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Sintesi
regole delle preposizioni latine
Estratto del documento

NARRATIVA

Esprime un processo temporale e causale; può quindi tradurre una proposizione temporale o

causale.

Questa subordinata ha il verbo al modo CONGIUNTIVO ed è introdotta dal CUM.

I tempi del congiuntivo sono regolati dalla consecutio temporis.

I rapporti tra la principale e la subordinata sono di contemporaneità e anteriorità (la subordinata

rispetto alla principale). In italiano la contemporaneità è espressa con il gerundio

presente, l’anteriorità con il gerundio passato.

Cum perveniam, amicum video / Giungendo (quando, allorché, mentre giungo) vedo l’amico.

CONSECUTIVA

Serve per indicare una conseguenza.

La proposizione consecutiva è introdotta dalla congiunzione UT, quando è affermativa, e da UT

NON (UT NEMO, UT NULLUS, UT NIHIL,….) quando è negativa, ha sempre il verbo al modo

CONGIUNTIVO nei tempi presente, imperfetto, perfetto. E’ per lo più anticipata nella proposizione

reggente da avverbi: ITA e SIC = così, TAM (davanti ad aggettivi ed avverbi) e TANTUM (davanti a

verbi) = tanto, ADEO = a tal punto; o da aggettivi TANTUS = così grande, TALIS e IS = tale. L’uso

dei tempi nella proposizione consecutiva non è regolato dalle stesse norme che regolano i tempi

delle altre proposizioni col congiuntivo (consecutio temporis).

Esistono anche le relative con valore consecutivo.

Numquam imperator ita paci credit ut non se praeparet bello \ Un generale non crede mai tanto

alla pace da non prepararsi alla guerra.

INTERROGATIVA DIRETTA

E’ una domanda. Introdotta da pronomi e aggettivi o da avverbi (CUR? QUID?= Perché?;

QUOMODO?= in che modo; QUANDO?= quando?; UBI?= dove?….)

Quando non è presente nessuno di questi termini, allora si trovano le particelle interrogative:

-NE: quando si tratta di una domanda vera e propria e quindi la risposta è incerta

NUM: quando la domanda è retorica e ci si aspetta una risposta negativa

NONNE: quando la domanda è retorica e ci si aspetta una risposta positiva

Cur me verberas? \ Perché mi percuoti?

Num negare audes? \ Forse osi negare?

Nonne animadversit? \ Forse non vedi?

INTERROGATIVA INDIRETTA

Serve per formulare una domanda in forma indiretta. Dipende da verbi come chiedere, interrogare,

sapere, ignorare, dire. Il verbo dell’interrogativa indiretta è sempre al modo COGIUNTIVO.

I rapporti di tempo tra la principale e la subordinata sono regolati dalla consecutio temporis.

Ad te quid scribam nascio \ Non so che cosa scriverti (ti scriva, scrivo)

Nella interrogativa indiretta il –NE e il NUM si trasformano in SE; il NONNE rimane.

Altra proposizione: INTERROGATIVA INDIRETTA DISGIUNTIVA (o…,o…), dove il primo membro

è introdotto dall’UTRUM e il secondo da AN.

ABLATIVO ASSOLUTO

Caratteristico costrutto latino. Assoluto da absolutus, sciolto, infatti non ha alcun legame con la

reggente; e ablativo dal fatto che si forma con il participio presente o passato del verbo, + il

sostantivo, tutti e due in ablativo.

Audiente utroque exercitu, loquitor Afranius \ Mentre entrambi gli eserciti ascoltano, parla Afranio

Eurydice, Amynta mortuo, ad Iphicratem confugit. \ Euridice, morto Aminta, si rifugiò presso Ificrate

Con il participio presente, l’ablativo assoluto possono averlo tutti i verbi, con il participio passato

solo i d.i.t.a., cioè i deponenti intransitivi e i transitivi attivi. Participio presente traduce gerundio

presente, participio passato traduce gerundio passato passivo.

Esistono alcuni ablativi assoluti fissi, come:

deis adiuvantibus = con l’aiuto degli dei

mortuo rege = dopo la morte del re

duce hortante = per esortazione del comandante

by Skuola.net

teste Lucio = per testimonianza di Lucio

Romulo rege = essendo re Romolo

CAUSALE

Enuncia la causa per cui si compie l’azione espressa nella reggente.

E’ resa in latino con l’indicativo introdotto dalle congiunzioni QUOD, QUIA, QUONIAM

Quoniam iam nox est, in vestra tecta discendite \ Poiché è ormai notte, ritiratevi nelle vostre case.

TEMPORALE

Esprime le circostanze di tempo relative a quanto si afferma nella reggente.

E’ introdotta da varie congiunzioni come: CUM (quando, allorché), UBI (come, allorché, quando),

DUM (mentre, finché, per tutto il tempo che), ANTEQUAM (prima che), POSTQUAM (dopo che).

L’uso dei tempi verbali coincide con l’italiano, DUM si usa sempre con l’indicativo presente e sta ad

indicare contemporaneità.

