Concetti Chiave
- L'Agenda 2030 mira a raggiungere 17 obiettivi di sviluppo sostenibile per affrontare questioni globali come la povertà, l'istruzione, l'energia pulita e i cambiamenti climatici entro il 2030.
- L'Argentina si distingue per il suo impegno verso l'energia pulita con progetti significativi in energie rinnovabili, tra cui eolico e fotovoltaico, attraverso il programma RenovAr.
- L'inquinamento in Argentina è un problema complesso che coinvolge aria, acqua e suolo, con l'agricoltura, le industrie e i rifiuti urbani come principali fonti di contaminazione.
- La lotta al cambiamento climatico in Argentina include collaborazioni internazionali per migliorare la gestione dei dati climatici e promuovere pratiche agricole sostenibili.
- Papa Francesco, con l'enciclica "Laudato Si", sottolinea l'importanza di un'ecologia integrale che consideri la connessione tra le crisi ambientali e sociali, invitando a un dialogo tra scienza e religione.
Indice
- Tesina Agenda 2030
- “Historia magistra vitae”
- Tesina Esami 3ª Secondaria 1° Grado
- Introduzione
- Energia pulita
- Inquinamento aria, acqua e suolo
- L’Infinito di Giacomo Leopardi
- Testo e parafrasi
- Novembre di Giovanni Pascoli
- Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Arte
- Sole nascente di Claude Monet e Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Musica
- Pollution
- Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Educazione Fisica
- Diego Armando Maradona e Lionel Messi
- Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Religione
- Papa Francesco e l’Enciclica “Laudato Si”
- Conclusioni sull’Enciclica
- Rapporti commerciali Italia / Argentina
Tesina Agenda 2030
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico“Ambiente, clima e problemi ambientali dell’Argentina”
“Historia magistra vitae”
La storia è maestra di vita (Marco Tullio Cicerone)
Tesina Esami 3ª Secondaria 1° Grado
- Introduzione: Panoramica sui problemi dell’inquinamento e introduzione su Agenda 2030;- Geografia: Panoramica del territorio, i trattati in tema ambientale e i programmi per la lotta al cambiamento climatico;
- Storia : l'Argentina ed il fenomeno dei “desaparecidos”;
- Tecnologia: la produzione di energia pulita;
- Scienze: l'inquinamento dell'atmosfera, dell'aria, dell'acqua e del suolo;
– italiano: attualità e letteratura: Greta Thunberg attivista a confronto con i grandi, Giacomo Leopardi e “l'Infinito”, Giovanni Pascoli e “Novembre”;
- Arte: l'impressionismo perché i pittori dipingevano "en plain air";
– Musica: l’utilizzo della musica e linguaggio attraverso il ballo con “il Tango”;
- Inglese : Pollution ;
- Spagnolo : El sector de biotecnología en Argentina;
- Educazione Fisica: sport che si possono fare all'aria aperta tra cui “il calcio”;
- Religione: Papa Francesco, il papa argentino e l’enciclica sull’ambiente “Laudato sì”;
- Civica e Approfondimento: l’Argentina, un paese alla svolta, il rapporto con gli altri Stati e come sta cercando di uscire dal sottosviluppo;
- Conclusioni: Riflessioni conclusive
Introduzione
Troppa gente nel mondo, è abituata a distruggere tutto ciò che non conosce, lo vediamo nei boschi, nei prati, nelle strade e dappertutto. L’importante è perciò abituare la gente a partecipare a fatti che la riguardano direttamente. Tanto è vero che oramai, la gente è “rassegnata” nel vedere l’ambiente distrutto dagli inquinatori e sembra che ormai non ci faccia più caso. Il vero motivo di questo disinteressamento si fonda sul fatto che tutti siamo inquinatori, sin dalla preistoria. Infatti, l’uomo per sopravvivere ha sempre tolto qualcosa alla natura, immettendo nell’ambiente i propri rifiuti.Il culmine dell’inquinamento, però, si ha a partire dalla prima rivoluzione industriale. Durante questa rivoluzione, sono stati violentemente alterati tutti gli equilibri naturali, dovuti anche alla nascita delle prime industrie “abusive”, che sono state considerate amico – nemico del progresso.
A tal proposito negli anni, per porre rimedio a tutto questo inquinamento ambientale, è nata l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che non è altro che un programma d’azione, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che mira alla prosperità del pianeta e dei suoi abitanti.
Essa ci segnala 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030:
• Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo;
• Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile;
• Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età;
• Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti;
• Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze;
• Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti;
• Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti;
• Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti;
• Costruire una infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione;
• Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi;
• Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili;
• Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
• Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze;
• Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine;
• Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità;
• Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli;
• Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile;
Si tratta di traguardi fondamentali, "Obiettivi comuni" che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino, necessario per portare il pianeta verso la strada della sostenibilità. Uno di questi paesi, di cui ora parleremo ed andremo ad analizzare come tema di questa tesina, è “l’Argentina”.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Geografia
L’Argentina è il secondo Paese più esteso del Sudamerica ed occupa la parte meridionale del Continente, confina ad ovest con il Cile, al nord con Bolivia e Paraguay, a est con il Brasile e Uruguay, al sudest con l'Oceano Atlantico e al sud con la confluenza degli oceani Atlantico e Pacifico (incluse le provincie di Terra del Fuoco, Antartida e le isole del Sud Atlantico). Il territorio è caratterizzato dall'estesa pianura della Pampa a nord e da un altopiano a sud (la Patagonia); circa il 30% della popolazione si concentra nell'area urbana di Buenos Aires, molte altre zone sono invece praticamente disabitate. Vista l'ampiezza del Paese l'Argentina si può suddividere in 7 aree geografiche con caratteristiche differenti: il Nord-Ovest che comprende la sezione andina settentrionale ed i territori di transizione fra montagna e pianura; la Mesopotamia, area fertile umida del nord-est compresa fra i fiumi Paraná e Uruguay; il Gran Chaco, pianura subtropicale fra Ande e Paraná; il Cuyo, area pedemontana e montana delle Ande nella parte centro-occidentale della Nazione, dove si trovano alcune delle vette continentali più alte; le Sierras Pampeanas, una serie di catene montuose parallele alle Ande situate sempre nella zona centro-occidentale interna dell'Argentina; la Pampa, fertile pianura alluvionale che giunge fino all'Oceano Atlantico e corrisponde alla parte centro-orientale del Paese ed infine la Patagonia a sud, altopiano in gran parte arido, ma che presenta zone più montuose ai suoi margini. L’Argentina è anche Paese apprezzato da milioni di turisti ogni anno, soprattutto per gli aspetti naturalistici, come le cascate di Iguazú, la catena montuosa delle Ande, la sconfinata Patagonia o la Terra del Fuoco, ma che può offrire diversi spunti anche a livello culturale.
L’8 maggio 2017, a Buenos Aires, il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile della Repubblica Argentina e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della Repubblica Italiana hanno firmato il Protocollo d’Intesa sulla “Cooperazione in materia di vulnerabilità, gestione del rischio, adattamento e mitigazione del cambiamento climatico”.
I firmatari sono stati il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile argentino Sergio Bergman e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano Angelino Alfano. Il Protocollo non prevede risorse finanziarie che saranno eventualmente assegnate sulla base dei progetti approvati dal Comitato Congiunto.
