Concetti Chiave
- La morfologia è lo studio della struttura interna delle parole, analizzando come i morfemi veicolano significati grammaticali e lessicali.
- I lessemi sono le unità di base del lessico, formati da una radice e morfemi che indicano genere e numero.
- La definizione di parola si basa su criteri come la pausabilità, spostabilità, pronunciabilità in isolamento, e non-interrompibilità.
- Il morfema è l'unità minima della morfologia, con varianti fonetiche denominate allomorfi e non sempre trasformabili al plurale, come nei morfemi-zero.
- L'allomorfia può essere morfologica o lessicale, determinata rispettivamente da ragioni storiche o irregolarità del morfema lessicale.
La lingua è organizzata in livelli: il primo di questi è la morfologia. Essa ha un duplice significato:
- Livello di organizzazione del linguaggio.
- Specializzazione della linguistica che studia tale livello; in particolare come sottodisciplina della linguistica, studia la struttura interna della parola, la quale è pertanto l'unità massima di analisi morfologica.
Le parole sono i costituenti minimi di quel sistema chiamato lessico, ossia il vocabolario di un linguaggio, e in quanto tali, essendo parti del lessico si chiamano lessemi, per i quali si intende le unità di base dell'analisi del lessico.
A questi lessemi, si applicano regole di selezione e combinazione.
La parola è ciò che è compreso tra due spazi bianchi. Tale definizione però è inefficace per vari motivi: non è specifica del linguaggio verbale e non si applica alla parola in quanto orale, ed è limitata anche dall'interno del quadro della struttura. Oggi si propone di definire la parola per mezzo di test quali:
1)Criterio morfo-sintattico -> il criterio della pausabilità; se un certo oggetto linguistico è una parola, deve essere preceduto e seguito da una pausa e/o silenzio.
2)Criterio del movimento -> Se un oggetto linguistico è una parola deve poter essere spostabile in diversi punti della frase, ottenendo sempre una frase di senso compiuto.
3)Criterio di pronunciabilità in isolamento -> Se un oggetto linguistico è una parola dato un certo contesto enunciativo, deve poter essere enunciato in isolamento conservando accettabilità dal punto di vista grammaticale e del contenuto.
4)Criterio della non-interrompibilità -> se un oggetto linguistico è una parola, non è possibile interromperne la continuità inserendovi all'interno altro materiale linguistico.
5)Fissità dell'ordine dei costituenti della parola.
6)Criterio della non-sostituibilità -> Una parola complessa in condizioni di enunciazione normale non può essere sostituita da una delle sue parti, pena la compromissione del testo. Una parola fonologica è un'unità individuata da un solo accento primario.
La parte invariabile si chiama base, mentre quella variabile è il morfema. La base può anche chiamarsi lessema (più piccola unità del lessico, mentre il morfema è la più piccola unità strutturale della morfologia).
Esempio:
Libro = Libr - o
- Libr è il lessema, morfema lessicale.
- o è il morfema, morfema grammaticale.
Nella morfologia non rientrano però tutte le parole. Si occupa di parole che siano scomponibili in ulteriori unità, ossia quelle variabili. Il morfema è l'unità base dell'analisi morfologica, ed è astratta, ossia un'entità del livello della langue. Si realizza concretamente e tale realizzazione prende il nome di morfo nella catena articolatoria, e si trascrive o tra slash oppure all'interno di parentesi quadre, mentre il morfema all'interno di parentesi graffe.
Supporta due unità d'informazione chiamate grammemi che sono: genere e numero.
La realizzazione foneticamente diversa dello stesso morfema prende il nome di allomorfo.
Allomorfia morfologica: l'allomorfo non si spiega con parole fonologiche, ma è determinato da ragioni di morfologia storica.
Allomorfia lessicale: l'irregolarità è a carico del morfema lessicale e non può essere spiegata per via morfologica, ma su basi di morfologia storica.
Quando invece un morfema non si può trasformare al plurale prende il nome di morfema-zero.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della morfologia nella linguistica?
- Come si definisce una parola dal punto di vista morfologico?
- Qual è la differenza tra lessema e morfema?
- Cosa si intende per allomorfia morfologica e lessicale?
- Che cos'è un morfema-zero?
La morfologia è un livello di organizzazione del linguaggio e una specializzazione della linguistica che studia la struttura interna delle parole, considerate unità massime di analisi morfologica.
Una parola è definita attraverso criteri come la pausabilità, il movimento, la pronunciabilità in isolamento, la non-interrompibilità, la fissità dell'ordine dei costituenti e la non-sostituibilità.
Il lessema è la base o radice che veicola il significato lessicale, mentre il morfema è la parte variabile che indica il significato grammaticale, come genere e numero.
L'allomorfia morfologica si riferisce a variazioni determinate da ragioni storiche, mentre l'allomorfia lessicale riguarda irregolarità del morfema lessicale non spiegabili morfologicamente.
Un morfema-zero è un morfema che non può essere trasformato al plurale, rappresentando un'assenza di cambiamento formale nella parola.