Concetti Chiave
- Lo sviluppo agricolo e la riduzione delle guerre dopo l'anno mille hanno favorito la crescita demografica e l'espansione delle città medievali.
- Le città medievali spesso mantengono strutture romane, come il cardo e il decumano, espandendosi in modo disorganico con successive aggiunte di mura e strade.
- Le città medievali sono caratterizzate da una pianificazione urbana basata su strategie difensive, con strade tortuose e piazze multiple che rappresentano diverse funzioni e poteri.
- La topografia influisce sulla struttura urbana, con città costruite in altura per sicurezza, adattandosi alle linee del paesaggio collinare e alle condizioni difensive.
- Regolamenti urbani medievali includevano norme su altezza degli edifici e zonizzazione, come esempi di vie artigiane, per favorire economia e salubrità.
Urbanistica delle città medievali
Dopo l’anno mille grande sviluppo delle città, moltiplicazione dei centri urbani e impennata demografica.Lo sviluppo dell’agricoltura (rivoluzione agricola) ha permesso un maggiore produzione di derrate alimentari che quindi permettevano di sfamare molte più persone. Inoltre la riduzione delle guerre ha permesso alla popolazione di crescere con più stabilità.
Le città romane vengono mantenute e adattate alla necessità medioevali. Spesso le città medioevali sono più irregolari e caotiche delle città greche, questo anche perchè molto spesso venivano costruite in terreni montuose e collinari quindi decisamente più insidiose di un terreno pianeggiante. Città medioevale hanno grandi varietà di forme e non sono caratterizzate da un disegno omogeneo quindi sono prevalentemente caotiche.
La città medioevale di fondazione romana conserva il suo impianto principale, sono ancora riconoscibili il cardo e il decumano (ad esempio a Bologna via Emilia lungo la quale vengono formati altri centri posti su un luogo strategico come Imola), il centro si consolida, poi comincia a crescere e a svilupparsi verso le mura, vengono ampliate quindi anche le strade. Si crea una sorta di raggiera. Mantiene la cattedrale, la piazza e le case centrali e attorno si sviluppano le abitazioni popolari. Fuori dalle mura comincia sempre a svilupparsi la città che necessita di essere difeso e protetto quindi si costruiscono nuove mura.
(Bologna ha molti fiumi sotterranei, che servivano per trasportare i rifiuti fuori dalla città)
Le seconde mura sono chiaramente più disorganiche in quanto sono molto più ampie delle precedenti.
La città cresce con addizioni successive.
Anche a Padova è un esempio di città di espansione medioevale; è presente una cinta muraria, al centro palazzo della ragione e poi tutte le varie abitazioni con le relative torri. Padova era una città estremamente importante e potente che si scontra spesso con l’altrettanto forte Verona. Padova è un grande centro artistico e culturale.
Matrice romana a cui si sovrascrive lo sviluppo della città medioevale
Vi sono poi delle città in origine medioevale (San Giminiano), hanno un impianto tipicamente medioevale. Queste città vengono costruite in altura, questo perché con la caduta dell’impero romano i territori pianeggianti sono stati abbandonati e conseguentemente saccheggiati e quindi non sono più luoghi salubri in quando la bonifica precedentemente fatta dai romani è andata perduta. Quindi i luoghi più sicuri e salubri sono sicuramente le colline che hanno grande esposizione alla luce e al vento, inoltre sono zone maggiormente sicure e dominabili (maggior difesa e maggior controllo sul territorio circostante). Nella pianura circostante si concentrano le coltivazioni. La comunità medioevale non ha grandi conoscenze tecniche quindi si adegua alle caratteristiche morfologiche del territorio. La struttura della città segue le linee altimetriche delle colline. Allo stesso modo il tracciato delle strade sono spesso tortuosi, spesso questo era anche voluto per difendere meglio la città, infatti una strada d’accesso stretta non consentiva all’esercito di arrivare nel cuore della città, invece con le strade strette c’è più tempo per difendersi. Le città medioevali hanno un impianto che corrisponde a delle strategie militari che influenzano il modo in cui vengano disegnati i territori (successivamente queste strutture delle città e soprattutto delle strade non sono agevoli quindi nei secoli successivi vengono demolite e ampliate). Il cuore della città è costituita da un insieme di piazze e non un’unica piazza (Padova, Firenze), questo veniva fatto per un modo ben preciso, è la rappresentazione nello spazio della suddivisone dei poteri, in una piazza vi era il culto quindi le chiese e nell’altra i luoghi di comando che erano ben distinti dal culto. Rappresenta una distinzione tra i poteri che governano la città. Lo spazio è caratterizzato dalla componente storica culturale estremamente forti. Questa distinzione spinge spesso le due fazioni a rendere sempre più belle e maestose le proprie architetture (chiese e palazzi di governo).