Il Comitato Congiunto istituito nell’ambito del Protocollo si è riunito per la prima volta a Puerto Iguazu, il 27 agosto 2018. In tale occasione è stato approvato il Piano di Lavoro che individua i seguenti settori di cooperazione:
• Miglioramento della raccolta, gestione e previsione dei dati climatici, attraverso lo sviluppo di sistemi di allerta precoce, monitoraggio, registrazione e acquisizione di dati per la vulnerabilità e la valutazione del rischio ai cambiamenti climatici.
• Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e miglioramento dell'efficienza energetica.
• Promozione della gestione sostenibile delle foreste all'interno delle comunità locali, recupero forestale, deforestazione e degrado forestale.
• Sostegno a pratiche agricole e zootecniche sostenibili.
• Rilancio di un sistema di trasporto efficiente e a basse emissioni di carbonio.
“Strengthening Fire Early Warning and Statistics Systems in Argentina”. Il progetto ha lo scopo di rafforzare il sistema nazionale di allarme precoce per gli incendi; stabilire un registro nazionale online delle statistiche degli incendi; rendere consapevole la popolazione dell'importanza della prevenzione degli incendi boschivi. Al fine di una efficace attuazione del progetto il Ministero dell'Ambiente argentino ha richiesto il coinvolgimento di UNDP in qualità di Agenzia di Implementazione.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Storia
Non è certo possibile concentrare in poche pagine la lunga storia dell’Argentina, ma proviamo di seguito a segnare e raccontare i punti più salienti e più recenti :
Per sette anni, dal 1976 al 1983, l’Argentina ha avuto una dittatura militare sanguinaria e violenta che ha suscitato orrore e disprezzo nel mondo a causa della sistematica violazione dei diritti politici e, soprattutto, umani. La Junta (questo era il nome della dittatura) ha portato alla sparizione di oltre 30mila persone invise al governo, i cosiddetti desaparecidos.
L'espressione “desaparecidos” si riferisce alle persone che furono arrestate per motivi politici, o anche semplicemente accusate di avere compiuto attività "anti governative" dalla polizia dei regimi militari argentino, cileno e di altri paesi dell'America latina, e delle quali si persero in seguito le tracce. Tipico del fenomeno dei desaparecidos fu la segretezza con cui operarono le forze governative, tant’è che gli arresti e i sequestri avvenivano spesso di notte e in genere senza testimoni, così come segreto rimaneva tutto ciò che seguiva all'arresto, le autorità non fornivano ai familiari la notizia degli avvenuti arresti e gli stessi capi di imputazione erano solitamente molto vaghi. Della maggioranza dei desaparecidos non si seppe effettivamente mai nulla e solo dopo la caduta del regime militare e il ritorno alla democrazia, con la pubblicazione del rapporto Nunca más (Mai più), che permise la ricostruzione di una parte degli avvenimenti e della sorte di un certo numero di "scomparsi", fu possibile conoscere che molti di loro furono detenuti in campi di concentramento e in centri di detenzione clandestini, torturati e infine assassinati segretamente, con l'occultamento delle salme in fosse comuni o gettati nell'Oceano Atlantico o nel Río de la Plata con i cosiddetti voli della morte.
Le modalità di sequestro e di sparizione delle vittime della repressione fu ideata per perseguire due obiettivi:
- il primo era quello di evitare quanto verificatosi a seguito del Golpe cileno del 1973, che aveva portato al potere la Giunta militare comandata dal generale Pinochet, dove le immagini della prigionia dei dissidenti nello stadio di Santiago del Cile avevano fatto il giro del mondo, sollevando l'indignazione e l'interessamento delle associazioni per la difesa dei diritti umani, l'assoluta segretezza degli arresti, viceversa, garantì per lungo tempo al regime militare argentino una sorta di "invisibilità" agli occhi del mondo, dovettero passare infatti almeno 4 o 5 anni dall'inizio della dittatura prima che all'estero si iniziasse ad avere una percezione esatta di quanto stesse accadendo in Argentina.
- Il secondo era quello di terrorizzare la popolazione, attraverso la mancata diffusione di notizie in merito alla sorte degli arrestati, limitando in questo modo fortemente non solo ogni possibile dissenso al regime, ma anche la semplice richiesta di notizie da parte dei parenti. L'assoluto mistero sulla sorte degli arrestati fece sì che le stesse famiglie delle vittime tacessero per paura.
La conseguenza di queste modalità fu che nella stessa Argentina per lungo tempo il fenomeno rimase taciuto, oltre che totalmente ignorato nel resto del mondo. Le vittime erano rinchiuse in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo, quasi sempre torturate, a volte per mesi, e solo in rari casi, dopo un processo sommario e senza alcuna garanzia legale, gli arrestati venivano rimessi in libertà.
Durante questo periodo, diversi furono gli episodi tristemente famosi, tra cui, uno è quello che iniziò nel settembre 1976 e che passò alla storia come notte delle matite spezzate, un'operazione di repressione organizzata contro i movimenti studenteschi delle scuole superiori, dove ne furono il pretesto: le manifestazioni per la concessione e successivamente quelle contro l'abolizione del boleto estundiantil (un tesserino studentesco che consentiva sconti sui libri di testo e sui trasporti), e che portò al sequestro di un gran numero di studenti, per la maggior parte minorenni, sottoposti a torture dove almeno 238 di loro furono successivamente uccisi. Mentre l’altro fenomeno triste, fu quello che vide coinvolte molte donne, le quali vennero arrestate mentre si trovavano in stato interessante o che fossero rimaste incinte a seguito delle violenze subite nei centri di detenzione, molte donne infatti, partorirono mentre erano detenute, e molte di esse furono uccise ed i loro figli illegalmente affidati in adozione a famiglie di militari o poliziotti. Solo dopo la restaurazione della democrazia nel 1983, le istituzioni argentine si sono in parte adoperate per ritrovare questi bambini e restituirli alle loro famiglie e le indagini fatte, furono fondamentali per scoprire molte delle atrocità commesse dal regime militare, infatti le stesse indagini consentirono la condanna di ex funzionari del regime che, per i reati strettamente politici, erano stati prosciolti o amnistiati sulla base del loro obbligo di obbedire agli ordini all'epoca dei fatti attraverso la cosiddetta legge della «obbedienza dovuta».
La denuncia e la scoperta degli orrori avvenuti in Argentina durante il regime militare si deve in grande parte all'azione delle Madri di Plaza de Mayo (madri dei giovani desaparecidos), che con una protesta pacifica, sfidando il regime, riuscirono a far conoscere all'opinione pubblica il dramma che stava avvenendo nel loro Paese e della Nonne di Plaza de Mayo, che si sono date dal 1977, il compito di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati dopo aver ucciso e fatto sparire le madri.
