Concetti Chiave
- La proposizione finale in latino si esprime principalmente con "ut" e il congiuntivo, mentre nella forma negativa si usa "ne" e il congiuntivo.
- La proposizione consecutiva indica la conseguenza di un evento della reggente ed è introdotta da "ut" e il congiuntivo, senza seguire la Consecutio Temporum.
- La proposizione causale esprime la ragione di un'azione e utilizza "quod", "quia", e "quoniam" all'indicativo o congiuntivo in base al contesto.
- La proposizione infinitiva si costruisce con l'accusativo e l'infinito, indicando anteriorità, posteriorità o contemporaneità dell'azione.
- La proposizione temporale specifica il momento dell'azione, usando congiuntivo o indicativo con connettivi come "cum", "dum", e "postquam".
Proposizione finale
In italiano nella forma esplicita è espressa dal verbo al congiuntivo introdotto da affinchè, acciocchè, perchè.
In forma implicita è seguita dall'infinito preceduto da più a, con, per.
In latino si esprime con ut e il congiuntivo. Nella forma negativa con ne e congiuntivo.
la proposizione finale può essere espressa anche con:
1) Qui, Quae, Quod e il congiuntivo;
2) Ad e l'accusativo del gerundio o del gerundivo;
3) Il genitivo del gerundio o gerundivo più l'ablativo di causa o gratia;
4) Con il supino in -um quando c'è un verbo che esprime movimento;
5) Con il participio futuro o presente.
Proposizione consecutiva
Indica la conseguenza di quanto accaduto nella reggente.
In latino si forma con ut e il congiuntivo introdotta nella reggente da termini correlativi come ita,sic(così; adeo, adeo usque, eo usque(a tal punto); talis,is(tale); tam, tantopere (tanto); tot(tanti).
Non segue la regola della Consecutio Temporum.
Se sia nella frase principale che secondaria c'è un tempo storico il verbo va al passato, e l'ut può reggere il perfetto per i fatti realmente accaduti e l'imperfetto per i fatti solo pensati.
Proposizione causale
Indica la causa, la ragione di quanto espresso nella reggente. E' espresso con:
1) quod, quia e quoniam all'indicativo nelle causali obiettive e con il congiuntivo nelle causali oblique;
2) quandoquidem (dal momento che) e siquidem (se è vero che) seguite dal verbo all'indicativo;
3) cum preceduto da quippe, utpoque e praesertim.
Regge il congiuntivo e segue la Consecutio Temporum.
Proposizione infinitiva
Si costruisce con l'accusativo e l'infinito.
1)il soggetto va all'accusativo e non si sottintende;
2)il verbo va all'infinito semplice, perfetto e futuro in base se l'azione indica anteriorità, posteriorità e contemporaneità.
Proposizione temporale
La proposizione temporale indica il tempo in cui è stata svolta l'azione nella reggente.
Si può trovare preceduta:
1) cum(quando), dum(mentre), quoad(finchè), donec(fino a che), antequam e priusquam (prima che) seguiti dal congiuntivo o dall'indicativo;
2) ut, ut primum, ubi, ubi primum simul ac(non appena), statim ut(appena che), postquam(dopo che) seguiti solo dall'indicativo
Domande da interrogazione
- Quali sono le modalità per esprimere la proposizione finale in latino?
- Come si forma la proposizione consecutiva in latino e quali sono le sue caratteristiche?
- Quali sono le particolarità della proposizione causale in latino?
La proposizione finale in latino si esprime con "ut" e il congiuntivo, mentre nella forma negativa si usa "ne" e il congiuntivo. Può anche essere espressa con "qui, quae, quod" e il congiuntivo, "ad" e l'accusativo del gerundio o gerundivo, il genitivo del gerundio o gerundivo più l'ablativo di causa o gratia, il supino in -um con verbi di movimento, o con il participio futuro o presente.
La proposizione consecutiva in latino si forma con "ut" e il congiuntivo, introdotta nella reggente da termini correlativi come "ita", "sic", "adeo", "talis", "tam", "tantopere", "tot". Non segue la regola della Consecutio Temporum e, se ci sono tempi storici, il verbo va al passato, con "ut" che può reggere il perfetto per fatti accaduti e l'imperfetto per fatti pensati.
La proposizione causale in latino indica la causa o ragione di quanto espresso nella reggente. Si esprime con "quod", "quia", "quoniam" all'indicativo nelle causali obiettive e con il congiuntivo nelle causali oblique. Altre espressioni includono "quandoquidem" e "siquidem" seguite dall'indicativo, e "cum" preceduto da "quippe", "utpoque", "praesertim", che regge il congiuntivo e segue la Consecutio Temporum.