Concetti Chiave
- Il Don è un fiume che si estende per 1.870 chilometri e attraversa un bacino di 422.000 km², sfociando nel Mar d'Azov.
- Storicamente considerato il confine tra Europa e Asia, il suo ruolo geografico è cambiato con le riforme di Pietro il Grande.
- La sua valle si diversifica in larghezza e profondità, ricevendo affluenti come il Voronezh, il Sosna e il Khoper.
- Il porto di Rostov, situato sul Don, ha visto una crescita economica significativa, diventando un centro culturale e industriale.
- Il Don è navigabile per oltre 1.590 chilometri, con una navigazione intensa grazie al canale Volga-Don e le sue acque lente.
Il Don
Lungo 1.870 chilometri e all’interno di un bacino di 422.000 chilometri quadrati, il Don fa confluire 30 chilometri cubi di acqua nel Mar d'Azov all'anno; a questa portata relativamente bassa di 935 metri cubi al secondo corrisponde un modulo specifico di due litri al secondo e per chilometro quadrato di bacino. Nei tempi antichi e fino al regno di Pietro il Grande, il Don era considerato il confine tra Europa e Asia La politica di riorientamento dell'Impero russo verso l'Europa attuata da Pietro il Grande portò allo spostamento di quest'ultimo verso est, all’altezza del massiccio degli Urali e del fiume Ural.Il Don nasce solo a 181 metri di altitudine in una regione con risorse idriche molto limitate. La sua alta valle è molto stretta: la sponda destra si innalza a volte per 90 metri, e la sponda sinistra è sempre più bassa. Dopo aver ricevuto il contributo del Voronezh, il Don attraversa una valle più ampia; la larghezza del suo letto raggiunge in certi casi 6 chilometri, ma la sponda destra rimane sempre ripida; il Sosna, il Kalitva, il Khoper e il Medveditsa aumentano il flusso del fiume a monte di Kalatch sul Don. Oltre, la valle del fiume è sommersa dalle acque del bacino artificiale di Tsimlianski dove si ha il canale di navigazione del sistema dei Cinque Mari che unisce Volga e Don. A valle della diga di Tsimlianski, il Don segue una vallata la cui larghezza varia tra i 20 ei 30 chilometri; riceve le acque del Donetz e del Manych e la sua profondità può raggiungere i 20 metri. Il fiume poi forma un delta, a sud di Rostov.
Il porto di Rostov assicurò una quota crescente del commercio marittimo nel Mar Nero, dopo che l'apertura del canale Volga-Don (1952) ne fece il capo delle compagnie di navigazione sul Volga; le aziende industriali della città si sono specializzate nelle costruzioni meccaniche (oggi macchine agricole ed elicotteri) oltre che nell'industria chimica e alimentare. Promossa al rango di primo centro culturale di tutta la zona pedemontana caucasica, Rostov conosce, all'inizio del 21° secolo, un'importante crescita economica che vede molte aziende di alta tecnologia stabilirvi la loro sede. Il cuore della città, edificato alla fine del 18° secolo, ha mantenuto la sua originaria pianta a scacchiera e quindi interessante anche dal punto di vista turistico. Vicino alla città, il fiume forma tutta una serie di cascate che costituiscono un’importante attrattiva turistica: si tratta di due cascate separate alte 10 metri che sui riuniscono per formarne un’altra.
Preso dai ghiacci da dicembre a marzo nella parte inferiore del suo corso, e da novembre ad aprile presso la sua sorgente, il Don rimane comunque navigabile, per la lentezza delle sue acque (leggendaria è l’espressione “il tranquillo Don”), per oltre 1.590 chilometri; la navigazione è particolarmente attiva a valle di Kalatch sul Don poiché le imbarcazioni del Volga utilizzano la bassa valle del Don per l'accesso diretto a Rostov, all’ingresso del Mare d’Azov e al Mar Nero.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza storica del fiume Don come confine geografico?
- Quali sono le caratteristiche principali del corso del fiume Don?
- Qual è il ruolo del porto di Rostov nel commercio marittimo?
- Quali sono le attrazioni turistiche legate al fiume Don?
Nei tempi antichi e fino al regno di Pietro il Grande, il Don era considerato il confine tra Europa e Asia. La politica di riorientamento dell'Impero russo verso l'Europa attuata da Pietro il Grande portò allo spostamento di questo confine verso est, all’altezza del massiccio degli Urali e del fiume Ural.
Il Don nasce a 181 metri di altitudine in una regione con risorse idriche limitate. La sua alta valle è stretta, con una sponda destra che si innalza fino a 90 metri. Dopo aver ricevuto il contributo del Voronezh, attraversa una valle più ampia e riceve le acque di diversi affluenti. A valle della diga di Tsimlianski, il Don forma un delta a sud di Rostov.
Il porto di Rostov ha assicurato una quota crescente del commercio marittimo nel Mar Nero, specialmente dopo l'apertura del canale Volga-Don nel 1952, diventando un importante centro per le compagnie di navigazione sul Volga. La città si è specializzata in costruzioni meccaniche, industria chimica e alimentare.
Vicino a Rostov, il fiume Don forma una serie di cascate che sono un'importante attrattiva turistica. Si tratta di due cascate separate alte 10 metri che si uniscono per formarne un’altra. Inoltre, il cuore della città di Rostov, con la sua pianta a scacchiera del 18° secolo, è di interesse turistico.