Concetti Chiave
- I mouse si dividono in tre categorie principali: meccanici, ottici e laser, ognuno con tecnologie di rilevamento movimento differenti.
- I mouse meccanici utilizzano una sfera e sensori a infrarossi per trasmettere il movimento al computer.
- I mouse ottici e laser offrono maggiore precisione grazie all'uso di LED o laser e chip per l'elaborazione delle immagini.
- Le stampanti a matrice di aghi variano in qualità in base al numero di aghi e usano tecniche sofisticate per stampe a colori.
- Le stampanti laser utilizzano un processo elettrostatico e ottico per trasferire il toner sulla carta, con tecniche specifiche per bianco e nero e colori.
Indice
Mouse e stampante
Mouse
Mouse = periferica di puntamento, introdotta da Apple e poi Microsoft:
- meccanici: una sfera gira due rotelle forate perpendicolari tra loro, la velocità dipende da sensori a infrarossi e trasmessa a computer
- ottici: usano un LED e un trasduttore ottico-elettrico (array di fotodiodi) per rilevare il movimento, che poteva essere usato solo su superficie metallica con rete di sottili linee blu e grigie. Dopo furono incorporati chip per l’elaborazione dell’immagine per poter essere usato su più superfici
- laser: mouse ottici con laser al posto di un LED per l’illuminazione del piano d’appoggio, maggior risoluzione nell’acquisizione dell’immagine, miglior precisione e sensibilità di movimento
Stampanti
Stampante = dispositivo output:
- a matrice: basata su una testina mobile con da 2 a 24 aghi azionati elettromagneticamente, la qualità dipende dal numero di aghi. Per le stampanti a colori esistono tecniche più sofisticate che permettono maggiore definizione e nitidezza dei colori. Il livello di definizione si misura con i dpi (dots per inch)
- laser: la stampante laser ha una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici. Fasi: 1. Il tamburo è caricato elettricamente e ricoperto da materiale fotosensibile; 2. Usando uno specchio ottagonale passa una luce laser sul tamburo, i punti colpiti perdono la carica elettrica; 3. Il rullo rotante raggiunge il toner (polvere nera elettrostaticamente sensibile) , i punti elettricamente carichi attirano il materiale colorante; 4. Una serie di rulli riscaldati fissa il materiale colorante sulla carta; 4. Il rullo è scaricato e pulito da residui. Le stampanti laser per immagini in bianco e nero per creare sfumature usano la tecnica mezzotono (halftoning) che suddivide l’immagine in celle di 6 x 6 pixel, in base al livello di grigio medio verranno lasciati bianchi un certo numero di pixel. Per le stampanti a colori si usa la tecnica Multi Pass: con 4 toner + 1 tamburo che passa quattro volte con i diversi toner
- a getto d’inchiostro: usate per stampe a colori, la testina contiene 4 cartucce di colore (ciano, giallo, magenta e nero) spruzzato su carta con piccoli ugelli, creato da superimposizione dei 3 colori primari sottrattivi, usando combinazione CYMK (Cyan, Yellow, Magenta, black). Il nero viene aggiunto perché è difficile ottenere inchiostri che assorbono luce e formano il nero. Modelli possibili: piezoelettrici (cristallo che opera come tappo si deforma e applicando tensione, fuoriesce una gocciolina) e termici o bubble-jet (dentro ogni ugello viene riscaldata una goccia d’inchiostro fino all’ebollizione, comportando lo scoppio della goccia e la fuoriuscita dall’ugello, raffreddandosi l’ugello crea una depressione che risucchia un’altra goccia d’inchiostro)
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali tipologie di mouse descritte nel testo?
- Come funzionano le stampanti a matrice e quali sono le loro caratteristiche principali?
- Qual è il principio di funzionamento delle stampanti laser?
- In che modo le stampanti a getto d'inchiostro creano immagini a colori?
Il testo descrive tre tipi di mouse: meccanici, ottici e laser, ciascuno con diverse tecnologie per rilevare il movimento.
Le stampanti a matrice utilizzano una testina mobile con aghi azionati elettromagneticamente, e la qualità di stampa dipende dal numero di aghi. La definizione si misura in dpi.
Le stampanti laser funzionano tramite un tamburo fotosensibile caricato elettricamente, un laser che scarica elettricamente i punti colpiti, e un toner che si attacca ai punti carichi, fissato poi sulla carta da rulli riscaldati.
Le stampanti a getto d'inchiostro usano una testina con cartucce di colore ciano, giallo, magenta e nero, spruzzando inchiostro su carta attraverso piccoli ugelli, combinando i colori primari sottrattivi con il nero per ottenere immagini a colori.