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Concetti Chiave

  • L'Abruzzo è una delle regioni più ricche del Meridione grazie allo sviluppo delle industrie dopo il dopoguerra.
  • L'economia regionale si basa su produzioni agricole di eccellenza come ortaggi, salumi e formaggi.
  • La provincia di Teramo è il cuore industriale della regione, con aziende metalmeccaniche e alimentari.
  • L'artigianato è diffuso anche nelle zone interne, mentre l'industria automobilistica è presente nella Val di Sangro.
  • Il turismo, sia balneare che sciistico, è un settore con potenziale di crescita, ma la regione è ancora poco visitata.

Economia dell'Abruzzo

L’Abruzzo è una regione italiana di circa 1.300.000 abitanti. La regione nonostante uscisse distrutta dal dopoguerra, è stata in grado di risollevarsi grazie alla nascita delle industrie, diventando una delle più ricche del Meridione. Il PIL pro capite abruzzese è pari a circa all’85% del Pil medio nazionale. L’agricoltura e l’industria di trasformazione sono focalizzate principalmente su produzioni d’eccellenza, in particolare ortaggi (principalmente pomodori), salumi e formaggi.

La transumanza, un tempo estremamente diffusa, ha pesantemente diminuito il suo apporto all’economia Regionale. La zona maggiormente industrializzata è la Provincia di Teramo, dove sono sorte numerose industrie, principalmente metalmeccaniche, di trasformazione alimentare e del settore delle telecomunicazioni.

L’artigianato ha sempre avuto una forte presenza, anche nelle zone interne, morfologicamente più impervie. Nella zona della Val di Sangro sono presenti industrie automobilistiche. Il turismo è presente sia in ambito balneare (Ortona, Giulianova, Montesilvano) che sciistico (Pescasseroli, Passo Lanciano e Campo Imperatore). Numerosi sono stati i tentativi da parte degli Enti Locali di favorire lo sviluppo dell’industria turistica, dato che da sempre la regione risulta essere fra le meno visitate in Italia.

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