tamazgha
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Concetti Chiave

  • Il ricordo d'infanzia è ambientato nella casa materna in pianura, con una finestra che si affaccia su prati e colline.
  • Il paesaggio descritto include l'argine boscoso che nasconde il Ticino e una striscia scura di colline all'orizzonte.
  • La poetessa aveva visto il mare solo una volta, ma ne conservava un'intensa nostalgia.
  • La fantasia le permetteva di trasformare la vista delle colline in un mare immaginario, più bello di quello reale.
  • La poesia sottolinea l'importanza della fantasia, capace di ricreare e migliorare la realtà percepita.

Amore di lontananza

Ricordo che, quand'ero nella casa
della mia mamma, in mezzo alla pianura,
avevo una finestra che guardava
sui prati; in fondo, l'argine boscoso
nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,
c'era una striscia scura di colline.
Io allora non avevo visto il mare
che una sol volta, ma ne conservavo
un'aspra nostalgia da innamorata.
Verso sera fissavo l'orizzonte;
socchiudevo un po' gli occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare
e mi piaceva più del mare vero.

Commento: Antonia Pozzi, poetessa milanese dl primo Novecento morta molto giovani in circostanze tragiche, in questa poesia racconta un ricordo d'infanzia. Il piccolo episodio ci fa comprendere il grande valore che ha per l'autrice la fantasia: essa permette alla poetessa di ricostruire il mondo, come un tempo ha permesso la bambina di ricostruire un mare più bello di quello reale.

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