Concetti Chiave
- La litosfera è costituita dalla crosta continentale, crosta oceanica e la parte più esterna del mantello, galleggiando su un'astenosfera convettiva.
- La Terra è formata da zolle in movimento, con una transizione dai continenti agli oceani attraverso piattaforme e scarpate continentali.
- Le dorsali oceaniche e vulcani sottomarini indicano zone giovani di recente formazione negli oceani.
- L'isostasia descrive il galleggiamento della crosta terrestre sul mantello, con movimenti verticali che la riportano in equilibrio.
- La deriva dei continenti di Wegener suggerisce che la Pangea si divise in continenti più piccoli, separandosi nel tempo.
La litosfera è la parte più esterna della crosta terreste che nel corso degli anni subisce delle trasformazioni ad opera degli agenti esogeni.
Essa comprende:
- crosta continentale
- crosta oceanica
- parte più esterna del mantello
la crosta terrestre galleggia sulla parte del mantello più interna, dove inizia l’astenosfera (moti convettivi).
Indice
Movimenti delle zolle
La terra dunque è costituita da zolle in movimento sull’astenosfera.
Prima si pensava che gli oceani fossero tutti uguali, in realtà il passaggio dai continenti agli oceani avviene così:
- continenti
- piattaforma continentale
- scarpata continentale
- fondo oceanico
- fosse oceaniche
le zone molto giovani negli oceani rappresentano le dorsali. Anche negli oceani abbiamo i vulcani sottomarini che si trovano nelle zone di recente formazione
Teorie sulla crosta terrestre
sono state formulate 3 teorie:
- isostasia
- deriva dei continenti: spiegata da wegner senza dare spiegazioni, fu abbandonata
- tettonica delle placche
la crosta terrestre (parte più leggera formata da silicio e alluminio) affonda più o meno nel mantello a seconda del suo spessore: poiché la sua densità è minore di quella del mantello essa galleggia su di esso.
Isostasia e orogenesi
L’isostasia rappresenta il ritorno della crosta ad una posizione di equilibrio attraverso il galleggiamento.
Gli aggiustamenti isostatici sono i movimento verticali che compie la crosta nel momento in cui cambiano le sue condizioni di equilibrio.
Nel caso dell’isostasia accade che la formazione delle catene montuose (orogenesi), la crosta aumenta di spessore e, di conseguenza, anche di peso.
A causa dell'aumento di peso una parte di crosta sprofonda nel mantello, dando origine alle cosiddette “radici” (protuberanza di crosta nel mantello).
Inseguito a fenomeni di erosione, la catena montuosa viene livellata facendo diminuire il peso della crosta (viene alleggerita): a questo punto la parte di crosta sprofondata nel mantello risale, ritornando alla sua posizione originale.
Deriva dei continenti
secondo wegener milioni di anni fa esisteva solo un unico grande continente la pangea, circondato da un solo immenso oceano chiamato pantalassa. Successivamente la pangea si sarebbe divisa in più parti che a poco a poco si allontanarono l’una dell’altra, secondo un meccanismo che prese il nome di deriva dei continenti.
Questa teoria apparve valida, l’unica cosa poco convincente erano le cause della deriva.
Successivamente utilizzando nuove tecniche e strumenti si capì che il pavimento degli oceani non è stabile, ma in continua evoluzione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le componenti principali della litosfera?
- Cosa rappresenta l'isostasia e come funziona?
- Qual è la teoria della deriva dei continenti proposta da Wegener?
La litosfera comprende la crosta continentale, la crosta oceanica e la parte più esterna del mantello.
L'isostasia rappresenta il ritorno della crosta terrestre a una posizione di equilibrio attraverso il galleggiamento, con movimenti verticali che avvengono quando cambiano le condizioni di equilibrio della crosta.
Wegener propose che milioni di anni fa esisteva un unico grande continente chiamato Pangea, che si divise in più parti che si allontanarono l'una dall'altra, un processo noto come deriva dei continenti.