Concetti Chiave
- La globalizzazione è un fenomeno nato dall'intensificazione degli scambi economici, comunicativi e culturali tra i paesi, facilitato dall'interconnessione globale.
- La prima fase della globalizzazione iniziò tra il 1840 e il 1914, alimentata dalla rivoluzione industriale e rallentata dalle guerre mondiali e dalla grande depressione.
- Negli anni '80, la rivoluzione informatica ha accelerato la globalizzazione, abbattendo i costi di trasporto e comunicazione e facilitando la crescita delle multinazionali.
- Le conseguenze della globalizzazione sono oggetto di dibattito: ha ridotto le differenze sociali per alcuni, mentre altri sostengono che abbia aumentato le disuguaglianze.
- La globalizzazione ha arricchito alcuni paesi, specialmente quelli con grandi multinazionali, mentre altri, soprattutto nel Sud del mondo, sono rimasti indietro o impoveriti.
In questo appunto di Italiano si tratta del fenomeno della globalizzazione con analisi del contesto storico, della sua evoluzione e delle sue conseguenze oggi.
Indice
Che cos'è la globalizzazione
"Non ci crea alcun imbarazzo che la prima possibilità storica d'elider l'economia della proprietà privata sia seguita solo dalla creazione e diffusione della libertà di commercio, purché ci resti il diritto di rivelar la nullità teorica e pratica di codesta libertà.
[...] Dicono codesti spigolistri: “Abbiamo abbattuto la barbarie dei monopoli, abbiamo portato la civiltà nei posti più remoti, abbiamo affratellato i popoli e diminuite le guerre”. Invero lo avete fatto, ma come? Avete distrutto i piccoli monopoli onde regnasse tanto più libero e illimitato l'unico grande monopolio fondamentale: la proprietà privata; avete incivilito i posti più remoti per aver nuovi spazi ove estender la vostra spregevole avidità; avete affratellato i popoli in una fratellanza di ladri e diminuite le guerre perché la pace è più lucrosa e massimizza l'inimicizia fra i singoli individui con l'infame guerra della concorrenza!" Friedrich Engels, Schizzo d'una critica dell'economia politica.
La globalizzazione è un fenomeno che nasce per l'intensificarsi degli scambi tra paesi. Scambi che possono essere economici, commerciali, comunicativi, culturali, sociali, tecnologici, politici. Un fenomeno, dunque, che nasce dall'interconnessione tra tanti paesi del mondo e, per questo, riguarda tutti.
Un esempio semplice per comprendere cosa ha portato la globalizzazione è la possibilità che tutti noi abbiamo oggi di viaggiare e finire dall'altra parte del mondo (Cina, America) con estrema velocità e facilità (semplicemente prendendo un aereo).
Un altro esempio potrebbe essere questo: una volta giunti dall'altra parte del mondo, ci si rende conto che molte sono le cose in comune con il nostro paese di nascita, basta entrare in un supermercato per rendersene conto.
Oppure ancora, quando arriviamo dall'altra parte del mondo il nostro cellullare ci permette di navigare su Internet, di chiamare le persone che abbiamo lasciato nel luogo da cui siamo partiti, di chattare con loro, di ricaricare il nostro abbonamento e così via... possiamo cioè comportarci esattamente come se fossimo a casa nostra.
Tutti questi esempi sembrano scontati e banali, perché la nostra società è stata "colpita" da questo fenomeno ormai da lungo tempo. Eppure nulla era prevedibile prima dello scoppio della globalizzazione, nulla di tutto ciò.
Ovviamente, però, come tutti i cambiamenti nel mondo, la globalizzazione ha avuto una fase di crescita lenta, fino ad arrivare agli ultimi trent'anni (dal 1980 al 2010) in cui ha subito un'accelerazione spaventosa perché c'è stata la terza rivoluzione industriale.
In principio la globalizzazione nasce quando l'economia diventa internazionale e cioè: con l'avvento di Internet (citato prima) oltre che chiamare e chattare dall'altra parte del mondo, possiamo comprare online dall'altra parte del mondo e quindi far "girare l'economia", spendere i nostri soldi in un luogo e Stato differente dal nostro e avere prodotti che il nostro Stato e il nostro paese non ci permette di avere o non produce. Questa è stato un passo davvero positivo per l'economia globale, perché ha smosso le cose, modificato la relazione con l'altro, permesso un mercato internazionale, privo di barriere doganali, di limitazioni di tempo e spazio.