Tuttavia, una volta tornata finalmente la democrazia in Argentina, cominciò un processo di giustizia che strada facendo, nei decenni successivi, portò all’arresto in Spagna di Isabelita Perón per la morte di un giovane desaparecido, successivamente a seguito della pressione politica e dell’opinione pubblica, alcune amnistie furono revocate e i responsabili subirono varie pene, persino il tenente generale Jorge Videla, ad esempio, fu condannato a due ergastoli e 50 anni di carcere, che scontò fino all’età di 87 anni, e che morendo non svelò mai la verità sulle sue vittime. Per far si che non si possano dimenticare questi crimini commessi a discapito dell’essere umano, dal marzo 2004 l’ESMA, il più famoso Centro che fu la sede della Scuola di Meccanica dell’Esercito a Buenos Aires, dove transitarono oltre 5mila persone, è diventato il “luogo della memoria”, in ricordo delle vittime e monito per la cultura dei diritti umani non solo in Argentina, ma anche nel resto del Mondo.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Tecnologia
L'Argentina ad oggi è, potenzialmente, uno dei maggiori produttori di energia, con investimenti del valore di 7,2 miliardi di dollari e decine di progetti in marcia, ha visto aumentare la sua situazione di auto sostenibilità energetica. In linea generale, l’intera America Latina ha registrato una crescita notevole nell’uso delle energie rinnovabili, scelta imposta dalla necessità dei vari paesi di dotarsi di alternative meno costose della produzione tradizionale anche sfruttando le caratteristiche geografiche del continente. Una minore dipendenza da carbone, petrolio e gas che permette altresì una maggiore tutela dell’ambiente.
Energia pulita
A livello regionale, l’Argentina è uno dei paesi che più sembra scommettere su un futuro energetico più green per il soddisfacimento della domanda interna e attualmente vanta 135 progetti tra quelli che già hanno avuto sbocco sul piano commerciale o che sono avanzato stato di realizzazione. Insieme finora rappresentano 4.776 Mw a fronti di investimenti pari a 7,2 miliardi di dollari. Stando ai dati delle entità del comparto, dal 2016 sono state installate 39 nuove centrali di energia rinnovabile già in uso per una portata totale di 1.106 Mw, generando energia per 900mila abitazioni, e frutto dell’investimento di 1,676 miliardi di dollari. Il percorso è tracciato, l’Argentina ha spazi immensi, e si va verso il quarto bando del programma RenovAr, creato nel 2016 per la promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Le aspettative sono di una ulteriore crescita del fotovoltaico e dell’eolico nei prossimi anni, compatibilmente alla legge che ha fissato nel 20 per cento la quota di energia che dovrà essere rinnovabile nel 2025. Progetti per i quali Buenos Aires, oltre a investimenti privati, può contare sul sostegno finanziario della Banca di sviluppo dell’America Latina.Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Scienze
Purtroppo, non tutti investono nell’ambiente o comunque in passato si è fatto molto poco ed è per questo che esistono vari tipi d’inquinamento: dell’aria o atmosfera, dell’acqua e del suolo.
Inquinamento aria, acqua e suolo
L’inquinamento atmosferico è un problema di notevole complessità soprattutto nelle città, per il quale si stenta di trovare una soluzione efficace, le maggiori emissione di gas che lo causano, sono il traffico autoveicolare, gli impianti di riscaldamento domestico e, appunto per questo, i gas inquinanti che si trovano maggiormente nell’atmosfera sono, oltre agli idrocarburi, l’anidride solforosa, l’ossido di azoto, di carbonio.Nell’inquinamento delle acque, possiamo dire che la quantità totale dell’acqua dolce disponibile sulla Terra è limitata, quindi la rende un bene prezioso. L’acqua è distribuita nel mondo in modo disuguale, perché quasi tre miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, per questo il fenomeno dell’inquinamento deve essere combattuto. L’inquinamento delle acqua può essere generato: dall’agricoltura con prodotti chimici che inquinano le falde, dagli scarichi fognari nel mare che causano l’eutrofizzazione, cioè l’eccessiva proliferazione delle alghe, le quali assorbono talmente tanto ossigeno che lo tolgono ai pesci e quindi ne causano la moria, ma può essere generato anche dalle industrie e dagli usi civili.
L’inquinamento del suolo, dove la maggiore causa sono i pesticidi, non può essere considerato come un fenomeno autonomo, esso, infatti, è sempre strettamente collegato con quello dell’acqua perché, molto spesso, è provocato dallo scarico di liquami oppure, perché può produrre come contaminazione l’inquinamento della falda acquifera sotterranea.
Con l’inquinamento del suolo, è strettamente legata anche un’altra grave causa che consiste nella massa di rifiuti solidi prodotti dalle città e dalle industrie. I rifiuti, costituiscono un problema perché la nostra è una società di rifiuti. Il vero problema non è il tipo di rifiuto che si butta, ma la quantità. Infatti, viene buttato all’incirca una tonnellata di spazzatura.
I rifiuti vengono divisi in due gruppi: biodegradabili (tutti i materiali di natura organica) e non biodegradabili (plastica, vetro, metalli, ceramica…) oppure agricoli (usati in agricoltura), industriali (usati in fabbriche) e urbani.
I rifiuti urbani, generalmente, sono formati da scarti alimentari, da carta, da materie plastiche, da bottiglie di vetro… ed anche da fanghi provenienti dagli impianti di depurazione dell’acqua. I rifiuti industriali, contengono materiali speciali e tossici come scarti o sottoprodotti che vengono fuori dalle lavorazioni di tipo chimico o meccanico. Alcune volte, questi tipi di rifiuti vengono esportati nei paesi del terzo mondo, via mare.
Per evitare o ridurre al minimo l’inquinamento del suolo, i rifiuti urbani dovrebbero essere immessi nelle discariche controllate, ovvero in aree opportune e in cui i rifiuti d’origine organica possano decomporsi. Sarebbe meglio anche fare una raccolta differenziata al fine di recuperare e riciclare alcuni materiali come carta e vetro. Le discariche dovrebbero essere localizzate in posizioni caratterizzate da grande spessore o distanti dalle falde acquifere sotterranee. Talvolta può essere vantaggioso usufruire di cave abbandonate di sabbia, argilla, pietra, ecc., contribuendo così anche al recupero delle aree degradate: quando la cava viene riempita si può procedere al recupero finale, ovvero al ricoprimento della discarica con uno strato di terreno su cui realizzare prati e boschi. Per i rifiuti di fabbrica, è necessario, invece, adottare sistemi di smaltimento adeguati, cercando di evitare ogni possibile contatto con una presumibile falda acquifera sottostante. Le eventuali aree di smaltimento, dovrebbero allora avere fondi resi impermeabili nel tempo con l’argilla, il catrame o il cemento. Questi rifiuti, possono inoltre essere smaltiti in due modi: o con il compostaggio, o con la combustione.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Italiano – Attualità e Letteratura
A causa di questo problema globale che è l’inquinamento ambientale e atmosferico, molti attivisti, sensibilizzati da questa minaccia, hanno iniziato la loro battaglia a favore del clima con progetti e manifestazioni, atti a coinvolgere tutti i popoli, perché si possa intervenire al più presto nella salvaguardia del pianeta, fra questi c’è Greta Thunberg, una giovane attivista svedese, che è diventata famosa per aver lanciato, nel 2018 ad appena 15 anni, lo "Skolstrejk för klimatet", ossia lo "sciopero scolastico per il clima", di fronte alla sede del Parlamento svedese, contro i cambiamenti climatici.
