Concetti Chiave
- La subordinata concessiva esprime un contrasto tra due azioni, con la principale che si realizza nonostante la concessiva.
- In latino, le concessive possono essere formate con "cum" + congiuntivo, ma esistono anche forme implicite ed esplicite.
- Connettori latini come "quamquam", "quamvis", e "licet" utilizzano l'indicativo o il congiuntivo per esprimere concessività.
- Le concessive con l'indicativo indicano oggettività, mentre quelle con il congiuntivo esprimono una visione soggettiva.
- Nella lingua italiana, i connettori concessivi non seguono le stesse regole morfologiche del latino.
Subordinata concessiva
La subordinata concessiva indica la circostanza nonostante la quale avviene l’azione espressa dalla reggente. Tra la subordinata e la reggente c’è dunque un rapporto di contrasto anche se in fin dei conti l’azione principale viene sempre portata a termine (nonostante non ne abbia voglia, studio). In latino uno dei modi per costruire la subordinata concessiva è attraverso il cum + congiuntivo. Esistono comunque altri modi, sia impliciti (con il participio) sia espliciti.
Alcuni connettori che vengono usati per introdurla vogliono o l’indicativo, o il congiuntivo o entrambi:quamquam + indicativo
quamvis*1
licet*2 + congiuntivo
ut
etsi
tametsi (tamenetsi) + congiuntivo o indicativo*
etiamsi
Le concessive all’indicativo sottolineano l’oggettività della circostanza, mentre quelle con il congiuntivo sottolineano un punto di vista soggettivo rispetto alla circostanza concessa. Anche in italiano i connettori possono introdurre o l’indicativo o il congiuntivo ma non hanno alcun legame con quelli in latino (possono essere tradotti con qualsiasi modo). Frequentemente il valore concessivo è sottolineato dalla presenza di tamen nella reggente (tuttavia), o dai connettori avversativi at o sed.
*La possibilità che questi tre connettori si trovino sia con indicativo che con congiuntivo dipende dal fatto che derivano dal si, che si può costruire con entrambi; la scelta è dovuta alla condizione della dell’ipotesi (oggettiva o possibile/irreale).
*1 si trova talvolta accompagnato dall’indicativo per analogia con quamquam.
*2 può essere confuso con la sua forma verbale (è lecito): quando ha funzione di verbo è seguito da un infinito, quando significa “tuttavia” viene seguito dal congiuntivo.