Concetti Chiave
- Il romanzo storico emerse in Inghilterra all'inizio dell'Ottocento, influenzato dalla tradizione del romanzo realistico del Settecento.
- Il genere si sviluppò durante il Romanticismo, enfatizzando eventi storici vissuti anche da classi sociali emarginate.
- Gli scrittori di romanzi storici erano particolarmente attratti dal Medioevo, visto come un periodo fondamentale per la formazione delle nazioni europee moderne.
- La popolarità del romanzo storico continua grazie alla sua capacità di unire ricostruzioni storiche con narrazioni avvincenti e riflessioni universali.
- Il successo del romanzo storico dipende dall'equilibrio tra accuratezza storica e creatività narrativa, come sottolineato da Alessandro Manzoni.
La nascita dei romanzo storico
Il romanzo storico nacque in Inghilterra all'inizio dell'Ottocento. Continuando la tradizione del romanzo realistico affermatasi nel Settecento, esso ne accentuò la tendenza alla concretezza, ambientando le vicende narrate in determinate epoche storiche del passato. D'altro canto, la Rivoluzione francese e i successivi movimenti nazionali avevano mostrato un aspetto nuovo della stona, vissuto in modo attivo e consapevole anche dagli umili e dai diseredati, postisi per la prima volta all'attenzione di pensatori, scrittori e uomini di cultura in genere. Il romanzo storico fu una delle espressioni più caratteristiche del Romanticismo.
Gli autori di romanzi storici guardarono con speciale interesse al Medioevo, inteso ora come periodo iniziale del processo storico che avrebbe condotto alla formazione delle moderne nazioni europee, ora come l'età modello di una società ideale pacificata sotto il potere congiunto della Chiesa e dell'Impero.
Una formula narrativa fortunata
La fortuna del romanzo storico perdura ancora a giorni nostri, grazie soprattutto alla forte attrattiva esercitata sul lettore dalla ricostruzione ambientale e di costume di epoche più o meno lontane, ideali per ambientarvi intriganti vicende d'amore e d'avventura o drammi di vita riferiti a temi di ri-flessione di valore universale (la morte, il dolore, la violenza, ecc.). Ovviamente è di fondamentale importarla per la buona riuscita dell'opera («un misto di storia e di invenzione», come ebbe a definirla Alessandro Manzoni) il conseguimento del giusto equilibrio tra la rigorosa ricostruzione dei fatti storici e la libertà della fantasia dello scrittore.