Silvi140299
Erectus
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Concetti Chiave

  • La popolazione mondiale è in continua crescita, quadruplicando dal 1900 al 2000 e prevedendo di raggiungere i 9 miliardi nel 2050.
  • La crescita demografica si concentra principalmente nelle regioni meno sviluppate, dove il tasso di fecondità è più alto rispetto ai paesi sviluppati.
  • L'urbanizzazione è in aumento, con oltre il 50% della popolazione mondiale che ora vive in aree urbane, e si prevede che superi il 60% entro il 2030.
  • Le megalopoli, città con oltre 10 milioni di abitanti, sono in aumento, con molte situate in regioni meno sviluppate, come Bombay, Delhi e Lagos.
  • La povertà rurale spinge le persone verso le città, causando l'espansione delle bidonville, dove le condizioni di vita sono precarie e le malattie infettive sono comuni.

Indice

  1. Distribuzione della popolazione mondiale
  2. Condizioni di vita e fecondità
  3. Vita nelle bidonville

Distribuzione della popolazione mondiale

Dal La popolazione, però, non è ugualmente distribuita sulla superfice delle terre emerse. Quasi l'intera crescita demografica avviene nelle regioni economicamente meno sviluppate: Africa, America Latina e Asia, mentre nelle regioni più sviluppate aumenta solo leggermente. Nelle regioni meno sviluppate il numero medio di figli per donna è il doppio rispetto alle regioni più sviluppate. I paesi più popolosi del mondo oggi sono la Cina e l'India. Nelle regioni meno sviluppate le famiglie hanno più figli perchè occorre una maggiore forza di lavoro, la mortalità infantile è alta e le ragazze si sposano molto presto e non sono libere di scegliere il numero di figli da avere.

Condizioni di vita e fecondità

Quindi dove migliorano le condizioni di vita, il tasso di fecondità si abbassa. Nei paesi sviluppati, le donne frequentano la scuola e quindi sono più indipendenti alle decisioni riguardo alla maternità, oltre avere una possibilità maggiore di adoperare Il processo di invecchiamento è maggiore nelle regioni più sviluppate, infatti la speranza di vita alla nascita è maggiore.
50 persone su 100 vivono nelle aree urbane. La popolazione urbana ha superato quella rurale. Nel 2030 oltre il 60% di persone vivranno nelle aree urbane, e questa previsione di crescita è dovuta allo sviluppo economico, oltre al fatto che nelle regioni meno sviluppate molti contadini sono costretti a trasferirsi dalle campagne.

Nelle regioni sviluppate il 75% degli abitanti vive in città, mentre nelle regioni meno sviluppate la maggioranza vive ancora nelle zone rurali, anche se le regioni meno sviluppate hanno una popolazione maggiore e la popolazione urbana è il doppio. Con il forte aumento della popolazione, si ha la formazione delle megalopoli dove la popolazione è superiore a 10 milioni di abitanti. Ad ora, le megalopoli sono 20:

- nelle regioni più sviluppate: Tokyo - New York - Los angeles

- nelle regioni meno sviluppate: Città del Messico - San Paolo - Bombay - Delhi - Shangai - Calcutta - Giacarta - Buenos Aires - Dacca - Karachi - Rio de Janeiro - Il Cairo - Lagos - Pechino - Manila.

Vita nelle bidonville

La povertà rurale spinge i contadini a trasferirsi in città, espandendo le bidonville, luoghi dove si concentra la popolazione povera e vivono oltre un miliardo di persone.

A Nairobi le bindoville sono circa 170. In queste bindoville quasi tutte le abitazioni sono baracche fatte con materiali presi dalla discarica. Maggior parte delle famiglie pagano l'affitto ai padroni delle baracche, gli abitanti comprano l'acqua da privati, ma spesso le famiglie ricorrono all'acqua dei fiumi, per lo più inquinati, così si diffondono le malattie infettive e parassitarie senza possibilità di assistenza medica. La maggioranza degli abitanti delle bidonville si occupa di piccole attività come il commercio per strada o ad attività illegali. Molti uomini, donne e bambini si recano quotidianamente alle discariche in cerca di materiale da essere venduto o usato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'andamento della popolazione mondiale dal 1900 al 2050?
  2. La popolazione mondiale è quadruplicata dal 1900 al 2000, passando da 2,5 a 6 miliardi nella seconda metà del '900. Nel 2005 ha superato i 6,5 miliardi, nel 2012 ha raggiunto i 7 miliardi, nel 2025 si prevede che raggiungerà gli 8 miliardi e nel 2050 i 9 miliardi.

  3. Dove avviene principalmente la crescita demografica e perché?
  4. La crescita demografica avviene principalmente nelle regioni economicamente meno sviluppate come Africa, America Latina e Asia, a causa di un tasso di fecondità più alto e condizioni di vita che richiedono una maggiore forza lavoro.

  5. Qual è la differenza nella distribuzione della popolazione urbana tra regioni sviluppate e meno sviluppate?
  6. Nelle regioni sviluppate, il 75% degli abitanti vive in città, mentre nelle regioni meno sviluppate la maggioranza vive ancora in zone rurali, nonostante la popolazione urbana sia il doppio.

  7. Quali sono le conseguenze della povertà rurale nelle regioni meno sviluppate?
  8. La povertà rurale spinge i contadini a trasferirsi in città, espandendo le bidonville, dove vivono oltre un miliardo di persone in condizioni precarie, con accesso limitato a servizi essenziali e alta diffusione di malattie.

  9. Quali sono le principali attività economiche degli abitanti delle bidonville?
  10. Gli abitanti delle bidonville si occupano principalmente di piccole attività come il commercio per strada, attività illegali e raccolta di materiali dalle discariche per venderli o usarli.

Domande e risposte

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