Greta, in occasione del vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice in Polonia nel dicembre 2018, ha parlato alla COP24, dove erano riuniti i leader mondiali, usando contro di loro parole durissime e spiegando così la gravità del problema:
«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare il salvabile.» «Voi parlate soltanto di un'eterna crescita dell'economia verde poiché avete troppa paura di essere impopolari. Voi parlate soltanto di proseguire con le stesse cattive idee che ci hanno condotto a questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe tirare il freno d'emergenza. Non siete abbastanza maturi da dire le cose come stanno. Lasciate persino questo fardello a noi bambini. La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all'interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema. L'anno 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c'era ancora il tempo per agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi. Non siamo venuti qui per supplicare i leader di agire. Ci avete ignorato in passato, e ci ignorerete ancora. Voi avete finito le scuse, e noi stiamo finendo il tempo. Il vero potere appartiene al popolo.» Successivamente a questo intervento, nei mesi a seguire Greta Thunberg è intervenuta anche in altre manifestazioni ed in diverse città europee, alcune delle quali hanno avuto una certa attenzione mediatica, a partire dal Forum economico mondiale di Davos a quello di Bruxelles fino a quello di Amburgo, dove in ognuno, è intervenuta con discorsi molto duri, volti a far comprendere il panico che si dovrebbe provare di fronte ai cambiamenti climatici. A queste manifestazioni, hanno partecipato moltissimi studenti in 1700 città in oltre 100 paesi del mondo (un milione solo in Italia), riuscendo ad ottenere tra le risposte alla manifestazione, anche quella della Commissione Europea, che ha affermato di ascoltare la richiesta dei giovani e di stare agendo in quella direzione.
Fra i più recenti interventi tenuti da Greta, abbiamo quello che si è tenuto al Palazzo di Vetro al Vertice dei giovani per il clima e quello tenuto all'apertura del Climate Action Summit a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, cui partecipavano diverse decine di capi di stato e di governo e nel quale ha ricordato ancora una volta che è tutto sbagliato e che bisogna intervenire al più presto per il cambiamento climatico, che così facendo si ruba l’infanzia ai più giovani mentre la gente soffre e continua a morire, purtroppo gli ecosistemi stanno collassando e si sta arrivando all’estinzione di massa mentre si sente solo parlare di soldi e crescita economica, la sua è una spinta che vuole dare anche ai giovani perché si facciano portavoce di cambiamento. Greta Thunberg ha ispirato un gran numero di suoi coetanei in quello che è stato definito "effetto Greta", o meglio "L'anno in cui il mondo si è svegliato dinanzi al cambiamento climatico", infatti, le sue battaglie sono mirate a risvegliare la coscienza di noi tutti affinché si inizi ad inquinare di meno, tant’è vero che vari politici ed alcuni Stati, grazie ai suoi interventi, hanno riconosciuto la necessità di concentrarsi sul cambiamento climatico impegnandosi sin da subito a ridurre le emissioni di carbonio entro il 2050.
A proposito di ambiente e di natura, abbiamo diversi poeti e personaggi della letteratura italiana che richiamano ciò, ed uno di questi è Giacomo Leopardi, poeta, filosofo scrittore e filologo italiano, nato a Recanati il 29 giugno 1798 e morto a Napoli il 14 giugno 1837, ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale del romanticismo letterario, sebbene si ritenesse anche vicino al Classicismo.
Egli fin da quando era ancora un ragazzo, era solito salire molto spesso, nei lunghi pomeriggi solitari, sulla cima del colle nei pressi della sua villa di Recanati, ad osservare la natura, starne a contatto ed a contemplarne la bellezza, ed è mentre passeggia sul monte Tabor a Recanati, che compose l’infinito, una delle liriche più famose della letteratura italiana, che il poeta scrisse negli anni della sua prima giovinezza.
L’Infinito di Giacomo Leopardi
Questa poesia è definita come un inno alla forza dell’immaginazione. L'ascesa al monte Tabor, rifugio ideale del poeta, si configura come uno studio visivo-prospettico degli elementi del paesaggio: la siepe che impedisce la vista dell'orizzonte e l'ostacolo percettivo che permette la fuga della mente dall'esperienza immediata dei sensi. Al di là della siepe si aprono dunque spazi senza limite, silenzi profondi e pace assoluta, portatrice di sgomento, e indizio di quell'eternità a cui l'improvviso soffiare del vento tra le fronde conduce il poeta, il cui io naufraga, cioè si annienta, fondendosi con l'universo. Così, tra la minaccia del silenzio e la presenza sonora della natura, il pensiero afferra l'inafferrabile universalità dell'infinito, superando la contingenza.Con "infinito" e "spazi al di là della quiete" il poeta si riferisce al futuro, che ci apparirà sempre come una dolcissima illusione che non abbandonerà mai l'uomo. La siepe, invece, è il muro che divide il presente dal futuro, il poeta dall'infinito e lascia solo immaginare in cosa consista il nostro destino. Ogni uomo può tentare di cogliere l'infinito che procura un profondo benessere ma anche un senso di pauroso sgomento. L’opera verrà pubblicata soltanto parecchi anni dopo nel 1826, quando Giacomo è lontano da Recanati ed ha in qualche modo spezzato il legame che lo teneva unito a quell'ambiente decadente ed asfissiante.
Testo e parafrasi
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.»
«Sempre caro mi è stato questo colle solitario
e questa siepe, che copre alla mia vista
una buona parte dell'orizzonte più lontano.
Ma stando seduto e fissando lo sguardo,
io immagino nella mia mente spazi sterminati oltre la siepe, e silenzi sovrumani
e profondissima quiete, tanto che per poco
il mio animo non s'impaurisce. E non appena odo il vento stormire tra le fronde di queste piante, paragono quell'infinito silenzio a questo frusciare: e mi viene in mente l'eterno,
le ere già trascorse, e quella attuale e
ancor viva, e il suo suono. Così il mio pensiero
sprofonda in quest'immensità:
e il naufragare in questo mare è dolce per me.»
I versi di Leopardi parlano all'uomo di ogni epoca, e per questo anche dopo due secoli questa poesia conserva ancora un fascino incredibile, ma, allo stesso tempo, essa ci parla di mondi remoti e lontani, di un’epoca in cui l’uomo era ancora capace di ascoltare e far propri i “sovrumani silenzi” e la “profondissima quiete”. Il tutto attraverso la lente dell'immaginazione, si tratta infatti di un’opera poetica di una forza incredibile, che parla di un processo interiore. Per giacomo leopardi infatti, l’infinito è in stretta relazione all’immaginazione, perché che sia una siepe a suscitare l’immaginazione di spazi infiniti e lo faccia proprio perché impedisce la vista, è di per sé sorprendente. Ci aspetteremmo che a farlo siano piuttosto gli spazi aperti dai quali sia possibile spingere lo sguardo a grande lontananza.
Un altro personaggio letterario e poeta che nelle sue opere si è ispirato all’ambiente mettendo a confronto l’aria, la luce e la natura, è Giovanni Pascoli, figura centrale della cultura italiana tra la fine dell’800 e i primi anni del 900, oltre che poeta di grande successo, professore universitario, autore di saggi e critico letterario. Nacque il 31 dicembre del 1855 a San Mauro (oggi San Mauro Pascoli in suo onore) e morto a Bologna il 06 aprile del 1912 La sua poesia unisce la raffigurazione del mondo naturale e contadino e una grande carica umanitaria. Fra le sue opere c’è una raccolta di poesie che ha per titolo in latino di “Myricae” che sta ad indicare la poesia umile, infatti nella scelta di questo titolo Pascoli mostra la volontà di mettere al centro delle sue poesie le piccole cose. Myricae raccoglie in prevalenza componimenti brevi, che ritraggono la vita campestre e la natura attraverso immagini, suoni, colori e impressioni. Gli oggetti intorno ai quali il poeta si concentra si caricano di valenze simboliche.
