Concetti Chiave
- In latino, le subordinate infinitive non utilizzano le congiunzioni italiane "che" e "di".
- Il soggetto della subordinata latina è sempre in caso accusativo, con il verbo all'infinito.
- L'infinito presente, perfetto e futuro indicano rispettivamente contemporaneità, anteriorità e posteriorità rispetto alla principale.
- Quando il soggetto della principale coincide con quello della subordinata, si usa "se"; altrimenti, "is-ea-id" in accusativo.
- Le subordinate soggettive e oggettive in latino condividono la stessa struttura e sono distinte dal contesto.
Norme generali
Le subordinate oggettive e soggettive dell'italiano trovano corrispondenza in latino nelle subordinate infinitive.
---> le congiunzioni "che" e "di" non sono presenti in latino;
---> il soggetto della subordinata latina è espresso nel caso accusativo;
---> il verbo è espresso al modo infinito: l'infinito presente indica un rapporto di contemporaneità con la proposizione reggente, l'infinito perfetto, invece, un rapporto di anteriorità, quello futuro di posteriorità;
---> gli elementi riferiti al soggetto (ad es: attributo, apposizione...) vanno in accusativo (concordano con il soggetto);
---> Qualora il soggetto della proposizione reggente sia la terza persona singolare o plurale, ed esso coincida anche con il soggetto della subordinata infinitiva, si esprime tramite l'utilizzo di "se";
---> Qualora il soggetto della proposizione reggente sia la terza persona singolare o plurale, ma non corrisponde al soggetto della subordinata infinitiva, si esprime tramite l'accusativo di "is-ea-id".
---> in latino le subordinate infinitive soggettiva e oggettiva sono uguali per struttura: se ne identifica il significato dall'analisi del contesto.
Rapporti con la proposizione reggente
Esempi con verbi attivi
1) Esempio di rapporto di contemporaneità (con la principale al presente):
Dico (principale) te esse bonum (subordinata oggettiva).
Dico che tu sei buono.
2) Esempio di rapporto d'anteriorità:
Dicunt (principale) Caesarem fuisse (accusativo+infinito) bonum
Dicono che Cesare era buono
3) Esempio di rapporto di posteirità:
Dicimus puellas (accusativo) futuros esse (infinito futuro attivo) bonas
Noi diciamo che le fanciulle saranno buone
4) Esempio di rapporto di contemporaneità (con la principale al passato):
Dixi nos amare (accusativo + infinito) gloriam
Dissi che noi amavamo la gloria.
5) Esempio di rapporto di anteriorità:
Dixit nos amavisse gloriam
Disse che noi avevamo amato la gloria
Esempi con verbi passivi
1) Rapporto di contemporaneità:
Dico te (accusativo) amari (infinito presente passivo) a Caesare
Dico che tu sei amato da Cesare
2) Rapporto di anterirità:
Dico te amatum esse (infinito perfetto passivo) a Caesare
Dico che tu eri amato da Cesare
3) Rapporto di posteriorità:
Dico te amatum iri a Cesare
Dico che tu sarai amato da Cesare
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura delle subordinate oggettive e soggettive in latino rispetto all'italiano?
- Come si esprime il rapporto temporale tra la proposizione reggente e la subordinata in latino?
- Come si distinguono le subordinate infinitive soggettive e oggettive in latino?
In latino, le subordinate oggettive e soggettive sono espresse tramite le subordinate infinitive, senza l'uso delle congiunzioni "che" e "di", con il soggetto in caso accusativo e il verbo all'infinito.
Il rapporto temporale si esprime con l'infinito presente per la contemporaneità, l'infinito perfetto per l'anteriorità e l'infinito futuro per la posteriorità rispetto alla proposizione reggente.
In latino, le subordinate infinitive soggettive e oggettive hanno la stessa struttura e si distinguono attraverso l'analisi del contesto.