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Concetti Chiave

  • Il dativo di possesso in latino utilizza il verbo "sum" per esprimere il possesso, con il soggetto indicante la cosa posseduta e il dativo come possessore.
  • Il verbo "sum" in questo costrutto significa "appartenere", trasformando il soggetto in complemento oggetto e il dativo in soggetto.
  • Durante la traduzione, è consigliato passare da una traduzione letterale a una espressione più naturale nella lingua di destinazione.
  • Un esempio di traduzione: "Magistro multae virtutes sunt" diventa "Il maestro ha molte virtù".
  • Non è obbligatorio utilizzare il dativo di possesso traducendo dall'italiano; è perfettamente accettabile usare "habeo".
Il dativo di possesso

Il verbo sum con il dativo dà luogo ad un costrutto tipico del latino, chiamato dativo di possesso, in cui:

-Il soggetto di sum indica la cosa o l’essere animato posseduto;
-Il complemento in dativo indica il possessore;
-Il verbo sum ha significato di appartenere.

Traducendo dal latino questo costrutto ricorda che:

-Il soggetto diventa complemento oggetto;
-Il complementi in dativo diventa soggetto;
-Al verbo sum si sostituisce avere.

Ti sarà utile procedere dapprima ad una traduzione letterale, che, in un secondo passaggio, trasformerai in un’espressione confacente all’uso della nostra lingua.
Ad esempio:

Magistro multae virtutes sunt.

Al maestro sono molte le virtù (letteralmente).
Il maestro ha molte virtù.

Tieni infine presente che, traducendo dall’italiano, il ricorso a questo costrutto non è obbligatorio e che perciò è del tutto legittimo l’uso del verbo habeo, in perfetta corrispondenza con la modalità della nostra lingua.

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