Gli aggettivi del greco antico possono presentarsi al grado positivo, comparativo (di uguaglianza, di minoranza, di maggioranza) o superlativo (assoluto o relativo).
Grado positivo
ἀνδρεῖος, "valoroso".
Grado comparativo
- di maggioranza:
con i suffissi -τερος, -τερα, -τερον e -ιων, -ιον:
ἀνδρειότερος, "più valoroso";
βραχίων, "più lento";
- di minoranza
con l'avverbio ἧττον o μεῖον, "meno"
ἧττον/μεῖον ἀνδρεῖος, "meno valoroso";
- di uguaglianza
con gli avverbi οὕτως ... ὥσπερ/ὡς, "così ... come, tanto ... quanto"
οὕτως ἀνδρεῖος ὥσπερ/ὡς, "così/tanto valoroso come/quanto".
Con i comparativi di maggioranza e uguaglianza il secondo termine di paragone si rende con ἤ e il caso del primo termine, o in genitivo semplice.
Grado superlativo
con i suffissi -τατος, -τατη, -τατον e -ιστος, -ιστη, -ιστον.
- relativo
con il complemento partitivo in genitivo
ὁ ἀνδρειότατος τῶν Ἑλλήνων, "il più valoroso dei Greci";
- assoluto
ἀνδρειότατος, "valorosissimo".