Quindi la città medioevale una volta studiata bene non è decisamente una città disorganizzata e caotica bensì è una città con un preciso disegno atto a svolgere un preciso compito. Le caratteristiche della città medioevale vengono riportate in ogni città di stampo medioevale (Siena, organizzata su tre colli, due grandi piazze distinte una con il palazzo comunale e l’altra con la cattedrale e il palazzo dell’arcivescovo).
Anche Padova presenta questa struttura, sono presenti più piazze, una per a chiesa, una per il governo e una terza piazza che rappresenta uno sviluppo successivo (quando il potere viene preso dai signori). Le città medioevali sono caratterizzate da precise regole come ad esempio l’altezza massima degli edifici, la sporgenza massima dei barbacani questo per impedire che alcune abitazioni fossero più agevolate di altre oppure che alcune case limitino l transito dei carri e dunque delle merci. Vie erano indicazioni anche sui materiali da utilizzare e regole antincendio. Vi sono anche degli esempi di zonizzazione, ad esempio Murano è un’isola veneziana destinata al vetro, questo perché il doge aveva spinto tutti i vetrai a trasferirsi la per evitare incidenti con le fornaci. Spesso anche le vie hanno nomi particolari che riprendono la zonizzazione medioevale (via dei fabbri, via dei tintori), racchiudere tutti gli stessi artigiani nelle stesse zone aiutava dia l’economia sia era un motivo di salubrità (ex i tintori usavano delle tinture nocive che poi si riversavano in strada e inquinavano quindi poste ai margini della città).
Nascono nuovi ordini religiosi che riavvicinano la popolazione alla religione. Questi nuovi ordini non avevano denaro per insediarsi ma si insediavano in terreni regalati tuttavia erano posti in punti strategici della città (le chiese di ordini diversi formano un triangolo).
Forma non casule, all’interno tutto si sviluppa adeguandosi alla morfologia del territorio e non quadrati prefissati. Città medioevale è normata.
Piazza rappresenta il potere, luogo simbolico.
Domande da interrogazione
- Quali fattori hanno contribuito allo sviluppo delle città medievali dopo l'anno mille?
- Come si differenziano le città medievali di origine romana da quelle di origine medievale?
- Quali sono le caratteristiche distintive delle città medievali in termini di urbanistica?
- In che modo le città medievali riflettono le strategie militari del tempo?
- Qual è il ruolo delle piazze nelle città medievali?
Lo sviluppo delle città medievali è stato favorito dalla rivoluzione agricola, che ha aumentato la produzione alimentare, e dalla riduzione delle guerre, che ha permesso una crescita demografica più stabile.
Le città di origine romana mantengono l'impianto principale con elementi come il cardo e il decumano, mentre le città di origine medievale, come San Giminiano, sono costruite in altura e seguono le linee altimetriche delle colline per motivi di sicurezza e salubrità.
Le città medievali sono caratterizzate da una struttura irregolare e caotica, con strade tortuose per difesa, più piazze che rappresentano la suddivisione dei poteri, e regole precise su altezza degli edifici e materiali da costruzione.
Le città medievali sono progettate con strade strette e tortuose per rallentare eventuali attacchi militari, e le loro strutture seguono strategie difensive che influenzano il disegno del territorio.
Le piazze nelle città medievali rappresentano il potere e la suddivisione dei poteri, con distinzioni tra luoghi di culto e di comando, e sono simboli della componente storica e culturale della città.