Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'isola di Sant'Elena, di origine vulcanica e situata nell'Oceano Atlantico, è un territorio d'oltremare del Regno Unito con un clima mite influenzato dagli alisei.
  • Scoperta dai portoghesi nel 1502, l'isola ha visto la presenza olandese e inglese, diventando un importante scalo per la Compagnia Inglese delle Indie Orientali.
  • L'agricoltura è la principale risorsa economica, producendo patate e "lino di Nuova Zelanda", mentre l'allevamento copre il fabbisogno locale.
  • Il commercio è principalmente con la Gran Bretagna, ma è limitato dalla scarsità di collegamenti, migliorata solo dal 2017 con l'apertura dell'aeroporto.
  • Sant'Elena è storicamente nota come luogo di esilio, ospitando personaggi come Napoleone Bonaparte e il re degli Zulù.

Isola di Sant’Elena - Storia ed economia

L’isola di Sant’Elena si trova a circa1.800 km al largo della costa africana, nell’Oceano Atlantico. Ha una superficie di 122 km2. Dal punto di vista politico-amministrativo è un territorio d’oltre mare inglese.
Di origine vulcanica è prevalentemente montuosa ed è costituita da basalti, andesiti, trachiti e tufi. Le coste sono scoscese e in continuazione erose dalla forza delle onde. Tutto intorno, si estende, per 5 km, una piattaforma sottomarina profonda circa 100 m.

Dal punto di vista orografico, l’isola presenta delle valli molto strette e profonde. Il clima risente dell’influenza degli alisei, è caratterizzata da piogge abbondati, ma nell’insieme è abbastanza mite e gradevole.
L’isola fu scoperta dai portoghesi nel 1502 e 150 anni dopo circa fu occupata dagli Olandesi. Poco più tardi, la Compagnia Inglese delle Indie Orientali che era alla ricerca di scali per le sue navi ottenne l’isola dagli Olandesi, dando in ambio il Capo di Buona Speranza. Successivamente, gli Inglesi vi costruirono un forte e alcune famiglie inglesi iniziarono a risiedevi soprattutto dopo l’incendio di Londra, avvenuto nel 1666. La popolazione fu incrementata con l’arrivo di coloni malesi e cinesi. Tuttavia, in seguito, la popolazione cominciò a diminuire perché molti preferirono lasciare l’isola per andare ad emigrare verso la Colonia del Capo, nel Sud Africa, a tal punto che nel 1969 erano solo 4.828. Oggi sono 4.350.

La principale risorsa economica è costituita dall’agricoltura che produce patate ed una pianta erbacea, chiamata “lino di Nuova Zelanda””, utilizzata per la fabbricazione dei cordami. Sviluppata è anche la coltivazione degli alberi da frutto che prosperano bene a causa del clima sostanzialmente favorevole. L’allevamento bovino e caprino, copre il fabbisogno locale. Il commercio è limitato alla Gran Bretagna, ma non è molto sviluppato a causa della scarsità di collegamenti. Nel 2017, con l'apertura dell'aeroporto, si sono aperte nuove possibilità di sviluppo turistico, con l'inaugurazione di un hotel di lusso con 30 posti letto.
Per molto tempo, gli Inglesi hanno utilizzato l’isola come luogo di esilio, come hanno fatto con il re degli Zulù o con i Boeri a seguito della guerra anglo-boera. Un esiliato illustre è stato Napoleone Bonaparte che ha vissuto nell’isola dal 17 ottobre 1815 al 5 maggio 1821.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine geologica dell'isola di Sant'Elena?
  2. L'isola di Sant'Elena è di origine vulcanica, prevalentemente montuosa e costituita da basalti, andesiti, trachiti e tufi.

  3. Quali sono le principali risorse economiche dell'isola?
  4. Le principali risorse economiche dell'isola sono l'agricoltura, che produce patate e lino di Nuova Zelanda, e l'allevamento bovino e caprino. Recentemente, il turismo ha iniziato a svilupparsi grazie all'apertura di un aeroporto e di un hotel di lusso.

  5. Qual è stato l'uso storico dell'isola da parte degli Inglesi?
  6. Gli Inglesi hanno utilizzato l'isola di Sant'Elena come luogo di esilio, ospitando personaggi come il re degli Zulù, i Boeri e Napoleone Bonaparte, che vi ha vissuto dal 17 ottobre 1815 al 5 maggio 1821.

Domande e risposte

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