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Concetti Chiave

  • Il Verismo è un movimento letterario italiano nato intorno al 1865, influenzato dal realismo di Zola, ma sviluppato da autori come Verga e Capuana.
  • Il Verismo rifiuta autobiografie, invenzioni fantastiche e messaggi ideologici, mirando a rappresentare la realtà oggettiva come un'inchiesta sociologica.
  • Gli autori veristi si concentrano su ambienti popolari e regionali per esprimere l'autenticità del sentire umano.
  • La narrativa verista adotta il criterio dell'impersonalità, evitando l'interferenza diretta dell'autore nelle vicende e lasciando che i personaggi esprimano sé stessi.
  • Verga e Capuana sostengono che la letteratura non deve dimostrare tesi scientifiche, ma esprimere scientificità attraverso la forma artistica, garantendo l'impersonalità dell'autore.
VERISMO ITALIANO
• ORIGINE E SIGNIFICATO
Il Verismo è un movimento letterario che si afferma in Italia a partire dal 1865 a fine 1800. Zola fu famoso in Italia come “realista”, in lotta contro le piaghe della società, infatti furono soprattutto quelli di sinistra, repubblicani e socialisti, che diffusero le sue opere, però la sinistra non fu in grado di costruire una teoria artistica coerente. A farlo ci pensarono Verga e Capuana.
• TEMATICHE FONDAMENTALI
o Rifiuto delle autobiografie, delle invenzioni fantastiche, dei messaggi ideologici.
La narrativa verista rappresenta la realtà oggettiva quasi come un’inchiesta sociologica, essa deve essere il documento umano della società contemporanea.
o I veristi tendono a privilegiare gli ambienti popolari e regionali in cui si ritrova il sentire umano nella sua più originaria espressione.
o Criterio dell’impersonalità, non deve esserci nessuna ingerenza diretta del narratore nelle vicende raccontate. I personaggi non devono essere portavoce delle idee o dei sentimenti dell’autore ma solo espressione di se stessi e del loro ambiente.
o Il linguaggio deve ridurre al massimo gli artifici della retorica in modo da esprimere con fedeltà, e senza deposizioni letterarie, la realtà.
• POETICA DI VERGA E CAPUANA
Capuana, critico letterario del “Corriere della Sera”, ebbe una funzione fondamentale nel far conoscere le teorie di Zola, dalle sue recensioni possiamo cogliere la sua repulsione nei confronti della letteratura che si subordina alla dimostrazione di tesi scientifiche. In questo caso concorda con Verga, che non esprime direttamente le sue opinioni, ma le possiamo cogliere dalle sue opere, come nei “I Malavoglia”. Nel recensire i Malavoglia, Capuana dice che la letteratura non deve dimostrare tesi scientifiche, ma deve essere la tecnica con cui l’autore scrive, la scientificità deve essere solo presente nella forma artistica. Questo principio porta all’impersonalità dell’autore.

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