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Concetti Chiave

  • L'agricoltura in Bosnia-Erzegovina è limitata dalla morfologia del territorio, con una prevalenza di agricoltura di sussistenza, eccetto nella Posavina.
  • Il paese dispone di ricche risorse minerarie, tra cui giacimenti di ferro, carbone, bauxite e rame, che ne supportano lo sviluppo energetico.
  • L'industria è in crescita e si basa sulle risorse naturali e disponibilità energetiche, con settori chiave come siderurgia, chimica e tessile.
  • La popolazione è eterogenea, con divisioni religiose storiche tra musulmani, ortodossi e cattolici, influenzate dalle dominazioni turca e austriaca.
  • Sarajevo, la capitale, conserva elementi culturali orientali e ha uno status di zona protetta ONU a causa del conflitto serbo-bosniaco.

Indice

  1. Agricoltura e allevamento
  2. Sottosuolo ed energia
  3. Popolazione, lingua e religione
  4. Sarajevo, capitale della nazione

Agricoltura e allevamento

Agricoltura e allevamento: La conformazione morfologica del territorio limita lo sviluppo dell’agricoltura. Solo nella Posavina l’agricoltura viene praticata con razionalità, nel resto del paese prevale un’agricoltura di sussistenza. I prodotti maggiormente diffusi sono frumento, mais, patate, tabacco e frutta, in particolare prugne. Le forme di allevamento più consistenti sono quelle degli ovini e dei bovini.

Sottosuolo ed energia

Sottosuolo ed energia: La nazione dispone di buone risorse minerarie; ricchi risultano i giacimenti di ferro, carbone, bauxite, salgemma, rame, piombo, zinco e amianto.
Industria e artigianato: L’industria è giovane, ma può contare sulle buone disponibilità energetiche e di materie prime che potranno dare, in futuro, alla Nazione la possibilità di divenire una discreta forza industriale, dopo che si sarà risolta la sanguinosa guerra civile in atto nel paese.

I settori più rappresentativi sono l’industria siderurgica e metallurgica, chimica, meccanica, tessile, del legno e della carta che può contare sul ricco patrimonio forestale di cui il paese dispone. L’artigianato si è specializzato nella produzione di tappeti, nella concia e lavorazione delle pelli.

Popolazione, lingua e religione

Popolazione, lingua e religione: La popolazione è eterogenea. Turchia e Austria-Ungheria divisero i loro sudditi secondo criteri basati sulle confessioni religiose, che hanno pesato specialmente sulle popolazioni slave bosniache ed erzegovesi che, lungi dal trovare punti di contatto, si suddivisero internamente tra musulmani (oggi il 43,7%), ortodossi, cattolici ed ebrei. Quanto alle etnie si tratta prevalentemente di serbi (sono il 31,1% i non musulmani) per le prime due religioni e di Croati (oggi il 17.3%) per la terza.

Sarajevo: (525.980).

Sarajevo, capitale della nazione

Capitale della nazione, sorge sul fiume Miljacka, nel cuore della nazione. Conserva un aspetto orientaleggiante, eredità della lunga dominazione turca. In conseguenza del conflitto serbo- bosniaco, la città è stata dichiarata dall’Onu zona protetta.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali limitazioni e caratteristiche dell'agricoltura nel paese?
  2. La conformazione morfologica del territorio limita lo sviluppo dell'agricoltura, che è prevalentemente di sussistenza, tranne nella Posavina dove è praticata con razionalità. I principali prodotti agricoli includono frumento, mais, patate, tabacco e frutta, in particolare prugne.

  3. Quali risorse minerarie ed energetiche possiede la nazione e come influenzano l'industria?
  4. La nazione dispone di ricchi giacimenti di ferro, carbone, bauxite, salgemma, rame, piombo, zinco e amianto. Queste risorse, insieme alle buone disponibilità energetiche, offrono il potenziale per sviluppare una discreta forza industriale, con settori rappresentativi come l'industria siderurgica, metallurgica, chimica, meccanica, tessile, del legno e della carta.

  5. Come si caratterizza la popolazione in termini di etnia e religione?
  6. La popolazione è eterogenea, suddivisa principalmente tra musulmani (43,7%), ortodossi e cattolici, con una presenza di ebrei. Le etnie principali sono serbi (31,1% non musulmani) e croati (17,3%). Le divisioni religiose hanno radici storiche, influenzate dalle dominazioni turca e austro-ungarica.

Domande e risposte

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