Concetti Chiave
- La Politica Agricola Comunitaria (PAC) è stata inizialmente creata per assicurare l'autosufficienza alimentare, guadagni adeguati agli agricoltori e un mercato unico.
- La PAC, pur avendo raggiunto i suoi obiettivi iniziali, ha portato a costi elevati per i consumatori e sovrapproduzione di prodotti agricoli.
- Negli anni Novanta, sono state introdotte quote di produzione per limitare le eccedenze, ma con critiche di favoritismo verso alcune produzioni zootecniche e casearie.
- La riforma del 1992 ha incrementato gli aiuti ai produttori e introdotto misure per la protezione ambientale e il supporto dei metodi di produzione biologica.
- Nel 2003, la PAC ha focalizzato gli obiettivi sulla qualità dei prodotti, tutela ambientale, sicurezza alimentare e diversificazione delle fonti di reddito, come l'agriturismo.
La politica agricola dell'Unione Europea
L'agricoltura è sempre stato uno dei settori importanti dell'Unione Europea. La prima fase della Politica Agricola Comunitaria aveva come obbiettivo quello di assicurare l'autosufficienza alimentare a tutti i Paesi comunitari, di garantire guadagni adeguati agli agricoltori e di creare un mercato unico all'interno dei quali i prodotti circolassero liberamente. La PAC è riuscita a raggiungere questi obbiettivi, penalizzando però i consumatori, costretti a pagare i prodotti agricoli a caro prezzo e favorendo la sovrapproduzione. Fino ai primi anni Novanta, la Comunità acquistava tutte le eccedenze di prodotti e le distruggeva, oppure le rivendeva a prezzi molto bassi a Paesi non appartenenti alla comunità. Per limitare le eccedenze per ciascun prodotto sono state fissate quote di produzione relative a ogni Paese; anche questo sistema non si è dimostrato del tutto efficace ,accusato talvolta di favorire la produzione zootecnica e casearia dei Paesi entro-occidentali a danno delle agricolture mediterranee, che producono soprattutto frutta, olio e vino. Nel 1992 la PAC è stata profondamente riformata e si è passati a una seconda fase di attività: sono cresciuti gli aiuti ai produttori e gli interventi a sostegno delle ragioni più deboli; d'altro canto sono state adottate nuove misure per la limitazione delle eccedenze, per la protezione dell'ambiente e per un uso moderato dei prodotti inquinanti. In particolare, la PAC finanzia gli agricoltori che adottano metodi di produzione biologici e si impegnano a rimboschire alcune aree o mettere a riposo i terreni coltivati.L'allargamento dell'Unione Europea a dieci nuovi Stari, la necessità di migliorare la competività sui mercati mondiali e di soddisfare le richieste dei consumatori ha portato la PAC a riformulare nel 2003 i propri obbiettivi, inaugurando la terza fase della propria attività. Essa si sta più concentrando sulla qualità dei prodotti e sulla tutela dell'ambiente; le sovvenzioni, infatti, verranno concesse solo a condizione del rispetto delle norme in materia di salvaguardia ambientale, sicurezza alimentare e la protezione degli animali. Particolare attenzione viene data all'individuazione di nuove fonti di reddito per gli agricoltori, incentivando per esempio lo sviluppo dell'agriturismo.
Domande da interrogazione
- Quali erano gli obiettivi iniziali della Politica Agricola Comunitaria (PAC)?
- Quali problemi ha affrontato la PAC nella sua prima fase?
- Come è stata riformata la PAC nel 2003?
Gli obiettivi iniziali della PAC erano assicurare l'autosufficienza alimentare, garantire guadagni adeguati agli agricoltori e creare un mercato unico per la libera circolazione dei prodotti.
La PAC ha affrontato problemi come il caro prezzo dei prodotti agricoli per i consumatori e la sovrapproduzione, con eccedenze che venivano distrutte o vendute a basso costo a Paesi non comunitari.
Nel 2003, la PAC si è concentrata sulla qualità dei prodotti e sulla tutela dell'ambiente, con sovvenzioni condizionate al rispetto delle norme ambientali, di sicurezza alimentare e protezione degli animali, e ha incentivato nuove fonti di reddito come l'agriturismo.