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Elementi di Fisica e applicazioni Carlo Elce
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Energia Termica
Seconda legge della Termodinamica
In molte trasformazioni fisiche si è notato che una stessa sorgente scambia con un
corpo, che subisce il processo, una quantità di calore maggiore o minore a seconda
che la trasformazione avvenga con o senza dispersione di energia in attriti, cioè in
modo irreversibile o reversibile: il risultato è prevedibile, dal momento che nel caso
in cui avvengano dispersioni energetiche la sorgente deve scambiare una maggiore
quantità di calore per produrre lo stesso lavoro.
Esiste una nuova grandezza che viene assunta come indice della perdita di capacità
di un sistema di compiere lavoro quindi di produrre energia, come indice della
probabilità di uno stato termodinamico. Essa è stata chiamata entropia (da un
vocabolo greco che significa trasformazione) da Clausius.
La seconda legge della termodinamica afferma che tutti i processi naturali vanno in
una certa direzione ossia nella direzione secondo cui si incrementa l'entropia totale
dell'universo. Un altro modo di definire la seconda legge della termodinamica è
quello di dire che il calore passa spontaneamente da un corpo più caldo ad uno più
freddo, ma non viceversa.
Calore entrato nel sistema:
Q
Temperatura assoluta:
T
Variazione dell'entropia:
Q
ΔS T
Cinquanta grammi di ghiaccio stanno fondendo in un liquido a 0°C (o 273 K).
.
M 50 gm
.
T 273 K
cal
.
Lf 80 gm
La quantità di energia può essere calcolata così:
.
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