-Niko-
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Concetti Chiave

  • L'Islanda ospita oltre 200 vulcani, tra cui i più attivi sono l'Hekla, il Grímsvötn e il Katla, noti per le loro frequenti eruzioni.
  • Negli ultimi 1100 anni, l'Islanda ha registrato 250 grandi eruzioni, producendo 4300 m3 di pietra lavica, trasformando il paesaggio.
  • Il vulcano Hekla, alto 1491 metri, è storicamente noto come "la porta dell'inferno" e ha un ruolo significativo nella cultura e nella letteratura islandese.
  • Le manifestazioni vulcaniche secondarie come geyser e fumarole sono utilizzate come fonti di energia rinnovabile per elettricità e riscaldamento.
  • Le eruzioni vulcaniche, una volta temute, sono ora un'attrazione turistica, contribuendo al fascino dell'Islanda come meta di viaggio.

I vulcani dell'Islanda

Ho scelto questo argomento perchè mi ha stupito il grande numero di vulcani presenti in un luogo così freddo.
Parlerò dei vulcani in generale e in seguito ne approfondirò tre informazioni.
In Islanda si trovano più di 200 vulcani, i più attivi sono l’ Hekla, il Grímsvötn e il Katla.
In 1100 anni circa sono state registrate 250 grandi eruzioni che hanno dato origine 4300 m3 di pietra lavica.
Negli anni di inattività i vulcani vengono ricoperti da ghiacciai che al momento dell’ eruzione o della ripresa dell’ attività sotterranea, si sciolgono inondando il territorio sottostante, queste inondazioni prendono il nome di jökulhlaups.

I vulcani nello specifico

Hekla: E’ un vulcano alto 1491 metri, il più famoso dell’ Islanda, ritenuto in passato la porta dell’ inferno e citato anche in un testo di Leopardi.

Il suo nome vuol dire incappucciato, perche la cima è sempre coperta dalle nuvole.

Grímsvötn: Un altro vulcano islandese, per la maggior parte inglobato da un ghiacciaio che lo riempie d’ acqua, è circondato da fessure minori che spesso eruttano insieme alla principale.

Katla: Un vulcano molto pericoloso perché erutta relativamente spesso(13-80 anni di frequenza) e violentemente. Rappresenta un grande perché sopra di esso vi è un ghiacciaio spesso 600 metri, che sciolto provocherebbe enormi e gravissimi danni.
Secondo gli studiosi la prossima eruzione sarà a breve.

Le eruzioni del passato

Tra il 1362 e il 1727 una serie ripetuta di eruzioni vulcaniche fece molte vittime.
Nel 1104 l’ intera valle del Þjòrsàrdalur venne distrutta da una grande eruzione del vulcano Hekla.
Nel periodo fra 1755 e 1784 ci furono le tre eruzioni più devastanti, quelle di Katla, Hekla e Laki, lo zolfo e l’ anidride carbonica avvelenarono le acque, provocando la morte di 10000 uomini e della metà del bestiame presente sull’ isola.
La più recente risale al 2010, il vulcano Eyjafjöll produsse così tanta cenere da impedire i viaggi aerei e far perdere alle compagnie 200 milioni di dollari al giorno.

Le manifestazione vulcaniche secondarie

Le manifestazioni vulcaniche secondarie sono le fonti termali, le fumarole e i Geyser (grandi getti d’ acqua calda) e hanno origine dalla pioggia che finisce nel sottosuolo e viene riscaldata dal magma sotterraneo.
Questi “piccoli” vulcani vengono usati dalla popolazione come fonte di energia elettrica e di riscaldamento.
Oramai le eruzioni non sono più fonte di paura, ma un'attrattiva turistica.

Domande da interrogazione

  1. Perché l'Islanda ha un numero così elevato di vulcani?
  2. L'Islanda ha più di 200 vulcani a causa della sua posizione geologica unica, situata sulla dorsale medio-atlantica, che favorisce l'attività vulcanica.

  3. Quali sono i vulcani più pericolosi in Islanda e perché?
  4. I vulcani più pericolosi includono Hekla, Grímsvötn e Katla. Katla è particolarmente pericoloso a causa della sua frequente attività e del ghiacciaio spesso 600 metri che potrebbe causare gravi inondazioni se sciolto.

  5. Come vengono utilizzate le manifestazioni vulcaniche secondarie in Islanda?
  6. Le manifestazioni vulcaniche secondarie, come le fonti termali e i geyser, vengono utilizzate come fonte di energia elettrica e di riscaldamento dalla popolazione islandese.

Domande e risposte

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