Concetti Chiave
- La Divina Commedia è un poema in versi di Dante Alighieri, suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, con un totale di cento canti.
- Il poema narra il viaggio immaginario di Dante attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, iniziato il 5 aprile 1300 e durato una settimana.
- Virgilio guida Dante attraverso Inferno e Purgatorio, mentre Beatrice lo accompagna nel Paradiso, simboleggiando il passaggio dalla ragione alla fede.
- Il titolo originale dell'opera era "Comedia", ma Boccaccio lo ribattezzò "Divina Commedia" per il suo carattere elevato e sacro.
- L'Inferno è descritto come una voragine conica sotto Gerusalemme, suddivisa in nove cerchi dove i dannati sono puniti proporzionalmente ai loro peccati.
Dante – La Divina Commedia
“La Divina Commedia” è una delle opere più famose e conosciute di Dante Alighieri, il poeta più importante del Trecento, insieme a Petrarca e a Boccaccio.
La Divina Commedia è un poema in versi, suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Ogni cantica ha trentatré canti, tranne l’Inferno che ha trentaquattro canti, infatti il primo è il canto di introduzione.
La Divina Commedia racconta il viaggio immaginario di Dante attraverso i tre regni dell’Aldilà: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Il viaggio iniziò il 5 aprile del 1300, il venerdì Santo e durò una settimana.
Ci racconta che Dante si perse in una selva oscura e venne in suo aiuto Virgilio, il poeta dell’Eneide, mandato da Beatrice per salvarlo.
Virgilio accompagnò Dante nell'Inferno e nel Purgatorio, ma lì dovette fermarsi, perché essendo vissuto prima di Cristo non aveva ricevuto il battesimo. Invece Beatrice lo guidò nel Paradiso, quasi vicino a Dio.
In questo viaggio – visione Dante vide molti personaggi antichi.
Il titolo originale che Dante diede alla sua opera è “Comedia”, un genere letterario scritto in lingua volgare. Poi Boccaccio, trovando l’opera divina la chiamò “Divina Commedia”.
In quest’opera c’è l’utilizzo simbolico del numero “tre” e dei suoi multipli, in onore alla “Divina Trinità”.
L’Inferno Dantesco era un’immensa voragine a forma di cono rovesciato che si apriva sotto Gerusalemme, arrivava fino al centro della Terra e fu scavata da Lucifero nella sua caduta dal Paradiso.
L’Inferno era suddiviso in nove cerchi dove erano distribuiti i dannati a seconda dei peccati che avevano fatto, e a mano a mano che si scendeva i cerchi diventavano sempre più piccoli e lì si punivano i peccati più gravi.
Minosse era il severo giudice infernale che, in base ai giri di coda che faceva, indicava ad ogni dannato il numero dei cerchi dove doveva andare.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della "Divina Commedia" di Dante Alighieri?
- Chi sono le guide di Dante nel suo viaggio attraverso l'Aldilà?
- Come è strutturato l'Inferno nella "Divina Commedia"?
La "Divina Commedia" è un poema in versi suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ogni cantica ha trentatré canti, tranne l'Inferno che ne ha trentaquattro, poiché il primo è un canto di introduzione.
Durante il suo viaggio immaginario, Dante è accompagnato da Virgilio nell'Inferno e nel Purgatorio. Virgilio, essendo vissuto prima di Cristo, non può entrare in Paradiso, dove invece è guidato da Beatrice.
L'Inferno è descritto come un'immensa voragine a forma di cono rovesciato sotto Gerusalemme, suddiviso in nove cerchi. I dannati sono distribuiti nei cerchi in base ai peccati commessi, con i cerchi più piccoli riservati ai peccati più gravi. Minosse è il giudice che assegna i dannati ai cerchi.