Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La popolazione italiana è concentrata nelle pianure fertili e aree industriali, mentre è meno densa in zone montuose e aride.
  • Le aree urbane sono più popolate nelle regioni con industrie e commerci sviluppati, come Lombardia e Liguria.
  • Nel Sud Italia, i lavoratori agricoli vivono in grandi centri abitati da cui si spostano verso i campi.
  • La distribuzione demografica del Sud Italia è influenzata da fattori storici come la presenza di briganti e latifondi.
  • Riforme in corso, come la redistribuzione dei latifondi e il miglioramento delle infrastrutture, mirano a migliorare la produttività agricola.

Indice

  1. Distribuzione della popolazione italiana
  2. Distribuzione urbana e rurale
  3. Specificità del Sud Italia
  4. Cause storiche e problematiche agricole
  5. Soluzioni in corso

Distribuzione della popolazione italiana

La popolazione italiana è concentrata principalmente nelle fertili pianure e nelle località industrialmente sviluppate. Al contrario, risulta meno densa nelle aree montuose, aride o paludose. Le regioni con la maggiore densità abitativa sono: Campania, Liguria e Lombardia; mentre quelle meno popolate includono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Sardegna e Basilicata.
A seconda delle occupazioni prevalenti, la popolazione si distribuisce tra città, villaggi o case sparse nelle campagne.

Distribuzione urbana e rurale

La popolazione cittadina predomina nelle aree caratterizzate da un elevato sviluppo di industrie e commerci, come in Lombardia e Liguria. Al contrario, in regioni come Emilia, Veneto e Marche, dove l'agricoltura è l'attività principale, la popolazione vive prevalentemente nelle campagne.

Specificità del Sud Italia

Tuttavia, questo modello non si applica uniformemente all’Italia meridionale e alle isole. In queste zone, i contadini, che costituiscono la maggioranza della forza lavoro locale, tendono a vivere in grossi centri abitati. Da qui, ogni giorno, si spostano verso i campi, spesso situati a diversi chilometri di distanza.

Cause storiche e problematiche agricole

Questa abitudine ha origini storiche, risalenti a periodi in cui i casolari isolati non garantivano sicurezza a causa di briganti e incursioni piratesche. Inoltre, è legata alla persistenza dei latifondi (ampie proprietà terriere in mano a pochi). Questi fattori hanno comportato:
  • Spreco di energie;
  • Riduzione del rendimento agricolo.

Soluzioni in corso

Oggi, sono in atto diverse riforme, tra cui:
  • La redistribuzione dei latifondi;
  • La coltivazione dei terreni abbandonati;
  • Il miglioramento delle infrastrutture stradali, degli acquedotti e delle case coloniche.
Questi progressi mirano a migliorare le condizioni di vita dei contadini meridionali e ad aumentare la produttività agricola.

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