Concetti Chiave
- In latino, l'analisi del contesto è cruciale per determinare la declinazione corretta di un sostantivo quando le desinenze sono ambigue.
- Il lemma "frigora" presenta diverse possibilità: può essere un ablativo, nominativo o vocativo singolare della prima declinazione, oppure un nominativo, accusativo o vocativo plurale neutro della seconda o terza declinazione.
- Quando si ignora il significato o il nominativo singolare di un termine, si procede esaminando la compatibilità dell'ablativo con la frase, poi considerando le possibilità di nominativo o accusativo neutro plurale.
- Se non corrisponde a declinazioni della prima o seconda declinazione, si considera la terza declinazione, dove i neutri imparisillabi possono terminare in "-en" o "-us" al nominativo singolare.
- Nel caso di "frigora", si tratta di un neutro del primo gruppo imparisillabo della terza declinazione, con il nominativo singolare "frigus, frigoris".
Per riconoscere la declinazione di un sostantivo latino , quando c'è ambiguità o difficoltà nelle desinenze, si fa appello ai tentativi o al contesto della frase.
prendiamo ad esempio il lemma « frigora »
l' uscita in « -a » potrebbe far pensare ad un :
- ablativo singolare della prima decl.
- nominativo singolare della prima decl.
- vocativo sing. della prima decl. ( ma lo escludiamo se non è fra virgole)
- nominativo, accusativo, vocativo plurale neutro della 2^ decl.
- nominativo, accusativo, vocativo plurale neutro della 3^ decl.
ora, se si conosce la parola per averla incontrata altre volte, non c'è alcun problema.
ma se non se ne conosce nè il significato nè il nominativo singolare ( che in realtà è il caso fondamentale per la ricerca nel dizionario ), si procede per lo più così :
nel nostro caso : « frigora »
1. si nota se nella frase può aver senso un ablativo o se l'ablativo è compatibile con gli elementi della frase stessa : se si , allora si cerca presumibilmente « frigora, ae » : nel vocabolario non c'è !
2. allora si passa a considerare un nominativo o un accusativo neutro plurale - della 2^ : « frigorum, i » - non c'è neppure questo
3. allora passiamo alla terza declinazione : se l'uscita è in « -a » , si tratta di un neutro - ora, i neutri della 3^ declinazione possono essere in « -e » / « -al » / « -ar » , ma questi hanno il plurale in « -ia ».
Quindi si tratta di un neutro del 1° gruppo, imparisillabo. I neutri imparisillabi escono al nominativo singolare in « -en » ( fulmen, fulminis ) o in « -us » ( tempus, temporis ).
E' proprio uno di questi ultimi --> « frigus, frigoris » --> neut. plurale frigora
Domande da interrogazione
- Come si determina la declinazione di un sostantivo latino quando c'è ambiguità nelle desinenze?
- Quali sono le possibili interpretazioni della desinenza «-a» nel lemma «frigora»?
- Come si identifica il sostantivo «frigora» se non si conosce il suo significato o nominativo singolare?
Si analizza il contesto della frase e si considerano le possibili declinazioni, verificando se il sostantivo è presente nel vocabolario.
Può essere ablativo, nominativo o vocativo singolare della prima declinazione, oppure nominativo, accusativo o vocativo plurale neutro della seconda o terza declinazione.
Si escludono le declinazioni non compatibili e si verifica che «frigora» è un neutro plurale della terza declinazione, derivante da «frigus, frigoris».
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