Patrem ubi vidi, vim lacrimarum profudi \ Come vidi mio padre, sfogai la piena delle lacrime.

NESSO RELATIVO

Il nesso relativo opera una connessione tra 2 periodi per mezzo di un pronome relativo che

riprende un termine del primo periodo. Equivale ad un dimostrativo o un determinativo preceduto

da una congiunzione coordinante. Il nesso relativo si ha solo dopo un forte segno di interpunzione.

PROLESSI DELLA RELATIVA

Si ha una prolessi della proposizione relativa quando la proposizione relativa precede la principale;

il pronome relativo viene poi richiamato nella reggnte da un dimostrativo o da un determinativo.

Quod honestum est, id bonum est \ Ciò che è onesto è buono (La qual cosa è onesta, quella è

buona).

PERIFRASTICA ATTIVA E PASSIVA

ATTIVA

- Imminenza Stare per …

- Intenzione Avere intenzione di …

- Capacità o potere di compiere un’azione Avere la possibilità di …

- Influttebilità L’essere destinato a …

PARTICIPIO FUTURO + SUM

Mediolanum venturus sum \ Ho intenzione di venire a Milano

PASSIVA

-Dovere

-Necessità di compiere un’azione

GERUNDIVO + SUM

Noi dobbiamo amare la patria

La patria deve essere amata da noi

Patria amanda est nobis

Compl. Ogg. Diventa soggetto

Soggetto diventa comp. d’agente e va in dativo

Quando ci sono 2 dativi nella frase, il compl. Ogg. della perifrastica va in compl. d’agente.

GERUNDIO sostantivo verbale

GERUNDIVO aggettivo verbale.

COSTRUZIONE PERSONALE E IMPERSONALE DI VIDEOR

COSTRUZIONE PERSONALE

-Hae puellae mihi non videntur sudulae esse

-Queste fanciulle non mi sembrano essere solerti

-Non mi sembra) (che queste fanciulle siano solerti

--Mihi videris esse puer soliers

--Tu sembri a me essere un ragazzo intelligente

by Skuola.net

--Mi sembra che tu sia un ragazzo intelligente

Traducendo dal latino bisogna far diventare la persona che sembra come soggetto. Il verbo videor

si coniuga col soggetto.

COSTRUZIONE IMPERSONALE

Il verbo viene usato alla 3° persona impersonale con una proposizione infinitiva in funzione di

soggetto.

Optimum visum est consulem revocari \ Sembrò un’ottima soluzione richiamare il console

Nella costruzione impersonale c’è la principale senza soggetto e una subordinata soggettiva che

ha la funzione di soggetto.

COSTRUZIONE AL PASSIVO DEI VERBI

DICO, NARRO, FERO, TRADO, PUTO, PERHIBEO, EXISTIMO, INVENIO, REPERIO, AUDIO,

NEGO

-nei tempi semplici hanno la costruzione personale

-nei tempi composti e nella perifrastica passiva hanno la costruzione impersonale

IUBEO, SINO, VETO, PROHIBEO

-si costruiscono sempre personalmente.

VERBI IUBEO E IMPERO

IUBEO: accusativo della persona che viene comandata + infinito del verbo.

IMPERO: dativo della persona che viene comandata + ut e il congiuntivo con i tempi regolati dalla

consecutio temporis.

VERBI ASSOLUTAMENTE E RELATIVAMENTE IMPERSONALI

ASSOLUTAMENTE IMPERSONALI

Miseret, miseruit, miseritum est, miserere = avere compassione

Paenitet, paenituit, paenitere = pentirsi

Piget, piguit, pigitum est, pigere = provare rincrescimento, fastidio

Pudet, puduit, puditum est, pudere = vergognarsi

Taedet, pertaesum est, taedere = odiare, essere stanco

Si costruiscono con l’accusativo della persona che prova il sentimento e il genitivo della cosa che

determina il sentimento, tranne che si tratti di un pronome neutro, sennò va in accusativo.

La cosa che determina il sentimento può essere rappresentata anche da un pronome neutro

singolare, un infinito, una proposizione soggettiva, una causale introdotta da quod o

un’interrogativa indiretta.

Qualora questi verbi dipendano da un verbo servile si trovano all’infinito mentre il verbo servile

diventa impersonale.

Se si tratta di un verbo servile di volontà, questo si mantiene personale e il verbo impersonale

passa al congiuntivo senza ut.

Quando un impersonale si trova in una dipendente all’infinito o al congiuntivo, l’accusativo della

persona che prova il sentimento è espresso dal se.

RELATIVAMENTE IMPERSONALI

Decet = conviene

Dedecet = è sconveniente

Fugit = sfugge

Fallit = sfugge

Iuvat = piace

Latet = sfugge, è nascosto

Praeterit = è ignoto

Si costruiscono con l’accusativo della persona e ammettono come soggetto un sostantivo, un

pronome neutro, una proposizione infinitiva o un’interrogativa indiretta.

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