Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Sierra Leone, situata in Africa occidentale, è caratterizzata da pianure e altipiani con un clima tropicale umido e una stagione secca di 5 mesi.
  • La popolazione è composta principalmente da due gruppi etnici, i Mendés e i Temnés, e sta vivendo una rapida crescita demografica nonostante l'elevata mortalità.
  • L'economia è dominata dalle industrie estrattive come bauxite, rutilo e diamanti, ma è stata gravemente danneggiata da instabilità politica e guerra civile.
  • L'agricoltura di sussistenza è predominante nelle regioni interne, mentre l'orticoltura è ben sviluppata nella penisola di Freetown.
  • Le principali esportazioni includono minerali come diamanti e ferro, mentre l'industria di trasformazione resta poco sviluppata con la Gran Bretagna come principale partner commerciale.

La Sierra Leone è uno stato dell'Africa occidentale, bagnato dall'Oceano Atlantico; è delimitata a nord-ovest, nord, nord-est ed est dalla Guinea ea sud-est dalla Liberia.
Fa parte del Commonwealth. Su una superficie di 72.000 km2 vivono circa 6 milioni di abitanti. La capitale è Freetown.

Indice

  1. Il territorio
  2. La popolazione
  3. L’economia

Il territorio

La Sierra Leone è formata principalmente da pianure e altipiani, in prossimità dell'equatore, con clima tropicale umido.

Il paese deve il suo nome (la "montagna del Leone") alla sagoma della penisola di Freetown, che arriva a 915 m, e che fu così chiamata da Pedro de Sintra, nel 1462.
La Sierra Leone ha un clima molto piovoso. Il Sud-Est ha un'affinità subequatoriale, ma il Nord ha un clima sudanese, con una stagione secca di 5 mesi, da dicembre ad aprile. Un tempo, questo paese aveva delle bellissime foreste, oggi molto degradate, soprattutto nelle regioni interne e settentrionali, dove dominano paesaggi di savane boscose. Il diagramma relativo al rilievo è abbastanza semplice da rappresentare: paludi costiere e pianure costiere, superfici a basso appiattimento tagliate nel vecchio plinto, regioni montuose nella parte orientale, dominate da pesanti cupole di granito e barre di quarzite.

La popolazione

Due gruppi etnici, approssimativamente di uguale importanza, costituiscono circa il 60% della popolazione: i Mendés che provengono dal Sudan occidentale (l'attuale Mali), e i Temnés (prevalenti più a nord, al centro e ad ovest), originari dalla Guinea). I creoli (2% della popolazione) sono i discendenti degli schiavi liberati che, portati dall'Inghilterra alla fine del 18° secolo, si stabilirono a Freetown, la capitale.
La lingua ufficiale è l'inglese, ma il dialetto creolo, pidgin, derivato dall'inglese, è di uso comune sulla costa.
La Sierra Leone sta vivendo una rapida espansione demografica: la popolazione è più che raddoppiata in quarantacinque anni, passando da 2,2 milioni di abitanti nel 1963 a 5,8 milioni nel 2007. Tuttavia, nonostante un tasso di natalità (46 ‰) e un indice di fertilità molto elevato (6,5 figli per donna), il tasso di incremento naturale è inferiore rispetto ai paesi limitrofi a causa dell'elevata mortalità La densità media (82 abitanti per km2), relativamente bassa, non tiene conto della diseguale distribuzione della popolazione: pianura e gli altipiani bassi, così come la penisola di Freetown, sono infatti più popolati degli altipiani e delle montagne interne. Il paese è ancora scarsamente urbanizzato.

L’economia

In Sierra Leone dominano le industrie estrattive (bauxite, rutilo e diamanti), nonostante la presenza di colture da reddito (caffè, cacao).
L'instabilità politica, che ha portato a una guerra civile mortale, innescata da un movimento ribelle nei primi anni '90, ha completato la rovina dell'economia del Paese, oggi uno dei più poveri al mondo, e che presenta tutte le caratteristiche di un Paese in via di sviluppo: l'agricoltura resta l'attività essenziale, le miniere forniscono materie prime per l'esportazione, l'industria di trasformazione è debole e riguarda lo sviluppo dei prodotti agricoli.
L'agricoltura di sussistenza e le colture di esportazione dei contadini costituiscono i due aspetti dell'attività agricola: riso, miglio, arachidi e manioca caratterizzano l'agricoltura di sussistenza delle regioni interne, il riso di palude e il riso irriguo sono coltivati nelle valli e nelle regioni costiere. Nella penisola di Freetown, l'orticoltura è ben sviluppata. Le principali colture da esportazione prima della guerra civile erano caffè, cacao e palmisti; sono diventati quasi trascurabili. I minerali forniscono la maggior parte delle esportazioni: i diamanti sono in testa, seguiti dal minerale di ferro, dalla bauxite e dal titanio. Le possibilità idroelettriche sono poco sfruttate. Le industrie di trasformazione impiegano solo una piccolissima parte della popolazione attiva (semplici industrie di consumo nelle città). È la Gran Bretagna che resta il principale fornitore e, soprattutto, cliente del Paese.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la conformazione geografica della Sierra Leone?
  2. La Sierra Leone è caratterizzata principalmente da pianure e altipiani, con un clima tropicale umido e una stagione secca di 5 mesi nel nord. La penisola di Freetown, che raggiunge i 915 m, ha dato il nome al paese.

  3. Quali sono i principali gruppi etnici presenti in Sierra Leone?
  4. I principali gruppi etnici sono i Mendés e i Temnés, che insieme costituiscono circa il 60% della popolazione. I creoli, discendenti degli schiavi liberati, rappresentano il 2% della popolazione.

  5. Qual è la situazione demografica attuale della Sierra Leone?
  6. La Sierra Leone ha una rapida espansione demografica, con una popolazione più che raddoppiata in 45 anni. Tuttavia, l'elevata mortalità riduce il tasso di incremento naturale rispetto ai paesi limitrofi.

  7. Quali sono le principali attività economiche in Sierra Leone?
  8. L'economia è dominata dalle industrie estrattive, come bauxite, rutilo e diamanti, e dall'agricoltura di sussistenza. L'instabilità politica ha danneggiato l'economia, rendendo il paese uno dei più poveri al mondo.

  9. Quali sono le principali esportazioni della Sierra Leone?
  10. Le principali esportazioni sono i minerali, con i diamanti al primo posto, seguiti da minerale di ferro, bauxite e titanio. Le colture da esportazione come caffè e cacao sono diventate trascurabili dopo la guerra civile.

Domande e risposte

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