Concetti Chiave
- Il complemento di colpa esprime il reato o la colpa per cui qualcuno è accusato o condannato.
- Nei verbi giudiziari, il termine che indica il reato è spesso in genitivo, a volte preceduto da ablativi come "crimine".
- Esempi di verbi giudiziari includono accuso, insimulo, arguo, postulo, arcesso, damno, condemno, absolvo.
- In contesti giuridici, invece del genitivo, si può utilizzare "de" con l'ablativo per indicare l'accusa.
- Frasi comuni includono "accusare maiestatis" o "de maiestate" per lesa maestà, e "accusare parricidii" o "de parricidio" per parricidio.
Il complemento di colpa indica il reato o la colpa di cui qualcuno e accusato o per cui è condannato.
Con i verbi cosiddetti giudiziari come accuso, insimulo, arguo = accuso, incolpo; postulo, arcesso = chiamo in giudizio; damno,condemno = condanno per; absolvo = assolvo da; ecc. il termine che indica la colpa o il delitto è espresso in genitivo, preceduto o meno dagli ablativi crimine o scelere.
Esempio:
Vercingetorix proditionis insimulatus est quodo castra proprius Romanos movisset.
Vercingetorige fu accusato di tradimento perchè aveva spostato il campo più a ridosso dei Romani.
Con espressioni di uso giuridico, invece del genitivo, si può trovare anche de e l'ablativo:
accusare maiestatis o de maiestate = accusare di lesa maestà
accusare repetundarum o de repentundis = accusare di concussione
accusare parricidii o de parricidio = accusare di parricidio