Concetti Chiave
- Fedro è un autore marginale della cultura greco-romana, noto per la sua modesta posizione sociale e per praticare un genere letterario minore.
- È il primo a presentare una raccolta di favole come un'opera autonoma di poesia, un genere universale e popolare.
- Le sue favole seguono una struttura definita, con una premessa e una morale, e protagonisti animali che rappresentano vizi e virtù umane.
- Le favole di Fedro sono brevi racconti astratti, senza realismo descrittivo, che riflettono il punto di vista delle classi subalterne romane.
- Fedro trae ispirazione da Esopo e la sua raccolta comprende circa 90 favole, alcune delle quali ben note come "La volpe e l'uva" e "Il lupo e l'agnello".
Fedro
Possiamo definirlo un autore marginale poiché ha una posizione sociale assai modesta e poichè pratica un genere letterario minore. E' il primo autore nella cultura greco-romana che ci presenta una raccolta di favole concepita come un'autonoma opera di poesia. La favola è il genere più universale è più popolare che esista. Le sue favole hanno una misura ed una regola ben definita: - è presente una premessa e/o una postilla in cui viene illustrata la morale o il tema
- i protagonisti sono animali con i quali si rappresentano i vizi e le virtù umane
- è presente una morale
- in genere sono racconti brevi.
Troviamo sempre un gusto che soccombe e si notano ispirazioni da Esopo (favolista greco). Il mondo delle favole è abbastanza astratto, non vi è realismo descrittivo o linguistico. Sembra esprimere il punto di vista delle classi subalterne della società romana.
La raccolta di Fedro ocmprende circa 90 favole che si collegano a quelle di Esopo, come ad esempio: la volpe e l'uva, la volpe e la cornacchia, Tiberio e lo schiavo, il lupo e l'agnello, la volpe e la cicogna.