Novembre di Giovanni Pascoli
Pascoli è un allievo di Carducci particolarmente bravo oltre ad essere un personaggio del Decadentismo, egli rappresenta la poesia di chi si racchiude nel suo io e la poesia nasce dallo sguardo di fanciullo che c’è dentro ognuno di noi. La Morte per Pascoli è un’esperienza che deve spingere a riflettere sulla bellezza della vita. Se quest’ultima appare segnata dall’esperienza della sofferenza è solo perché, a parere del poeta, l’uomo l’ha rovinata, mentre la natura, considerata “madre dolcissima”, in polemica con Leopardi, sa quel che fa e ci vuole bene, ed a tal proposito una delle poesie raccolta nel Myricae che ci parla di natura è “Novembre” che di seguito andremo ad analizzare:Testo e parafrasi
Gemmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti.
L’aria è limpida e fredda come una gemma, il sole tanto luminoso che tu, con gli occhi, ricerchi gli albicocchi in fiore e senti nel cuore l’odore amarognolo del biancospino…
L’albero di biancospino è però secco, e le piante spoglie disegnano nel cielo sereno delle trame nere, e il cielo è deserto, e un suono vuoto rimbomba mentre il piede calpesta il terreno.
Tutto intorno c’è silenzio, soltanto grazie ai colpi di vento si sente lontano il cadere fragile di foglie proveniente da giardini e orti. È la fredda estate di novembre (dei morti).
Nella poesia Pascoli unisce diversi campi semantici, sensoriali: olfattivo, uditivo, visivo e fonico. Viene presentata un’immagine primaverile della natura in un’atmosfera limpida e fredda come una gemma, mentre il sole è così caldo che si può cercare l’albicocco in fiore e il profumo del prunalbo (biancospino), e se il paesaggio può sembrare illusoriamente primaverile, in realtà ci troviamo in autunno dove il terreno è gelato, l’aria è fredda e il cielo senza uccelli, dove tutto è silenzio, si percepisce solo il rumore delle foglie che cadono dagli alberi (siamo nei primi giorni di novembre, in cui le giornate si scaldano nell’estate di San Martino, ma vengono anche ricordati i defunti il 2 novembre). Pascoli infatti descrive un giorno che sembra quasi primaverile, caratterizzato da una serie di immagini felici e solari anche se i segnali positivi cedono man mano il passo alla negatività dell’autunno e del dolore umano e nel mondo, che prima era aperto e pronto a nuova vita, si notano con lo sguardo solamente segnali di silenzio seguiti poi da ventate che spezzano il silenzio e il solo rumore di foglie morte che cadono. Esattamente il Pascoli descrive ciò che può succedere al genere umano se non iniziamo a prenderci cura della natura, dell’ambiente e dell’aria che respiriamo.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Arte
A proposito di aria o ambiente, in arte la pratica della pittura “en plein air” che caratterizza l’impressionismo, costituisce un valido spunto di riflessione. L’uso del colore e la calibrazione della luce animano un gruppo di artisti fra i quali Monet, Cezanne, Auguste Renoir che il 15/04/1874, decidono di dipingere fuori dagli Atelier, presso lo studio fotografico dell’amico F. Nadar. Essi hanno fatto ampio uso della tecnica “ein plein air” nel tentativo di ottenere una percezione diretta della realtà. Catturare la luce, i segni dell’uomo sul grano, il colore vivido, brillante, tentare di assaporare la consistenza dello spazio, perdersi nell’azzurro del cielo e riprodurre tutto sulla tela in quel preciso istante, costituisce la loro “sfida” alla fotografia, Il colore viene usato in modo rivoluzionario. I colori vengono accostati senza essere prima mescolati, grazie anche all’ invenzione dei tubetti, molto più facili da portare all’aperto e molto più maneggevoli. L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana svolta singolarmente o collettivamente che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza. Pertanto l’arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.
Sole nascente di Claude Monet e Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Musica
Anche le opere musicali seguono le stesse note di letteratura e arte. Infatti, spesso una musica illustra una poesia ed una poesia a sua volta rappresenta un’arte, come la stessa arte dei suoni riesce a sensibilizzare e illustrare, nella maniera magica, le emozioni nel nostro animo, d’altronde, chi può negare che il mondo che ci circonda è come un’immensa orchestra, dal fruscio delle foglie di un albero, al cinguettio degli uccelli al rintocco dell’orologio che con le campane segna le ore, ecco cos’è anche musica. E come esiste la musica anche tutto ciò che ci circonda può trasformarsi in uno strumento musicale, i popoli antichi ci insegnarono questo, iniziando a creare strumenti da materie prime poverissime, ricordiamo le percussioni, gli strumenti a corda e gli strumenti a fiato che furono tra i primi strumenti inventatati. Ogni luogo ha la sua musica ed il nostro argomento oggi ci porta in Argentina dove La storia della musica fu influenzata, alle sue origini, dalle tendenze europee e soprattutto italiane.Verso la fine dell’Ottocento nacquero importanti movimenti culturali, quali la Nueva Musica e la Liga, basati sulla valorizzazione dell’antica tradizione indigena. Tra i canti e le danze rivalutate vi furono la milonga ed il malambo, accompagnati da strumenti a corde, a fiato e a percussione, come il siku (flauto), il bombo (tamburo), il charango (chitarra). Intorno al 1880 fa la sua comparsa Il tango, nulla si sa di come sia nato, persino l’etimologia è del tutto incerta, appare all’ improvviso come una sorta di linguaggio comune della gente di Buenos Aires. Folle di immigrati italiani, spagnoli, tedeschi, russi abitano fianco a fianco nei grandi convetillos, nei cui cortili le note e i passi del tango uniscono le persone più di quel castigliano sgrammaticato che ciascun si sforza di parlare. La musica è la vera lingua universale che viene compresa ovunque, essa non parla di cose, ma soltanto di gioia e di dolore, che sono le uniche realtà, perciò si può dire che essa parli al cuore ed alla testa.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Inglese
Pollution
Volendo parlare di lingua universale, la nostra è l’inglese, mentre il pericolo universale è l’inquinamento ed i problemi ambientali, che ora illustro in madre lingua inglese:Argentina is one of the countries most affected by climate change and global warming. These two global phenomena are worrying the planet, particularly Argentina. The main problems they entail are:
• Water pollution: Wastewater from industries and homes is discharged into the country's rivers and is the main source of contamination of freshwater basins. Forecasts of water scarcity in the coming years in the country are alarming.
• Handling and disposal of solid waste: Waste deposits in landfills cause leaks that end up contaminating underground watercourses. In the country there are about 3000 open-air landfills, located in 70% of municipal entities with populations of less than 10,000. When rubbish is not properly recycled and treated, contamination of soil, air and water increases, putting people's health at risk.
