Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Tuscia, derivante dall'antica Etruria, includeva la Toscana, l'Umbria occidentale e il Lazio settentrionale, suddivisa in Tuscia Romana, Ducale e Longobarda.
  • Viterbo, capitale medievale della Tuscia, conserva monumenti significativi della Scuola Viterbese, come il quartiere medievale S. Pellegrino.
  • Le strade della Tuscia, antiche e strategiche, collegano il mar Tirreno alle colline e montagne, promuovendo lo sviluppo etrusco senza oltrepassare l'Appennino.
  • I centri turistici della Tuscia, tra cui Viterbo, Tarquinia e Bolsena, offrono testimonianze etrusche e attrazioni come il vino Est Est Est di Montefiascone.
  • La provincia di Viterbo è caratterizzata da un'elevata ruralità con un'economia agricola forte, focalizzata su corilicoltura, orticoltura, viticoltura e cereali.

Viterbo e la Tuscia

Quando la potenza degli Etruschi ebbe fine, per tutto l’Alto Medioevo, l’Etruria prese il nome di Tuscia. Essa si estendeva all’odierna Toscana, all’Umbria occidentale e al Lazio settentri0nale In seguito, la Tuscia fu articolata in tre macro aree diverse:
• la Tuscia romana che oggi corrisponde alla provincia di Viterbo a cui si aggiungeva il Lazio settentrionale fino a comprendere il Lago di Bracciano
• la Tuscia Ducale, cioè i territori sottoposti all’autorità del ducato di Spoleto
• la Tuscia Longobarda che collimava con l’attuale Toscana che poi costituì il Ducato di Tuscia
La regione è attraversata da un fitto reticolo di strade.
Alcune risalgono dal mar Tirreno, altre si spingono fino alle colline e poi sui monti Vulsini, Sabatini e Cimini che si innalzano sulle rive del lago di Bolsena. Altre ancora scendono da queste alture dirigendosi verso il nord pere spingersi fino in Maremma. Infine, bisogna ricordare le strade che raggiungono la fertile campagna romana. Le strade che puntano verso l’Italia centrale, servirono a diffondere la civiltà etrusca fino a Perugia senza, però, mai oltrepassare l’Appennino che rappresentava il confine della massima espansione di questo popolo.
In epoca medioevale Viterbo fu elevata a capitale della Tuscia e di tale periodo conserva dei monumenti di eccezionale bellezza e di uno stile architettonico particolare chiamato Scuola Viterbese il cui esempio più significativo ci è dato dal quartiere medioevale S. Pellegrino della città. Si tratta di un intero quartiere abitativo risalente al XIII secolo perfettamente conservati anche nelle sue funzioni residenziali (torri, case con bifore, cavalcavia, piazzette, cortili oscuri, scale esterne colonnati).

I centri urbani della Tuscia con un forte interesse turistico, oltre a Viterbo, sono Tarquinia, Tuscania, Bolsena (sule rive del Lago omonimo), Bagnoregio, Montefiascone (conosciuto per il suo vino Est Est Est), Bracciano (anch’esso sulle rive del lago che porta lo stesso nome) e Sutri. Molte di essi sono ricchi di testimonianze della civiltà etrusca.
La provincia di Viterbo è caratterizzata da un’elevata ruralità perché la popolazione rurale supera il 50% della popolazione totale. Tuttavia, anche il terziario ha un buon ritmo di crescita. La filiera agroalimentare ha una grossa incidenza della vita economica e l’agricoltura è una componente centrale nell’economia della zona sia in termini di imprese, sia in termini di occupazione e fatturato. Le culture più diffuse sono: la corilicoltura (= coltivazione del nocciolo), l’orticoltura (sulla fascia costiera) la vite (sulle colline intorno al lago di Bolsena) e i cereali nell’immediato entroterra della fascia tirrenica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tre macro aree in cui fu suddivisa la Tuscia?
  2. La Tuscia fu suddivisa in Tuscia romana, Tuscia Ducale e Tuscia Longobarda.

  3. Qual è l'importanza storica di Viterbo nel contesto della Tuscia?
  4. Viterbo fu elevata a capitale della Tuscia in epoca medioevale e conserva monumenti di eccezionale bellezza, come il quartiere medioevale S. Pellegrino.

  5. Quali sono i centri urbani della Tuscia di interesse turistico oltre a Viterbo?
  6. I centri urbani di interesse turistico includono Tarquinia, Tuscania, Bolsena, Bagnoregio, Montefiascone, Bracciano e Sutri.

  7. Qual è il ruolo dell'agricoltura nell'economia della provincia di Viterbo?
  8. L'agricoltura è centrale nell'economia della provincia di Viterbo, con colture come la corilicoltura, l'orticoltura, la vite e i cereali.

Domande e risposte

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