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Concetti Chiave

  • Nei paesi sviluppati, la bassa natalità e l'alta speranza di vita portano a uno squilibrio demografico con un alto indice di vecchiaia.
  • Nei paesi meno sviluppati, l'elevata natalità fa sì che i giovani rappresentino una grande parte della popolazione, con un basso indice di vecchiaia.
  • Le piramidi demografiche riflettono queste tendenze: nei paesi sviluppati mostrano un restringimento alla base, mentre nei paesi meno sviluppati sono larghe alla base.
  • Nei paesi ad alto sviluppo economico, l'invecchiamento demografico comporta sfide finanziarie per l'assistenza agli anziani e il pagamento delle pensioni.
  • Le famiglie urbane tendono a essere nucleari o unipersonali, mentre le società rurali spesso vedono famiglie allargate con più generazioni conviventi.

Struttura delle popolazioni

Le dinamiche demografiche influiscono sulla struttura delle popolazioni, cioè sulla loro articolazione per fasce d'età. Nei paesi elevato sviluppo la bassa natalità e la crescente speranza di vita producono un forte squilibrio fra giovani e anziani. La popolazione con meno di 15 anni spesso non raggiunge il 20% del totale, mentre quelli che superano i 65 anni superano frequentemente il 15%. In termini statistici, questa situazione viene descritta da un indice di vecchiaia molto alto. Nei paesi meno sviluppati si registrano condizioni opposte a causa dell'elevata natalità i giovani possono raggiungere il 30-40% della popolazione complessiva, mentre gli anziani sopravvivono in un numero ridotto. In questi casi siamo di fronte a un basso indice di vecchiaia. La conferma di queste situazioni viene dall’analisi delle piramidi demografiche. Quando una popolazione contiene molti giovani e pochi anziani, questo particolare grafico si presenta largo alla base e si restringe in alto, richiamando appunto la forma di una piramide. Nei paesi sviluppati, invece, i grafici mostrano una base stretta, si allargano al centro e si assottigliano lentamente, a conferma di una maggiore presenza delle fasce di età avanzata.
Tipico dei Paesi ad alto sviluppo economico è l’invecchiamento demografico che comporta conseguenze di ordine sociale ed economico. Gli anziani hanno bisogno di più assistenza e cure mediche rispetto alle altre fasce d’età e per ciò comporta un forte impegno finanziario da parte delle amministrazioni pubbliche. Particolarmente elevata e anche la quantità di denaro destinato al pagamento delle pensioni. I governi sono dunque costretti ad aumentare le tasse e innalzare l’età minima per poter andare in pensione. Anche la struttura della popolazione dei paesi meno sviluppati determina conseguenze economiche e sociali. Gli Stati devono spendere cifre elevate per garantire l’assistenza sanitaria e un’istruzione minima a un gran numero di giovani, che una volta raggiunta l’età lavorativa difficilmente trovano un’occupazione, perché troppo numerosi rispetto all’offerta di lavoro. Ne deriva una situazione di povertà diffusa che porta i giovani ad emigrare. Sono necessarie delle strategie di riequilibrio demografico.

Nelle società rurali sono numerose le famiglie allargate, in cui vivono più generazioni e molti tipi di parentela. Nelle società urbane, invece, le famiglie si riducono di dimensioni perché ogni coppia tende a vivere da sola, con i figli, e anche molti anziani preferiscono abitare in maniera autonoma. Prevalgono dunque le famiglie nucleari, formate da un solo nucleo familiare e sempre più diffuse sono le famiglie unipersonali, composte da un anziano rimasto vedovo oppure da un giovane che sceglie di vivere da single.
Nascono anche nuove forme di famiglia come le famiglie monogenitore in cui un genitore divorziato vive con i figli o le famiglie ricostituite, che si formano dopo che uno o entrambi i genitori si risposano, oppure decidono di convivere con un nuovo partner.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze nella struttura demografica tra i paesi sviluppati e quelli meno sviluppati?
  2. Nei paesi sviluppati, la bassa natalità e l'alta speranza di vita portano a un alto indice di vecchiaia, con una popolazione anziana significativa. Nei paesi meno sviluppati, l'elevata natalità porta a una popolazione giovane predominante e un basso indice di vecchiaia.

  3. Quali sono le conseguenze economiche e sociali dell'invecchiamento demografico nei paesi sviluppati?
  4. L'invecchiamento demografico nei paesi sviluppati comporta un aumento della spesa pubblica per assistenza e cure mediche agli anziani, oltre a un elevato costo per le pensioni, costringendo i governi ad aumentare le tasse e l'età pensionabile.

  5. Come influisce la struttura demografica dei paesi meno sviluppati sull'economia e la società?
  6. Nei paesi meno sviluppati, l'elevato numero di giovani richiede spese significative per l'istruzione e l'assistenza sanitaria, ma l'offerta di lavoro insufficiente porta a disoccupazione e povertà, spingendo molti giovani a emigrare.

  7. Quali sono le tendenze emergenti nelle strutture familiari nelle società urbane?
  8. Nelle società urbane prevalgono le famiglie nucleari e unipersonali, con una crescente diffusione di famiglie monogenitore e ricostituite, mentre le famiglie allargate sono più comuni nelle società rurali.

Domande e risposte

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