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Concetti Chiave

  • Ungaretti utilizza uno stile nominale, caratterizzato dall'assenza di verbi e pochi legami di paragone.
  • I versi presentano schemi diversi, con poche rime e molta punteggiatura, mentre solo un verso è un endecasillabo.
  • L'ultimo verso, "O notte", è più corto per sottolineare la conclusione della poesia.
  • Le parole isolate conferiscono ad ogni verso un significato profondo, spesso connotativo.
  • L'Io lirico è rappresentato dalla notte, mentre l'interlocutore può essere una figura esplicita o simbolica.
Commento della poesia O Notte di Giuseppe Ungaretti

Per Ungaretti la poesia è una forma di conoscenza, in questa poesia usa uno stile nominale (senza verbi), non ci sono molti legami di paragone. I suo versi hanno tutti schemi diversi, ci sono poche rime, c’è molta punteggiatura, in questa poesia c’è solo un endecasillabe (undici sillabe). L’ultimo verso “ O notte” è più corto perché serve a far capire che la poesia è finita (di solito si usa questo metodo).


Ogni verso ha un grande significato, più del solito, questo accade perché ci sono parole isolate. Nel titolo è racchiuso praticamente tutto il significato della poesia, la poesia ha un ritmo lento ma forte, la maggior parte dei versi ha il significato connotativo (significati che simbolicamente rimandano all’oggetto). L’ Io lirico è la notte, perché si parla di essa. L’interlocutore non è sempre una persona in carne ed ossa, può essere anche esplicito che permette la personificazione.

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