Concetti Chiave
- La Valle d'Aosta ha una storia antica e diversificata, con origini celtiche e successiva conquista romana.
- Dopo un periodo medievale sotto il controllo dei Savoia, è diventata una regione a statuto speciale con autonomia amministrativa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
- Con oltre centomila abitanti, la Valle d'Aosta ha una densità di popolazione più bassa rispetto ad altre regioni italiane.
- L'emigrazione verso l'estero è diminuita, mentre c'è un certo flusso di immigrazione operaia dal Sud Italia e dal Veneto.
- Aosta è l'unica città principale, ospitando un terzo della popolazione regionale, mentre gli altri centri sono più piccoli.
La distribuzione della popolazione in Valle d'Aosta
La Valle D'Aosta, abitata anticamente dalla popolazione celtica dei Salassi, fu conquistata nel I secolo a.C dai Romani, che vi fondarono il campo fortificato di Augusta Praetoria.
Nel medioevo divenne feudo di Umberto Biancamano, conte di Savoia, ma godette di una certa autonomia.
Sempre fedele allo Stato Sabaudo, passò a far parte della regione piemontese dopo l'unificazione d'Italia.
Staccata dal Piemonte subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, è da allora una regione a statuto speciale, quindi dotata di una particolare autonomia amministrativa.
La popolazione della Valle d'Aosta oltrepassa di poco i centomila abitanti, cioè il livello di una città di media importanza. Modesta è anche la densità della popolazione, inferiore a quella di tutte le altre regioni e province italiane. Il numero degli abitanti cresce, anche se lentamente, perchè l'emigrazione verso l'estero è cessata, tranne un movimento stagionale per la Francia e la Svizzera, mentre si riscontra una certa immigrazione operaia dal Sud e dal Veneto.
L'unica città è rappresentata da Aosta, il capoluogo regionale, che ospita un terzo della popolazione della Vallata. Gli altri centri sono di piccole dimensioni.