• Deforestation and desertification: The advance of urban and agricultural boundaries at the expense of forests and green areas in cities and the countryside is another problem that worries Argentines. In order to obtain wood, firewood and charcoal, the forestry industry also sacrifices vast areas of forest. The problem with indiscriminate deforestation is that it often destroys important watersheds that the country needs.
• Forest fires: Official figures show that the country has lost 73 million hectares of forest in a century and, according to records up to 2011, 27 million hectares of native green remain.
• Polluting mining: Open-pit and large-scale mining in parts of the country such as La Rioja, San Juan, Mendoza and Catamarca, with predominantly semi-arid soils, is highly polluting. In recent years, the presence of international companies in the country has increased exponentially, which not only generates a high degree of social conflict but also environmental damage.
• Air pollution: Toxic gas emissions from industries in general and from the chemical and hydrocarbon sectors are the main cause of air and atmosphere pollution.
• Soil pollution: Loss of biodiversity This problem is mainly caused by the modification and loss of habitats produced by deforestation and the advance of urban and agricultural boundaries. Biodiversity in Argentina is also affected by water and soil contamination. Thousands of hectares of native forests, which are themselves very fragile ecosystems, have been razed to the ground to be occupied by crops or new urbanism. The settlement called to occupy 18 million hectares, which destroyed about 7 million hectares of native forests and about 1 000 000 natural grasslands.
• Tropical flood forest in Madre de Dios, Peru: Every year, entire populations and thousands of planted hectares are left under water as a result of flooding in the country. According to the World Bank, floods are currently the greatest threat to the country.
Dealing with this topic was interesting, because it talks about pollution in Argentina. This problem can be
solved if each one of us, even with a small gesture, does his or her part, even if only by throwing paper in the bin and not on the ground, because every gesture can make a difference.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Spagnolo
Trovandoci ad esaminare l’argomento Argentina e parlando di essa, dobbiamo aggiungere che la lingua parlata del posto è lo spagnolo, ragion per cui anche in questo caso ho voluto affrontare l’argomento della biotecnologia nella lingua madre del posto:
El mercado mundial de la biotecnología está creciendo gracias al impulso de los continuos avances tecnológicos y científicos y la expansión de sus áreas de aplicación. El sector de la biotecnología se concentra principalmente en EE. UU. Y ofrece oportunidades atractivas para países con la combinación adecuada de recursos, entre estos países se encuentra Argentina que con el crecimiento de las actividades de investigación y desarrollo (I + D), tanto públicas como privadas, cuenta con recursos humanos altamente calificados en ciencias de la vida y el desarrollo de las industrias farmacéutica y alimentaria, se encuentra en una posición privilegiada para explotar el crecimiento del mercado mundial de la biotecnología. De hecho, las ventas internas y las exportaciones de Argentina han aumentado significativamente y, si bien se centran principalmente en aplicaciones agrícolas, las empresas locales están avanzando en todas las áreas de aplicación de la biotecnología.
Argentina podrá así responder a una demanda cada vez más global y sofisticada de alimentos y productos para la salud, protegiendo el medio ambiente para las generaciones futuras.
Los principales desafíos para el creciente mercado biotecnológico local son:
- promover la interacción entre la economía local y los principales actores del sector biotecnológico;
- formar recursos humanos cualificados en sintonía con la creciente demanda mundial;
- aumentar las actividades de I + D y mejorar la coordinación entre los sectores público y privado;
Las biotecnologías consisten en la aplicación de la ciencia y la tecnología a los organismos vivos, sistemas biológicos o sus derivados, para la creación o modificación de productos o procesos destinados a producir conocimientos, bienes y servicios, contribuyen sustancialmente a mejorar el bienestar humano y la condiciones de vida proporcionando productos esenciales como medicamentos o vacunas y aumentando la cantidad y calidad de los alimentos.
Argentina ha logrado apalancar su sólida capacidad de investigación para apoyar y crear empresas que utilicen o fabriquen productos en el sector biotecnológico. Con más de 80 empresas, es el país con mayor cantidad de empresas biotecnológicas en América Latina, abarcando una amplia gama de actividades, desde el uso de insumos biotecnológicos en los procesos productivos hasta la fabricación de productos biotecnológicos mediante el uso de técnicas de ADN recombinante. .
Argentina, además de estar dotada de grandes extensiones de tierra cultivable (32 millones de hectáreas), además de obtener niveles récord de producción agrícola que se suceden año tras año, también cuenta con una gran cantidad de investigadores (la más alta de América Latina). Con más de 35 institutos de investigación en ciencias biológicas entre empresas y universidades, institutos de formación de posgrado y posdoctorado en biotecnología, y es gracias a todas estas características que la Argentina es hoy un país líder en la adopción de biotecnologías y en la promoción de la investigación y desarrollo, llevando la agricultura a los niveles más altos, sin descuidar la agricultura, la pesca y la alimentación, mejorando cada vez más sus controles para garantizar la seguridad de los consumidores.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Educazione Fisica
Volendo ora parlare di sport, è difficile concepire l’idea che un Paese si regga concettualmente su di esso, eppure, almeno in un caso è vero. L’Argentina è un Paese particolare, unico nel suo genere pur essendo una realtà per altri versi tipicamente sudamericana. La sua gente, è difatti particolare, molto articolata, sentimentale e orgogliosa, emotiva e testarda, poetica e talvolta senza scrupoli, resiliente e tormentata, vanitosa ma sempre pronta a vivere le cose della vita in prima persona e dunque, capace di rischiare. Il minimo comune denominatore di oltre 40 milioni di Argentini è diventato lo sport, inteso come mito fondativo. Nel giugno 1978 l’Argentina ospitò l’undicesima edizione dei Campionati del Mondo di calcio, una vetrina mondiale, anche perché la Nazionale albiceleste vinse il suo primo titolo e il capitano Daniel Passerella, ricevette proprio dalle mani di Videla la Coppa del Mondo, alzandola al cielo.
Diego Armando Maradona e Lionel Messi
Il calcio non è ufficialmente lo sport nazionale argentino, ma nei fatti è lo sport più praticato, ed il campionato argentino di calcio è il più seguito nel paese. Lo sport è praticato dai bambini durante le pause scolastiche e dagli adulti sui numerosi campi sia indoor che outdoor dislocati in tutto il paese.Da sempre, l'Argentina è patria di grandi del calcio internazionale tra cui Diego Armando Maradona, idolo ed indiscusso campione che da poco ci ha lasciato, ed il calciatore che gioca attualmente in Europa che è Lionel Messi.
L'Argentina è una delle potenze sportive più importanti della regione, finendo al vertice del conteggio delle medaglie ai Giochi sudamericani dal 1978, con eccezioni nel 2002 e nel 2010. Nel medagliere di tutti i tempi dei Giochi Panamericani , l’Argentina detiene il primo posto tra i paesi sudamericani e il quarto nelle Americhe, dietro a Stati Uniti , Canada e Cuba . Nonostante una relativa mancanza di successo a livello olimpico negli sport più tradizionali come l'atletica, il nuoto e la ginnastica , essa ha avuto partecipazioni di successo in altri sport come il calcio associativo, il basket, l'hockey su prato, l'hockey su pista, il padel, il polo e il rugby.
