del discorso che modifica il significato di verbi, nomi, aggettivi o frasi intere.
- Gli avverbi possono essere classificati in primitivi, derivati, composti e locuzioni avverbiali in base alla loro forma.
- In base al significato, gli avverbi si distinguono in categorie come modo, tempo, luogo, quantità e giudizio.
- Gli avverbi possono esprimere gradi di comparazione: positivo, comparativo (di maggioranza, minoranza, uguaglianza) e superlativo (assoluto, relativo).
- Esistono avverbi specifici come quelli presentativi, ad esempio "ecco", che introducono o presentano qualcosa.
L'avverbio
L'avverbio è una parte invariabile del discorso che serve a modificare o a meglio specificare il significato di un verbo, di un nome, di un aggettivo, di altro avverbio o di una intera frase. In base alla forma possiamo distinguere gli avverbi in:
primitivi: bene, male
derivati: con suffissi -mente, -oni: velocemente, tenoni
composti: si formano dall'unione di più parole: in + fatti = infatti, pure + troppo = pur- troppo
locuzioni avverbiali: di corsa, in fretta, di sopra
In base al significato, distinguiamo gli avverbi in:
avverbi e locuzioni di modo: bene, male, rapidamente, in fretta
avverbi e locuzioni di tempo: presto, tardi, tra poco
avverbi e locuzioni di luogo: qui, là, sopra, in giù
avverbi e locuzioni di quantità: poco, troppo, del tutto, fin troppo
avverbi e locuzioni di giudizio o valutazione
-di affermazione
-di negazione
-dubbio
avverbi e locuzioni: dove? quando? come? perché? come! quanto!
avverbio presentativo: ecco
Gli avverbi hanno tre gradi, come gli aggettivi qualificativi:
positivo: velocemente
comparativo di maggioranza, minoranza, uguaglianza: più velocemente, meno velocemente, tanto velocemente quanto
superlativo assoluto, relativo: velocissimamente, il più velocemente possibile.