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Concetti Chiave

  • Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265, è stato un poeta cruciale del Trecento, noto per le sue origini nobili ma condizioni economiche modeste.
  • La sua passione per filosofia, teologia, letteratura francese e musica ha influenzato profondamente la sua opera letteraria.
  • Il suo amore per Beatrice, incontrata nel 1274, ispirò la "Vita Nuova", composta dopo la morte di lei nel 1290.
  • Costretto a un matrimonio con Gemma Donati, ebbe quattro figli e fu coinvolto in questioni politiche che portarono al suo esilio nel 1302.
  • Durante l'esilio, accolto in diverse corti italiane, iniziò la "Divina Commedia" nel 1307 e morì a Ravenna nel 1321.

Dante – Vita

Dante Alighieri fu il poeta più importante del Trecento, insieme a Petrarca e a Boccaccio.
Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia di modeste condizioni economiche e sociali, ma di nobili origini.
Da giovane si dedicò alla filosofia e alla teologia, conobbe la letteratura francese e coltivò un grande interesse per la musica.

Nel 1274 vide per la prima volta Beatrice, una nobildonna fiorentina, appartenente alla famiglia dei Portinari, della quale si innamorò perdutamente.
Ma nel 1290 Beatrice morì a soli ventiquattro anni, causando in Dante una profonda crisi.

Le rime composte in onore della donna amata furono raccolte nella sua prima opera poetica, la “Vita Nuova”.
A circa trenta anni, per volontà del padre, Dante sposò Gemma Donati, che apparteneva ad una famiglia molto ricca e dalla quale ebbe quattro figli: Jacopo, Giovanni, Pietro e Antonia.
Dante fu uno dei tre ambasciatori inviati a Roma per fermare l’intervento del papa Bonifacio VIII a Firenze.
Fu anche accusato di baratteria, venne chiamato a Firenze per discolparsi, ma non si presentò e così, nel 1302, venne esiliato.
Durante il suo lungo esilio fu accolto con favore nelle varie corti d’Italia centro – settentrionale.
Scrisse molti trattati e nel 1307 iniziò la stesura della Divina Commedia.
Nel 1314 fu chiamato a Ravenna dal signore della città, che due anni dopo lo mandò a Venezia come ambasciatore.
Al ritorno di quest’ultimo viaggio, Dante si ammalò e morì il 14 settembre del 1321, all'età di cinquantasei anni.

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