Il più feroce rivale dell'Argentina è il Brasile e la loro rivalità è talvolta conosciuta come la "battaglia dei sudamericani". Si sono affrontati numerose volte in Copa América e Confederations Cup, e le loro squadre si sono incontrate più volte nelle finali della Copa Libertadores. Inoltre, il già citato Maradona è stato spesso paragonato all'iconico giocatore brasiliano Pelé.
Come in ogni parte del mondo anche in Argentina esiste il calcio femminile, ed anche se è molto indietro in termini di popolarità e professionalità, tuttavia, la squadra nazionale femminile ha gareggiato nel campionato sudamericano dal 1995, finendo al secondo posto tre volte prima di vincere la competizione nel 2006 con una vittoria per 5-0 sul Brasile. La stessa nazionale ha giocato anche nel 2003 e nella Coppa del Mondo femminile FIFA 2007, ma purtroppo in entrambe le occasioni è arrivata ultima nel girone.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico: Religione
Ma oltre ai grandi campioni del calcio, l’Argentina ci ha dato anche un altro grande uomo e cioè, il primo Papa giunto dalle Americhe, il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998, che viene eletto Sommo Pontefice il 13 marzo 2013.È una figura di spicco dell’intero continente oltre ad essere un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus.
«La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte, oltre ad invitarli a riprendere in mano il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere schivo è divenuto un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.
Molto preparato e attento ai problemi ambientali ed ecologici, ha scritto “l'enciclica Laudato sì” che è molto più di una lettera pastorale sull'Ambiente, è un grandioso affresco sul mondo, nel quale la scienza, l'economia, i problemi sociali, l'agire umano e la politica non sono più a sé stanti o predominanti ma convivono nella "casa comune" che è oggetto dell'ecologia.
Papa Francesco e l’Enciclica “Laudato Si”
Laudato sì è la seconda enciclica di papa Francesco e deriva dal Cantico delle creature di San Francesco, che loda il Signore per le sue meravigliose creature.L'argomento principale trattato è l'interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell'umanità, ossia l'ecologia integrale, per questo può definirsi un'enciclica sociale.
In occasione della presentazione dell'enciclica, papa Francesco ha istituito la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.
È stato scelto il nome del santo di Assisi perché è «l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità.»
Descrizione dell’Enciclica: il manoscritto si divide in sei capitoli dove ognuno di essi affronta un tema diverso con l’obiettivo comune di farci prendere coscienza di tutto quello che accade nel mondo a cominciare dal deterioramento della qualità della vita di gran parte dell'umanità e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare. Infatti obiettivo comune dell’enciclica è la descrizione dei mali di cui soffre la terra, a partire dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, per affrontare anche la questione dell'acqua e la perdita di biodiversità. Il Papa parla anche della scienza e della religione, che forniscono approcci diversi alla realtà, invitando le parti ad entrare in un dialogo intenso e produttivo per entrambe, perché l'uomo è parte integrante della natura e dell'ambiente in cui vive e perché la natura non va vista come qualcosa di separato da noi, ma come una mera cornice della nostra vita. Infatti suggerisce per un’ecologia integrale, ambientale, economica e sociale della vita quotidiana, alcune linee di orientamento e di azione e cioè il dialogo sull'ambiente nella politica internazionale, il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali, trasparenza nei processi decisionali, oltre politica ed economia in dialogo per la pienezza umana e le religioni in dialogo con le scienze, suggerendo anche alcune riflessioni per cambiare quell'umanità a cui manca la coscienza di un'origine comune e di un futuro condiviso da tutti, con un'educazione e una spiritualità ecologica, invitando gli uomini a puntare su un altro stile di vita, più sensibile all'umanità e all'ambiente, attraverso la gioia e la pace, l’amore civile e politico, i segni sacramentali e il riposo celebrativo, la Trinità e la relazione tra le creature, la Regina di tutto il creato al di là del sole.
Conclusioni sull’Enciclica
Il Papa conclude la sua enciclica con due preghiere, «...una che possiamo condividere tutti quanti crediamo in un Dio creatore onnipotente, e un'altra affinché noi cristiani sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone».Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Civica e Approfondimento
Come si è visto finora, l’Argentina ha sempre avuto qualcosa in comune con il nostro paese, infatti l’Italia vanta un posto tra i partner commerciali dell’Argentina, i due paesi sono legati storicamente da strette e durature collaborazioni nel campo dei diritti umani, della collaborazione scientifica/tecnologica e dell’università.
Rapporti commerciali Italia / Argentina
Le stime mostrano una ripresa, nonostante il rallentamento dell’economia argentina e globale. Si prevede infatti, un leggero aumento del PIL ed una crescita dei consumi interni, ma l’andamento reale dipenderà anche dall'attuazione del piano governativo di investimenti nell'ambito infrastrutturale e dalla ripresa dell’economia brasiliana dalla recente recessione. Il Brasile è infatti tra i principali importatori di prodotti argentini. Gli ultimi anni si sono conclusi con un risultato positivo negli scambi commerciali Italia-Argentina, che hanno visto aumentare sia le importazioni che le esportazioni argentine da e verso l’Italia. In particolare, l’Argentina ha importato principalmente prodotti per l’industria (macchinari, materiale elettrico e prodotti chimici), mentre le importazioni italiane dal paese sudamericano si concentrano sui prodotti alimentari e di origine animale. L’economia argentina può guardare favorevolmente alla congiuntura internazionale riguardo i prezzi della soia, oro, grano, argento, criptomonete nei mercati internazionali, a questo si devono aggiungere i bassi tassi di interesse sui vari titoli internazionali che si aggirano sotto il 2% annuale, rendendo più favorevole la produzione e gli investimenti in generale. Il settore agroalimentare, come abbiamo già potuto vedere è il più rappresentativo dell’economia argentina, esso da solo conta più della metà delle esportazioni totali del paese, con un flusso di prodotti in uscita raddoppiato negli ultimi anni.L’Argentina, può risalire la china facendo leva sul comparto alimentare, edilizia, salute (su cui si è incentrata una buona parte delle misure del governo Fernandez-Fernandez) e nel settore tecnologico, sacrificando, almeno per ora, il settore alberghiero e il turismo internazionale, che inevitabilmente continuano a precipitare verso il basso. L’elevata disponibilità di risorse minerarie su tutto il territorio ha reso l’industria estrattiva uno dei settori chiave dell’economia argentina. In particolare, il paese è tra i più importanti produttori di oro e rame, ma sfrutta anche numerosi giacimenti di minerali e di risorse non metallifere utilizzate per l’industria e la costruzione. Ne consegue il forte sviluppo del settore metallurgico e metalmeccanico, aiutato anche dalla recente politica economica a sostegno dell’utilizzo di prodotti locali in sostituzione di quelli di importazione. In totale, oggi il settore industriale rappresenta il 30% del PIL argentino. Sebbene concentrata principalmente nei grandi centri urbani, la struttura industriale è