Concetti Chiave
- I laghi sono raccolte d'acqua che si formano in conche e possono essere alimentati da precipitazioni o sorgenti sotterranee se non collegati al mare.
- I laghi collegati al mare scambiano acqua tramite fiumi immissari per l'afflusso e fiumi emissari per il deflusso.
- La trasformazione dei laghi avviene attraverso l'accumulo di sedimenti che li rende meno profondi, portando alla formazione di stagni, paludi e torbiere.
- Stagni e paludi possono formarsi anche da acque stagnanti dopo esondazioni o da acquitrini creati da piogge abbondanti.
- Le trasformazioni dei laghi sono influenzate dal trasporto di ciottoli e sabbia che riempiono il fondale lacustre.
Laghi - caratteristiche e trasformazioni
I laghi sono delle concentrazioni di acqua dolce, salata oppure salmastra che sono situati in conche, ovvero delle zone di depressione del territorio. Se i laghi non comunicano con il mare per mezzo di fiumi, vengono alimentati dalle precipitazioni o da sorgenti sotterranee, e l’acqua fuoriesce dal lago a causa dell’evaporazione.
Per quanto riguarda i laghi che sono a contatto con il mare tramite i fiumi, l’afflusso è consentito tramite dei corsi d’acqua detti immissari, e il deflusso, cioè l’uscita d’acqua dalle conche lacustri, è possibile grazie alla presenza di fiumi che sono detti emissari.
La trasformazione dei laghi
I laghi subiscono nel corso del tempo una serie di cambiamenti a causa di diversi fattori, come la conduzione di sedimenti di varie dimensioni all’interno delle conche per opera dei fiumi immissari. Questi rendono il lago sempre meno profondo, iniziando riempirne il fondale con ciottoli e sabbia: dapprima il lago si trasforma uno stagno, poi diventa una palude ed infine una torbiera, ovvero una zona completamente occupata da suolo, su cui cresce la vegetazione.
Stagni e paludi possono formarsi anche in seguito ad acque stagnanti dopo le esondazioni, oppure da acquitrini originati dalla caduta di abbondanti piogge.