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Concetti Chiave

  • La prima testimonianza del diluvio universale si trova nell'epopea di Gilgamesh, narrata da Utnapishtim avvisato dal dio Ea di costruire un’arca.
  • Utnapishtim sopravvive al diluvio imbarcando famiglia, amici, provviste e animali su una grande nave che si incaglia sul monte Nisir.
  • Dopo il ritiro delle acque, Utnapishtim invia una colomba e un corvo per esplorare, scoprendo che la terra è nuovamente abitabile.
  • Racconti babilonesi influenzano la narrazione biblica di Noè, da cui discendono tutti i popoli della terra.
  • I Greci raccontano una storia simile con Deucalione e sua moglie Pirra, che rifondano l'umanità gettando pietre dietro di loro.
Il diluvio tra storia e leggenda

La prima testimonianza sul diluvio universale si trova nell’epoca di Gilgamesh. A raccontarla è un vecchio di nome Utnapishtim; un giorno il dio Ea lo avvisò di costruire un’arca in cui rifugiarsi perché la terra sarebbe stata sommersa dalle acque, inviate dagli dei irati.
Così Utnapishtim costruì una grande nave, vi imbarcò parenti e amici, una grande quantità di provviste e tutti gli animali che poté radunare.

In questo modo sopravisse alla grande inondazione. Quando il diluvio cessò e le acque iniziarono a ritirarsi, la nave s’incagliò sulla cima del monte Nisir; dopo alcuni giorni, Utnapishtim inviò una colomba in esplorazione, ma l’uccello non poté trovare un albero su cui posarsi e tornò indietro; successivamente, inviò un corvo, che non tornò più, perché aveva trovato un luogo in cui dormire e fare il nido. Utnapishtim capì che la collera divina era finita e la terra era nuovamente abitabile; allora scese dalla nave con i sopravissuti e l’umanità poté rinascere.
La storia babilonese è raccontata in varie versioni, alcune delle quali precisano che la catastrofe avvenne al tempo del decimo re di Babilonia, che si chiamava Sisutru. Da racconti babilonesi è ricalcata la ben nota storia raccontata dalla Bibbia, in cui il protagonista è Noè, dalla cui discendenza provengono tutti i popoli della terra. Anche i Greci conoscevano una storia simile: gli dei inviarono il diluvio per distruggere l’’umanità corrotta e malvagia, ma riparmiarono l’unico giusto che ancora esisteva, il vecchio Deucalione, insieme a sua moglie Pirra. Quando l’acqua si ritirò, i due sopravissuti erano soli, e perciò supplicarono Zeus di aiutarli a rifondare l’umanità. Il signore degli dei ordinò loro di camminare e gettare delle pietre dietro le spalle, senza voltarsi. A mano a mano che le pietre cadevano, diventavano esseri umani, maschi e femmine a seconda che fossero lanciate da Deucalione o da sua moglie Pirra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la prima testimonianza storica del diluvio universale?
  2. La prima testimonianza del diluvio universale si trova nell'epoca di Gilgamesh, raccontata da un vecchio di nome Utnapishtim, avvisato dal dio Ea di costruire un’arca per sopravvivere alla grande inondazione.

  3. Come si conclude la storia del diluvio secondo la leggenda babilonese?
  4. Dopo il diluvio, la nave di Utnapishtim s'incagliò sul monte Nisir. Quando le acque si ritirarono, Utnapishtim inviò un corvo che non tornò, segno che la terra era nuovamente abitabile, permettendo all'umanità di rinascere.

  5. Quali altre culture hanno una storia simile al diluvio universale?
  6. Oltre alla versione babilonese, anche la Bibbia racconta una storia simile con Noè, e i Greci hanno una leggenda in cui Deucalione e sua moglie Pirra sopravvivono al diluvio inviato dagli dei per distruggere l'umanità corrotta.

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