Rosanna A.
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Concetti Chiave

  • I Curdi non hanno mai ottenuto uno Stato indipendente, nonostante le promesse post Prima guerra mondiale.
  • Il Kurdistan è stato diviso tra Turchia, Iraq, Iran e Siria, causando una diaspora significativa.
  • La lingua curda è vietata in Turchia e Siria, impedendo la sua diffusione e l'insegnamento ufficiale.
  • I Curdi hanno subito repressioni severe, specialmente da Turchia e Iraq, e hanno risposto anche con proteste armate.
  • In Iraq, esiste una provincia autonoma del Kurdistan, ma l'indipendenza è complicata dalla presenza di risorse petrolifere.
Un popolo senza Stato - I Curdi

Dominati dagli Arabi, dai Mongoli e dai i Turchi, ai Curdi venne promesso uno Stato alla fine della Prima guerra mondiale.
Nonostante le assicurazioni, un Kurdistan libero e indipendente non vide mai la luce. Il nord venne unito alla Turchia, il sud all'Iraq, l'est all'Iran e l'ovest alla Siria. Da quel momento ebbe inizio la dispersione dei Curdi soprattutto in Europa, ma con significative presenze anche negli Stati Uniti e in Canada.

Il curdo è una lingua indoeuropea vicino al persiano parlato in Iran. In Turchia e in Siria è severamente vietato scrivere in lingua curda.
Di conseguenza non ci sono scuole che la insegnano, i governi hanno sempre cercato di impedirne la diffusione nella speranza di favorire il processo di integrazione.
Non riconosciuti e perseguiti, i Curdi hanno reagito protestando anche con azioni di lotta armata. La repressione nei loro confronti è stata durissima, soprattutto da parte della Turchia e dell'Iraq. Con la caduta del regime di Saddam, in Iraq si è costituita la provincia autonoma del Kurdistan. E' difficile dire che sia un primo passo verso la completa indipendenza, perché la zona è ricca di petrolio e quindi un'eventuale indipendenza scatenerebbe una sanguinosa guerra da parte degli iracheni che vivono nelle zone del Paese prive di pozzi petroliferi.

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