Concetti Chiave
- Il suolo è lo strato più superficiale della crosta terrestre, derivato dalla disgregazione della roccia madre a opera degli agenti esogeni.
- Lo spessore del suolo varia da pochi centimetri a oltre 10 metri e può essere assente in caso di affioramento della roccia.
- Il suolo è composto da una parte solida (inorganica e organica), una liquida (acqua) e una aeriforme (gas atmosferici arricchiti di CO2).
- La formazione del suolo dipende da fattori come le condizioni climatiche, influenzando il tipo di vegetazione e insediamenti umani.
- Precipitazioni e temperatura giocano un ruolo chiave nella fertilità del suolo, influenzando la disponibilità di acqua e l'attività chimica.
E’ la parte più superficiale della crosta terrestre, che riveste come una sottile pellicola la roccia sottostante, dalla quale deriva (roccia madre), a seguito della disgregazione operata dagli agenti esogeni.
Il suolo ha uno spessore variabile tra qualche cm e più 10 m e può mancare completamente, dove si ha l’affioramento della nuda roccia. Lo sviluppo del suolo e più facile nelle aree pianeggianti, mentre sui versanti ripidi è scarso o addirittura assente.
Il suolo influenza notevolmente lo sviluppo della vegetazione e la contribuzione degli animali e gli insediamenti umani.
La scienza che studia il suolo si chiama Pedologia.
Composizione del suolo
Nel suolo riconosciamo una parte solida, una liquida e una aeriforme.
• La parte solida è costituita sia da sostanze inorganiche, che derivano dalla disgregazione della roccia madre, sia da sostanze organiche, costituite dai resti di organismi animali e soprattutto vegetali (piante, funghi).
Le particelle inorganiche sono più o meno fini: sabbia limo, argilla.
Sono presenti anche colloidi, sostanze che possono rimanere in soluzione, consentendo la cementazione delle particelle del terreno.
La componente organica e sottoposta ad una intensa alterazione nella profondità del suolo.
Una parte della sostanza organica si trasforma in una sostanza complessa, resistente all’azione dei microbi e perciò a lenta mineralizzazione.
• La parte liquida è costituita dall’acqua che penetra nel suolo e ne occupa i pori; è fondamentale per le reazioni chimiche che avvengono nel suolo, oltre che come nutriente per le piante.
• La parte gassosa è costituita dagli stessi gas dell’atmosfera, arricchiti dall’anidride carbonica prodotta dai microrganismi del suolo.
Formazione e maturità del suolo
L’alterazione e disgregazione della roccia madre è il primo stadio della formazione del suolo.
Un suolo maturo è in equilibrio con l’ambiente e con il clima in cui si è formato e in particolare, con la vegetazione spontanea che in quel clima si forma.
Il tipo di suolo presente in una data regione dipende da molti fattori, in particolare quelli climatici: precipitazioni e temperatura.
• Le precipitazioni condizionano la disponibilità di acqua, ma se in eccesso levano via i minerali presenti nel suolo, che diventa meno fertile.
• La temperatura favorisce l’attività chimica e batterica e quindi la degradazione delle sostanze organiche: se questo processo è rapido il suolo è poco fertile.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del suolo nello sviluppo della vegetazione e degli insediamenti umani?
- Quali sono le componenti principali del suolo?
- Come influiscono le precipitazioni e la temperatura sulla fertilità del suolo?
Il suolo influenza notevolmente lo sviluppo della vegetazione e la contribuzione degli animali e degli insediamenti umani, poiché fornisce nutrienti essenziali e supporto fisico.
Il suolo è composto da una parte solida (sostanze inorganiche e organiche), una parte liquida (acqua) e una parte gassosa (gas atmosferici e anidride carbonica).
Le precipitazioni influenzano la disponibilità di acqua, ma un eccesso può impoverire il suolo di minerali, mentre la temperatura favorisce l'attività chimica e batterica, influenzando la degradazione delle sostanze organiche e quindi la fertilità del suolo.