altamente diversificata, composta prevalentemente da piccole e medie imprese. Nell’ambito industriale, molto importante è la produzione di automezzi. Nonostante l’arretratezza del sistema infrastrutturale nazionale, tutti i trasporti all’interno del paese avvengono su strada, a causa dell’assenza di una rete ferroviaria. La ricchezza di giacimenti di gas naturale consente all’Argentina di produrre buona parte dell’energia necessaria al paese e di soddisfare parzialmente la domanda dei paesi confinanti. L’abbondanza di riserve minerarie e di gas, unita alla disponibilità di risorse agricole e naturali, è uno dei fattori principali di competitività e attrattività dell’economia argentina. Inoltre, più di 40 milioni di abitanti creano un’elevata disponibilità di risorse umane qualificate e un mercato interno tra i più grandi del Sud America. In aggiunta, la conformazione favorevole del territorio e le diversità meteorologiche permettono lo sfruttamento di fonti idrogeologiche e rinnovabili per la produzione di energia. In questo campo, il governo argentino ha avviato una politica di investimenti finalizzati ad aumentare l’indipendenza del paese, ecco qual è la svolta che l’Argentina conta di sfruttare viste le risorse a disposizione. Caso rappresentativo è costituito dalla provincia di Misiones. L’area è tra le più sviluppate del paese, con la rete infrastrutturale più fitta e sette parchi industriali. La provincia, inoltre, da sola rappresenta il principale produttore di tè, manioca, canna da zucchero e agrumi in America. Misiones è oggetto di un piano strategico rivolto allo sviluppo della sua capitale, Posadas, ed è prevista l’attuazione di più di 50 progetti, allo scopo di trasformare la città in un nuovo centro turistico e di servizi e in un polo dell’innovazione. A questo proposito negli ultimi anni sono stati edificati diversi istituti tecnici e universitari, diretti a favorire la formazione di personale qualificato. Purtroppo unico neo che frena l’uscita dal sottosviluppo, è che negli anni passati L’Argentina ha accumulato molti debiti con l’FMI (Fondo Monetario Internazionale) che dovrà rimborsare tra il 2022 e il 2023, ed oggi come in tutti gli stati anche l’economia argentina è stata duramente colpita dalla crisi sanitaria, contraendosi del 10% , ma grazie alle svariate risorse del suolo e del sottosuolo, grazie alla numerosa disponibilità di risorse umane qualificate, un mercato interno fra i più grandi, ed alle nuove politiche del posto che hanno lanciato un nuovo piano di investimenti destinati alle infrastrutture promuovendo la ristrutturazione e la costruzione di nuove opere pubbliche, sono sicuro che l’Argentina riuscirà a venirne fuori, conquistando il suo posto fra i grandi.
Obbiettivo n. 13 lotta al cambiamento climatico : Riflessioni Conclusive
Volendo esprimere le mie riflessioni sul cambiamento climatico, posso solo dire che è una delle minacce più serie per l’umanità. Non è un problema che può essere ignorato oggi, per essere affrontato domani quando avremo più tempo, o denaro, ma è dovere di tutti agire al più presto per impedire che la situazione peggiori, perché le azioni intraprese oggi, potranno determinare come sarà il nostro pianeta fra 10, 20 o 50 anni. Penso sia necessario l’impegno di tutti: come i singoli cittadini, governi, aziende, scuole e altre organizzazioni, affinché insieme si possa collaborare per avere un clima e un futuro migliore. Se il nostro pianeta si sta riscaldando velocemente, la colpa è delle attività umane, e ne stiamo vedendo gli effetti in tutto il mondo. La mia speranza come quella di molti, è che gli ipocriti del clima non falliscono ancora, visto che ormai in tutti gli Stati se ne parla da tempo e si fanno anche progetti, leggi e conferenze, persino alla 25esima conferenza dell’Onu non si è trovato un’intesa globale, ma solo un debole “obbligo” che impegna i Paesi ricchi a decidere nell’arco del prossimo anno di quanto ridurre le emissioni di gas serra.
Questo risultato, nell’affrontare la crisi dei cambiamenti climatici, ha deluso tutti i militanti per l’ambiente tant’è che, tra i vari commenti sulla conferenza Onu, è arrivato sia quello dell’attivista Greta Thunberg che, su Twitter, ha espresso il suo forte disappunto per la mancata intesa: “La scienza è chiara, ma la si sta ignorando. Qualunque cosa accada non ci arrenderemo mai. Abbiamo solo appena iniziato”; Che quello del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che su Twitter anche lui si è detto “deluso”, affermando che: “la comunità internazionale ha perso una opportunità importante per mostrare maggiore ambizione” aggiungendo che, “Non dobbiamo arrenderci, e io non mi arrenderò”.
Ed anche se il 2050 è simbolicamente l’anno nel quale è stato stabilito che le emissioni dovranno raggiungere l’equilibrio con l’assorbimento (una sorta di limite ultimo per evitare ulteriori danni all’ambiente), secondo me, bisogna agire al più presto possibile perché il nostro pianeta è a rischio. Tutti noi dovremmo fare qualcosa per ridurre gli sprechi e cercare di inquinare di meno. Ad oggi l’unica arma riconosciuta per contrastare il cambiamento climatico è, oltre alla riduzione delle emissioni, la massimizzazione dell’assorbimento da parte dei vegetali. E visto che le nostre migliori alleate nella lotta al cambiamento climatico sono le piante, piantare alberi è sicuramente una strategia semplice ed efficace poiché garantisce uno stoccaggio della CO2 (anidrite carbonica) stabile, o comunque con una rilevante durata temporale.
Concludo col il pensiero che tutti noi dovremmo prendere spunto da Greta Thunberg, e cioè, protestare e impegnarci in prima persona, perché, oltre al rischio di rovina degli ecosistemi interi, molte specie animali potrebbero estinguersi. Il cambiamento climatico è una realtà e sta già provocando impatti e fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella storia umana e con essi sofferenze, perdita di vite, sconvolgimento degli ecosistemi e della ricchezza di biodiversità che sostengono la nostra vita. Comprendere questi concetti e applicarli alle strategie in atto significa non solo ottenere benefici a lungo termine, ma anche un miglioramento immediato delle nostre condizioni di salute.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale dell'Agenda 2030?
- Quali sono le principali cause dell'inquinamento atmosferico?
- Come l'Argentina sta affrontando il cambiamento climatico?
- Chi è Greta Thunberg e quale ruolo ha avuto nella lotta contro i cambiamenti climatici?
- Quali sono le conseguenze storiche del regime militare in Argentina?
L'Agenda 2030 mira alla prosperità del pianeta e dei suoi abitanti attraverso 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, tra cui sradicare la povertà, garantire l'istruzione di qualità, e combattere i cambiamenti climatici.
Le principali cause dell'inquinamento atmosferico includono il traffico autoveicolare, gli impianti di riscaldamento domestico e le emissioni industriali, che rilasciano gas come anidride solforosa e ossido di azoto.
L'Argentina sta investendo in energie rinnovabili e ha firmato un protocollo d'intesa con l'Italia per migliorare la gestione del rischio climatico e promuovere la sostenibilità ambientale.
Greta Thunberg è un'attivista svedese che ha lanciato lo "sciopero scolastico per il clima" e ha parlato alla COP24, sensibilizzando l'opinione pubblica e i leader mondiali sulla gravità dei cambiamenti climatici.
Durante la dittatura militare in Argentina (1976-1983), oltre 30.000 persone furono fatte sparire, conosciute come "desaparecidos", e il regime fu caratterizzato da violazioni dei diritti umani e repressione politica.