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Concetti Chiave

  • Attilio Manca, un medico urologo italiano, è stato trovato morto nella sua casa di Viterbo nel 2004 con segni di iniezioni e sostanze nel sangue.
  • La morte è stata inizialmente classificata come suicidio, ma i genitori di Manca hanno contestato questa versione, sostenendo che fosse stato ucciso per coprire un intervento a Bernardo Provenzano.
  • Intercettazioni pubblicate nel 2005 hanno collegato un viaggio di Provenzano a Marsiglia nel 2003, dove si dice che Manca sia stato coinvolto nell'operazione medica.
  • Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, ha respinto le accuse di coinvolgimento di Provenzano nella morte di Manca.
  • Nel 2008, la procura di Viterbo ha riaperto le indagini, con l'avvocato della famiglia che ha criticato la mancanza di completezza nelle indagini iniziali.

Manca Attilio

Attilio Manca nacque a San Donà di Piave il 20 febbraio del 1969 e morì il 12 febbraio del 2004.
Era un medico urologo italiano e fu una vittima di mafia.
Attilio Manca fu trovato morto nella sua casa di Viterbo alle undici di mattina del 12 febbraio 2004.
Nel suo polso sinistro furono trovati due fori, mentre sul pavimento fu individuata una siringa. L’autopsia certificò la presenza nel sangue di eroina, alcool e barbiturici.
Secondo l’inchiesta effettuata subito dopo il ritrovamento del cadavere si sarebbe trattato di un suicidio, ma la ricostruzione fu contestata dai genitori: infatti Manca era mancino e dunque, secondo i genitori, se fosse stato lui a farlo, non si sarebbe iniettato la droga nel polso sinistro ma in quello destro. I suoi genitori sostenevano anche che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia.

Nel gennaio del 2005 furono pubblicate le intercettazioni di Francesco Pastoia, che parlava del viaggio di Bernardo Provenzano a Marsiglia nel 2003.
Il 28 gennaio del 2005, Pastoia fu trovato impiccato nella sua cella. Secondo la successiva inchiesta dei magistrati, Provenzano sarebbe stato operato alla prostata alla clinica “La Ciotat”.
Durante questo viaggio, secondo la ricostruzione dei genitori di Manca, l’urologo sarebbe entrato in contatto con il capomafia. All'inizio del mese di novembre del 2003, infatti, il medico sarebbe stato a Marsiglia.
Secondo la ricostruzione dei genitori, Manca sarebbe stato condotto dalla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto per unirsi all'equipe durante l’intervento a Provenzano.
Questa versione, tuttavia, è stata respinta dal procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, secondo il quale il boss corleonese sarebbe del tutto estraneo alla vicenda.

Alla fine del 2008 la procura di Viterbo ha riaperto le indagini.
Il legale della famiglia, l’avvocato Repici, il 17 giugno del 2009 ha dichiarato a Radio 24 che le indagini svolte dalla procura di Viterbo sono state lacunose, sia dal punto di vista del controllo delle telefonate, sia dal punto di vista delle indagini vere e proprie, che avrebbero trascurato il ruolo del cugino della vittima, Ugo Manca, con precedenti penali legati alla criminalità organizzata.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Attilio Manca e come è morto?
  2. Attilio Manca era un medico urologo italiano, nato a San Donà di Piave nel 1969 e morto nel 2004. Fu trovato morto nella sua casa di Viterbo con segni di iniezione sul polso sinistro e una siringa sul pavimento. L'autopsia rivelò la presenza di eroina, alcool e barbiturici nel suo sangue.

  3. Quali sono le controversie legate alla morte di Attilio Manca?
  4. La morte di Manca fu inizialmente considerata un suicidio, ma i suoi genitori contestarono questa versione, sostenendo che fosse stato ucciso per coprire un intervento chirurgico a Bernardo Provenzano. Essi sottolinearono che Manca era mancino e non si sarebbe iniettato la droga nel polso sinistro.

  5. Quali sviluppi ci sono stati nelle indagini sulla morte di Attilio Manca?
  6. Le indagini furono riaperte nel 2008 dalla procura di Viterbo. L'avvocato della famiglia Manca, Repici, dichiarò nel 2009 che le indagini erano state lacunose, trascurando il ruolo del cugino di Manca, Ugo Manca, con precedenti penali legati alla criminalità organizzata.

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