Concetti Chiave
- Il complemento di pena indica la punizione inflitta a una persona riconosciuta colpevole, distinto dal complemento di colpa.
- La pena è espressa in ablativo, tranne quando è indeterminata, nel qual caso viene usato il genitivo.
- Verbi come "damno", "condemno", "libero", e "absolvo" sono associati al complemento di pena.
- Esempi storici illustrano come venivano applicate le leggi, ad esempio punizioni al doppio o quadruplo.
- Esistono espressioni specifiche per diverse condanne, come "damnare capitis" per la condanna a morte.
Indice
Complemento di pena
Il complemento di pena indica la pena, la multa o il castigo che viene inflitto a una persona riconosciuta colpevole; si distingue dal complemento di colpa perchè dipende da verbi di condanna, come damno, condemnocondanno, libero, absolvoassolvo ecc.
La pena è espressa in ablativo, ad eccezione della pena indeterminata che va in genitivo (tanti, quanti, dupli, tripli ed ecc.):
Esempio
Aristides exilio decem annorum multatus est.
Aristide fu condannato a dieci anni di esilio.
Esempio
Maiores nostri ita in legibus posuerunt: fuerem dupli condemnari, feneratorem quadrupli.
I nostri antenati stabilirono così nelle leggi: che il ladro fosse condannato al doppio, l'usuraio al quadruplo.
Nota bene:
Sono espressioni particolari:- damnare capitis o capite;morte multarecondannare a morte.
Esempio
Socrates Athensis capitis damnatus est
Socrate fu condannato a morte ad Atene.
- damnare ad metalla condannare ai lavori forzati
- damnare ad bestias condannare alle belve, cioè essere sbranato dalle belve.