Concetti Chiave
- Il Regno Unito è passato da un'economia rurale a una industriale, con un successivo predominio del settore dei servizi, specialmente bancari e finanziari, dopo la Prima guerra mondiale.
- L'allevamento è un settore agricolo chiave, con il Regno Unito che guida l'Unione Europea per numero di ovini e si posiziona terzo per l'allevamento di bovini.
- La struttura agraria del Regno Unito è variegata, includendo grandi proprietà fondiarie e piccole fattorie; le aree agricole sono principalmente dedicate alla zootecnia e alla coltivazione di cereali.
- Le regioni agricole del Regno Unito mostrano diversità, con l'ovest dedito all'allevamento e il Sud-Est alla coltivazione di cereali e barbabietole da zucchero.
- L'industria agroalimentare britannica è tra le più potenti d'Europa, caratterizzata da una vasta gamma di prodotti che includono birrificio, distilleria e confetteria.
Come tutte le economie europee, il Regno Unito è nato come economia rurale. Poi, in seguito alla riforma agraria alla fine del XVIII secolo e la rivoluzione industriale che furono grosso modo concomitanti, divenne la prima nazione industriale, per circa un secolo; poi arrivò il declino e, soprattutto dopo la Prima guerra mondiale, le attività di servizi, in particolare bancarie e finanziarie, prevalsero progressivamente sulle attività manifatturiere.
Indice
Allevamento
Il Regno Unito conta il numero più alto di ovini dell'Unione Europea, presente nelle terre meno fertili (Scozia, Galles, Pennini), e si colloca al terzo posto per l’allevamento di bovini, localizzato nelle pianure e altipiani del Sud-Est. Il bestiame fornisce poco meno del 60% del reddito agricolo.
2. I cereali
Grazie alla ricerca agronomica e ai fertilizzanti, si sono sviluppati notevolmente i cereali (frumento, orzo), così come la patata e la barbabietola da zucchero. Il paese è diventato autosufficiente nel primo caso e riesce quasi a soddisfare la sua domanda di carne (importazioni di carne di maiale).
La struttura agraria
La grande proprietà fondiaria e l'attività di affittuario caratterizzano ancora la struttura agraria, ma l'agricoltura diretta di affittuari ha fatto grandi progressi ed è dominante nell'ovest dell'Inghilterra, nel Galles e nell'Irlanda del Nord. La mappa agricola del paese è tuttavia varia: fattorie industriali molto moderne convivono ancora con fattorie molto piccole (come i crofts delle Highlands scozzesi), aree di seminativi e bocage con pascoli di montagna.Circa tre quarti dei terreni agricoli sono riservati alla zootecnia, intensiva nelle praterie delle Basse Terre, estensiva nelle colline e nelle brughiere. Le aree coltivate riguardano principalmente la produzione di cereali, frumento e orzo.
Le diverse regioni agricole
L'ovest, umido e caratterizzato da bocage, è una regione di allevamento; il Sud-Est, più secco e soleggiato, è più vocato alle coltivazioni su campo: cereali (soprattutto frumento), barbabietola da zucchero. Nei ricchi Fens (= regioni paludose) nell'est dell'Inghilterra si praticano l'orticoltura, l'orticoltura e l'allevamento intensivo. Il sud è rinomato per i suoi frutteti. L'Est e il Sud rappresentano il 60% della produzione agricola. Le montagne della Scozia, del Galles e dell'Irlanda del Nord sono il dominio dell'allevamento estensivo di pecore.
Industria alimentare
Il Regno Unito possiede una delle industrie agroalimentari più potenti d'Europa: la tradizione coloniale, l'età dell'urbanizzazione e la precoce concentrazione della distribuzione hanno portato alla nascita di grandi gruppi internazionali. Molto diversificato, questo settore si è sviluppato attorno alle specialità nazionali: birrificio, distilleria (whisky), confetteria, biscotti, conserviera.
La pesca
La pesca, in declino, è sostituita dall'acquacoltura (laghi scozzesi). Questo settore rimane comunque importante: il volume delle catture consente al regno di competere con la Danimarca per il quarto posto come esportatore di prodotti ittici e rimane uno dei paesi più importanti dell'Unione Europea per la pesca, garantendo circa un quarto delle catture di specie principali e il 40% del fabbisogno ittico nazionale. In Scozia, le attività di molluschicoltura e piscicoltura (in particolare il salmone) contribuiscono, insieme al whisky, alla prosperità dell'industria alimentare locale.Domande da interrogazione
- Qual è stato il percorso di sviluppo economico del Regno Unito?
- Quali sono le principali attività agricole nel Regno Unito?
- Come è strutturata l'agricoltura nel Regno Unito?
- Quali sono le regioni agricole più importanti del Regno Unito?
- Qual è lo stato attuale dell'industria della pesca nel Regno Unito?
Il Regno Unito è passato da un'economia rurale a una nazione industriale dopo la riforma agraria e la rivoluzione industriale, per poi vedere un declino e una prevalenza delle attività di servizi dopo la Prima guerra mondiale.
Le principali attività agricole includono l'allevamento di ovini e bovini, la coltivazione di cereali come frumento e orzo, e la produzione di patate e barbabietole da zucchero.
L'agricoltura è caratterizzata da grandi proprietà fondiarie e attività di affittuario, con una varietà di fattorie moderne e tradizionali, e una predominanza della zootecnia.
Le regioni agricole più importanti includono l'ovest per l'allevamento, il Sud-Est per le coltivazioni di cereali e barbabietole, e le Fens per l'orticoltura e l'allevamento intensivo.
La pesca è in declino, sostituita dall'acquacoltura, ma rimane importante, con il Regno Unito che compete per il quarto posto come esportatore di prodotti ittici nell'Unione Europea.