Canale di Panama – Storia, funzionamento e interesse economico

Canale di Panama – Storia, funzionamento e interesse economico

Il Canale di Panama è un canale interoceanico dell'America Centrale, facente parte della Repubblica di Panama, che attraversa l'istmo di Panama e collega l'Atlantico (Mar delle Antille) al Pacifico (Golfo di Panama).
Inaugurato nel 1914, lungo 79,6 km, è dotato di diversi sistemi di chiuse, che permettono di sollevare barche dal Mar dei Caraibi fino al Lago Gatún che si trova a 26 m sul livello del mare, per poi ridiscendere verso il Pacifico, attraversando, con una trincea, la soglia di Culebra. Il canale, utilizzato annualmente da quasi 13.000 navi, non consente sempre il passaggio di grosse imbarcazioni, che si limitano a 31 metri di larghezza. Il suo traffico è di circa 300 Mt all'anno, composto da petrolio, carbone e altri minerali e cereali. Il 4% del commercio mondiale, il 20% esclusi gli idrocarburi, passa attraverso il canale, che è il principale motore dell'economia di Panama. È stato appena realizzato un terzo corso d'acqua a scartamento largo, ma il numero delle barche che lo possono utilizzare ogni giorno è sempre limitato dal tempo necessario per passare attraverso le chiuse, dalle loro dimensioni e dalla mancanza di approvvigionamento di acqua piovana, che riduce il pescaggio del lago Gatún.
Il Canale di Panama ha un dislivello di circa 30 centimetri tra i due oceani, con il livello del mare più alto sul lato dell'Oceano Pacifico.

Storia

L'idea di costruire un canale interoceanico risale al XVI secolo, ma fu solo nel 1881, con l'accordo della Colombia, che Ferdinand de Lesseps, fondatore della Compagnia Universale del Canale Interoceanico, intraprese i lavori con finanziamenti privati. Per mancanza di capitale sufficiente, i lavori dovettero essere sospesi, causando anche uno scandalo finanziario. Iniziato nel 1904, dopo gigantesche opere igienico-sanitarie e lavori di terrazzamento, il canale fu aperto nel 1914. Dopo l'indipendenza di Panama, gli Stati Uniti ottennero, contro compenso e canone annuo, la concessione della zona del canale di Panamá. La Zona del Canale tornò ai panamensi sovranità nel 1979 con il Trattato Carter-Torrijos. Tuttavia, gli Stati Uniti vi hanno mantenuto le loro basi militari fino alla fine del 1999.

Caratteristiche del canale

Il Canale di Panama si trova nel punto più basso dello spartiacque americano e non attraversa l'istmo da est a ovest come si potrebbe supporre. Non appena entra, a Colón, sull'Atlantico (Mar dei Caraibi), il canale si dirige a sud attraverso le chiuse di Gatún, fino all'omonimo lago. Poi gira ad est e dirige il suo corso verso sud-est fino alla baia di Panama, nel Pacifico. Termina vicino a Balboa, una quarantina di chilometri a est di Colón.
Per passare dall'Atlantico al Pacifico, le navi entrano attraverso la baia di Limón, prendono il canale di accesso per circa undici chilometri, quindi raggiungono le chiuse di Gatún. Raggiungono così, ventisei metri più in alto, il lago Gatún (425 km2), formato da una diga sul Río Chagres e alimentato anche dalle acque del lago Alajuela. Il canale, la cui profondità varia allora da quattordici a ventisei metri, si estende per quasi trentasette chilometri fino a Gamboa. Quindi inizia la trincea Gaillard (dal nome dell'ingegnere americano che ne supervisionò la costruzione), che attraversa la linea dello spartiacque. Il canale raggiunge, in questo tratto, una profondità media di tredici metri e corre per quasi tredici chilometri fino alle chiuse di Pedro Miguel. Queste consentono alle navi di scendere di nove metri per passare nel lago Miraflores. Le navi seguono quindi un canale per quasi due chilometri fino alle chiuse di Miraflores, dove scendono al livello del mare L'ultimo segmento del canale è un canale di accesso dragato, lungo undici chilometri, che raggiunge il Pacifico. Per tutto il suo corso, il canale ha una larghezza minima di centocinquanta metri e una massima di trecento metri nel lago Gatún.
Le chiuse del canale funzionano grazie al deflusso per gravità delle acque dei laghi. Ogni serie di chiuse, costruite in coppia, permette il passaggio simultaneo delle navi in entrambe le direzioni. A causa della fragilità del meccanismo di blocco, solo le piccole barche possono attraversarle da sole. Le navi più grandi sono trainate da locomotive elettriche, che scorrono su binari lungo le pareti delle chiuse.
In media, servono nove ore per attraversare acque profonde da costa a costa, ma la traversata può richiedere dalle quindici alle venti ore. Quando la trincea di Gaillard non viene dragata, il traffico è in entrambe le direzioni, ad eccezione delle grandi navi che non possono sorpassarsi in questa sezione. Un sistema automatico di controllo del traffico imposta gli orari di attraversamento e monitora il traffico in diversi punti del canale.