Quando nasce la globalizzazione
La prima ondata di cambiamento globale si è avuta tra il 1840 e il 1914, soprattutto grazie alla rivoluzione industriale e alle nuove tecnologie scoperte come il treno, il telegrafo, le navi a vapore... Ma, come abbiamo detto, il processo fu davvero lento, soprattutto a causa delle due grandi guerre (che rallentarono ogni cosa), la grande depressione e il protezionismo che impose un ridimensionamento dei comportamenti, delle idee, dell'economia di tutto il mondo, con la diminuzione degli scambi commerciali.
Con la rivoluzione informatica, invece, ci fu una grandissima accelerazione perché le scoperte riguardo le nuove tecnologie (questa volta parliamo di tecnologie informatiche e della comunicazione come Internet, i telefoni e i cellulari, la televisione) permisero di abbattere i costi dei trasporti e degli scambi tra paesi. Una volta "abbattuto" il costo, fu facile moltiplicare gli effetti della globalizzazione e l'apertura che questa comportò, soprattutto sul mercato.
Infatti, le grandi aziende che si stavano creando, ci misero pochissimo ad adattarsi e iniziare a vendere i loro prodotti ai paesi privi di questi, così da aumentare il profitto, la clientela, la fama, e ovviamente l'economia.
Arriviamo al 1989 ovvero l'anno del crollo dei regimi socialisti e quindi delle ultime differenze politiche che esistevano nel mondo, questo permise da una parte che il mondo non era più "bipolare" (America vs Russia) ma generò anche una omologazione che oggi si sente e si nota più che mai.
Il passo per le nuove aziende fu allora quasi automatico: da grandi aziende divennero le nostre multinazionali ovvero aziende che hanno sedi in tutto il mondo (Nike, Zara, Bershka, solo per citarne alcune).
Le conseguenze della globalizzazione
Gli effetti del fenomeno qui trattato sono piuttosto vari e dibattuti. Infatti, c'è chi sostiene che sarebbe stato meglio che questa globalizzazione non fosse mai comparsa, mentre altri (specie i giovani) non possono immaginare un mondo privo di essa.
La globalizzazione assume importanza in ogni aspetto della nostra vita: dalla lingua, al cibo, dalla cultura ai mass media, dai vestiti all'economia, dalle idee alla politica.
Ma l'argomento più critico per il dibattito sulla globalizzazione è sicuramente quello delle disuguaglianze. Molti infatti (come la Banca Mondiale) sostengono che con questo fenomeno siano scomparse le differenze in generale, e quindi soprattutto quelle sociali, generando una società priva di classi. Altri, come l'Organizzazione internazionale del lavoro, sostengono invece che le disuguaglianze siano addirittura aumentate e che le persone, confrontandosi con le altre (tramite tutto ciò che ha portato la globalizzazione quindi cellulari, trasporti, vicinanza), abbiano una consapevolezza maggiore della loro povertà o ricchezza che sia.
Indipendentemente dalla diatriba, ci sono alcuni elementi che non si possono negare, come il fatto che la globalizzazione abbia portato alcuni paesi ad arricchirsi ancor di più tramite le aziende citate prima, le multinazionali, mentre altri, specie nel Sud del mondo, rimanendone senza, si sono ancor più impoveriti. E, quelli che invece si sono adattati e omologati ai paesi trainanti, oggi vivono in uno stato confusionale tra la volontà di ritornare il paese originario con una propria cultura, una propria lingua, una propria produzione e una propria economia, e la volontà di preservare la novità che invece ha portato alle loro abitudini.
Per ulteriori approfondimenti sulla globalizzazione vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Che cos'è la globalizzazione?
- Quando ha avuto inizio la globalizzazione?
- Quali sono le conseguenze della globalizzazione?
- Come ha influenzato la globalizzazione le aziende?
- Qual è il dibattito principale riguardo alla globalizzazione?
La globalizzazione è un fenomeno che nasce dall'intensificarsi degli scambi economici, commerciali, culturali e tecnologici tra paesi, portando a un'interconnessione globale.
La globalizzazione ha avuto la sua prima ondata tra il 1840 e il 1914, accelerata dalla rivoluzione industriale e dalle nuove tecnologie come il treno e il telegrafo.
Le conseguenze della globalizzazione sono varie e dibattute, includendo l'omologazione culturale e le disuguaglianze economiche tra paesi.
La globalizzazione ha permesso alle grandi aziende di diventare multinazionali, espandendo la loro presenza e mercato a livello globale.
Il dibattito principale riguarda le disuguaglianze sociali ed economiche, con opinioni contrastanti su se la globalizzazione le abbia ridotte o aumentate.