Concetti Chiave
- Le subordinate di primo grado si regolano in base al tempo del verbo della reggente, utilizzando il congiuntivo.
- Con un tempo principale nella reggente, il presente congiuntivo esprime contemporaneità, il perfetto congiuntivo anteriorità e una perifrastica attiva posteriorità.
- Se il tempo della reggente è storico, l'imperfetto congiuntivo indica contemporaneità, il piuccheperfetto anteriorità e una perifrastica passiva posteriorità.
- Gli esempi illustrano l'uso corretto del congiuntivo nelle subordinate per azioni contemporanee, anteriori o posteriori alla reggente.
- L'analisi sottolinea l'importanza di scegliere il tempo verbale appropriato per esprimere la corretta relazione temporale tra le azioni.
Le subordinate di primo grado, cioè direttamente dipendenti dalla principale, regolano il proprio verbo al congiuntivo sul verbo della reggente nel modo che segue:
1. Se nella reggente c'è un tempo principale, la dipendente ha:
- Il presente congiuntivo, se la sua azione è contemporanea a quella della reggente;
- Il perfetto congiuntivo, se la sua azione è anteriore a quella della reggente;
- La perifrastica attiva con sin, sis, sit, se la sua azione è posteriore a quella della reggente:
Ignoro quid agas Non so che cosa tu faccia.
Ignoro quid egeris Non so che cosa tu abbia fatto.
Ignoro quid acturus sis. Non so che cosa tu farai.
2. Se nella reggente c'è un tempo storico, la dipendente ha:
- L'imperfetto congiuntivo, se la sua azione è contemporanea a quella della reggente;
- Il piuccheperfetto congiuntivo, se la sua azione è anteriore a quella reggente;
- La perifrastica passiva con essem, esses, esset, se la sua azione è posteriore a quella della reggente:
Ignorabam quid ageres. Non sapevo che cosa tu facessi.
Ignorabam quid egisses. Non sapevo che cosa tu avessi fatto.
Ignorabam quid acturus esses. Non sapevo che cosa tu avresti fatto.