Concetti Chiave
- Molti Paesi sottosviluppati sono ex-colonie europee, sfruttate economicamente per il beneficio delle potenze dominanti.
- L'economia coloniale era strutturata per impedire la crescita autonoma, concentrandosi sul monopolio commerciale e sullo sfruttamento delle risorse locali.
- I confini coloniali tracciati senza considerare le differenze etniche e culturali contribuiscono a conflitti e instabilità politica attuali.
- Fattori come condizioni climatiche avverse, bassa produttività del suolo e mancanza di istruzione perpetuano il sottosviluppo.
- La corruzione e l'incapacità amministrativa delle classi dirigenti ostacolano il progresso, portando a dittature e spese militari elevate.
I Paesi sottosviluppati erano per la maggior parte delle Colonie e al periodo coloniale risalgono alcuni dei loro problemi.
Le potenze europee vi praticavano un'economia di prelevamento, cioè sfruttavano sistematicamente le risorse e le popolazioni locali. La colonia doveva produrre solo ciò che era utile alla madrepatria, non poteva avviare attività economiche che potessero fare concorrenza e doveva commerciare soltanto con essa (monopolio commerciale).
Le ricchezze del luogo venivano utilizzate a beneficio dei dominatori, che vi impiegavano manodopera indigena sotto pagata e peggio assistita: non ci si curava di valorizzare le risorse locali né di diffondere l'istruzione anche perché questa avrebbe aperto gli occhi alla popolazione sottomessa, rendendola consapevole della propria condizione.
Spesso i confini delle colonie venivano tracciati a tavolino (basta osservare la carta politica dell'Africa), non considerandole differenze etniche, linguistiche, religiose e tanto meno le diverse situazioni economiche e sociali.
Talora, anzi, una stessa popolazione veniva divisa in due colonie, oppure si costringevano popolazioni diverse e, spesso nemiche a convivere nel medesimo territorio.
Oggi quei confini sono ancora inalterati e in quelle ex-colonie, diventati stati indipendenti, scoppiano guerre e guerriglie interne.
Bisogna aggiungere l'incapacità amministrativa della classe dirigente, spesso corrotta e tesa a .fare i propri interessi, anzi che impegnarsi per il bene della collettività. Sono vere e proprie classi parassitarie che conservano il potere solo grazie all'appoggio delle forze armate o, in certi casi, della religione. Ecco, quindi, le dittature, i colpi di stato, le astronomiche spese militari.