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Il pronome relativo
Il pronome relativo opera una relazione grammaticale tra due proposizioni. Precede la proposizione che introduce e che prende il nome di "subordinata relativa". In italiano abbiamo un pronome relativo variabile il “quale” e due invariabili “che” e “cui”.
Il “che” si può usare soltanto per il soggetto e per il complemento oggetto.
Il “cui” si può usare per tutti gli altri complementi indiretti.
In latino si esprime con il pronome “qui, quae, quod”.
Singolare Plurale
Maschile Femminile Neutro Maschile Femminile Neutro
Qui Quae Quod Qui Quae Quae
Cuius Cuius Cuius Quorum Quarum Quorum
Cui Cui Cui Quibus Quibus Quibus
Quem Quam Quod Quos Quas Quae
Quo Qua Quo Quibus Quibus Quibus
Il pronome relativo concorda con il sostantivo a cui si riferisce in genere e numero; il caso, invece, dipende dalla funzione logica che assume nella proposizione in cui si trova.
N.B. (1)
Quando il pronome relativo si riferisce a un pronome dimostrativo o determinativo, generalmente in latino si esprime solo il relativo tutte le volte che entrambi i pronomi sono nello stesso caso. Di regola, invece, si esprimono entrambi se i due pronomi hanno casi diversi.
N.B. (2)
Il complemento di compagnia si esprime con il “cum” enclitico; “quocum, quacum, quibuscum”.