Concetti Chiave
- La composizione chimica degli oceani e dei mari include gas come ossigeno e anidride carbonica, e sali come cloro e sodio, che influenzano la salinità.
- La salinità varia in base all'evaporazione, essendo alta nelle zone equatoriali e tropicali, media nei mari chiusi, bassa alle alte latitudini e in alcune zone tropicali con abbondanti precipitazioni.
- Le caratteristiche fisiche delle acque marine comprendono densità, pressione e temperatura, con densità maggiore in acque fredde e salate e variabilità di temperatura secondo la profondità.
- Le correnti marine, orizzontali e verticali, sono causate da differenze di salinità e densità, e giocano un ruolo fondamentale nell'equilibrio termico degli oceani.
- I moti ondosi, causati dal vento, presentano movimento circolare e possono diventare tsunami se associati a terremoti sottomarini.
Indice
Composizione chimica delle acque marine
Quando si studiano degli oceani e dei mari, è necessario parlare della composizione chimica, delle caratteristiche fisiche, dei moti ondosi e delle correnti marine.
Nelle acque marine troviamo dei gas (soprattutto dell’ossigeno e dell’anidride carbonica) e dei sali, soprattutto il cloro e il sodio. Questi due elementi sono molto abbondanti perché sono più solubili delle altre sostanze e gli organismi marini non li utilizzano per costruire scheletri o gusci.
Salinità e sue variazioni
Dai sali dipende la salinità, che viene rappresentata con le isoaline. La salinità può essere alta, superiore alla media, bassa in superficie e bassa. Essa è alta nelle zone equatoriali e tropicali a causa dell’intensa evaporazione. E’ superiore alla media nei mari chiusi (Mar Mediterraneo, Mar Nero) a causa della temperatura più elevata e del ricambio di acqua ridotto. E’ piuttosto bassa in superficie alle alte latitudini causa della scarsa evaporazione e della fusione dei ghiacciai. E’ senz’altro bassa in alcune zone tropicali in cui le precipitazioni sono abbondanti.
Caratteristiche fisiche delle acque
Le caratteristiche fisiche riguardano la densità, la pressione e la temperatura. La densità è maggiore nelle acque fredde e più salate, mentre è minore quando l’acqua è più calda e meno salata. La temperatura è variabile a seconda che si tratti di strato superficiale (fino a 200 m di profondità), strato intermedio (fino a 1000 m) e strato profondo (oltre 1000 m) in cui la temperatura può scendere fino a -1,9°. La profondità ha delle conseguenze importanti:
1) la profondità fa aumentare la pressione 2
) di conseguenza l’alta pressione impedisce che il volume aumenti
3) l’acqua non si trasforma mai in giaccio.
Correnti marine e moti ondosi
A causa delle terre emerse e della rotazione della terre, si creano delle correnti marine che contribuiscono a mantenere l’equilibrio termico. Si distinguono due tipi di correnti:
1) correnti orizzontali profonde, causate dalla differenza di salinità
2) correnti verticali, causate dalla differenza di densità delle acque marine e dai venti. A seconda della direzioni, esse possono essere ascendenti o discendenti.
Negli oceani e nei mari esistono anche altri spostamenti di masse: i moti ondosi che sono causati dal vento. Essi sono caratterizzati da un moto circolare, da una lunghezza e da un’altezza dell’onda. I moti ondosi possono diventare tsunami in presenza di un terremoto sottomarino
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali componenti chimici delle acque marine?
- Come varia la salinità nei diversi mari e oceani?
- Quali sono le cause delle correnti marine?
Le acque marine contengono gas come ossigeno e anidride carbonica, e sali, principalmente cloro e sodio, che influenzano la salinità.
La salinità è alta nelle zone equatoriali e tropicali per l'evaporazione intensa, superiore alla media nei mari chiusi come il Mediterraneo, e bassa in superficie alle alte latitudini e in alcune zone tropicali con abbondanti precipitazioni.
Le correnti marine sono causate dalla differenza di salinità e densità delle acque, e dai venti, con correnti orizzontali profonde e correnti verticali ascendenti o discendenti.