Concetti Chiave
- La riserva indiana di De Chelley in Arizona presenta un paesaggio arido e canyon con villaggi indiani antichi quasi inaccessibili.
- Nel Trecento, gli hopi abitavano la zona, poi conquistata dagli apache, che coltivavano la terra alla base delle pareti del canyon.
- Il generale Custer sterminò gli indiani del canyon, segnando una tragica pagina della storia americana.
- Nel Settecento, la corsa verso l'ovest e la scoperta dell'oro portarono all'espansione dei pionieri, che spesso distrussero le popolazioni indigene.
- Le riserve indiane moderne vivono per lo più di turismo, con una situazione economica generalmente difficile e limitata.
I pionieri e gli indiani
Nella riserva indiana di De Chelley, in Arizona, il clima è caldo e l'aria è secca. Non c'è strada all'interno del canyon, il fondo è piatto e sabbioso. Le due pareti del canyon, distanti qualche centinaio di metri l'una dall'altra, sono alte tra i 50 e i 100 metri. Tra di esse si aprono cavità anche a mezza altezza e in queste,quasi sospesi, appaiono i villaggi di pietra e mattone degli antichi indiani. Sono quasi irraggiungibili a piedi.
Le piogge hanno corroso gli scalini scolpiti nella roccia friabile e l'accesso è impossibile. Nel Trecento vi abitavano gli hopi, poi ci sono state alcune guerre e il villaggio è passato in mano alla tribù apache. Vivevano coltivando fazzoletti di terra alla base delle pareti. Fino al secolo scorso qui scorreva un piccolo torrente che ora non c'è più, e nel cielo volavano le aquile che insidiavano gli agnelli chiusi nei recinti. Un giorno venne il generale Custer. Entrò dal fondo del canyon e fece uccidere tutti gli indiani.Nel Settecento si aprì la corsa verso le sconfinate regioni del lontano ovest. Era l'epoca delle carovane dei pionieri, che si muovevano con tutta la famiglia alla ricerca di nuove terre da coltivare o di pascoli per il bestiame. Vi fu anche la corsa all'oro, quando si diffuse la notizia del ritrovamento di ricchi giacimenti e di fiumi da setacciare in cerca di pepite; i minatori, in genere, non portavano con se le famiglie e vivevano in piccoli centri che sorgevano nei pressi delle miniere. Questa espansione, protrattasi per circa un secolo, fu fatale alle popolazioni indigene: in gran parte furono sterminate e i sopravvissuti furono costretti a vivere nelle "riserve", una specie di prigione a cielo aperto in cui trascorrevano un'esistenza assai misera. Ancora oggi l'economia di gran parte delle riserve indiane è molto povera: a parte i pochi casi in cui possono sfruttare risorse naturali, quasi tutte sopravvivono grazie al turismo, con le rappresentazioni folcloristiche, la vendita di souvenir.
Domande da interrogazione
- Qual è la situazione attuale delle riserve indiane menzionate nel testo?
- Quali eventi storici hanno influenzato la vita degli indiani nella riserva di De Chelley?
- Come ha influito l'espansione verso ovest sulle popolazioni indigene?
L'economia delle riserve indiane è generalmente povera, sopravvivendo principalmente grazie al turismo e alla vendita di souvenir, con poche eccezioni dove possono sfruttare risorse naturali.
Gli hopi abitavano la riserva nel Trecento, ma dopo alcune guerre, il villaggio passò agli apache. Successivamente, il generale Custer entrò nel canyon e fece uccidere tutti gli indiani.
L'espansione verso ovest, inclusa la corsa all'oro, fu fatale per le popolazioni indigene, che furono in gran parte sterminate o costrette a vivere in riserve, una sorta di prigione a cielo aperto.