Concetti Chiave
- Il metodo scientifico sperimentale, introdotto da Galileo Galilei, è fondamentale per tutte le scienze sperimentali.
- Inizia con l'osservazione del fenomeno e la raccolta di dati per formulare ipotesi che spiegano il fenomeno.
- Le ipotesi devono essere verificate tramite raccolta e analisi dei dati; se confermate, portano alla formulazione di leggi scientifiche.
- Se i dati non confermano l'ipotesi, si formula una nuova ipotesi da testare, seguendo lo stesso procedimento.
- Il metodo comprende due fasi: quella induttiva, per formulare regole, e quella deduttiva, per elaborare e misurare i dati.
Metodo scientifico sperimentale
Il metodo scientifico sperimentale è la base fondamentale che sta alle fondamenta di ogni disciplina scientifica. Il metodo scientifico sperimentale è stato introdotto dal famoso scienziato Galileo Galilei (vissuto a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo) che con tale metodo ha dato avvio alla disciplina delle scienze sperimentali.Innanzitutto, il primo passo è osservare attentamente il fenomeno oggetto di studio, farsi delle domande a cui si dovrà dare risposta e raccogliere tutti i dati e le informazioni possibili che possono essere utili nella fase successiva di verifica dell'ipotesi.
In seguito, per poter rispondere alle domande che ci si è posti si devono formulare delle ipotesi, ovvero delle possibili spiegazioni al fenomeno osservato, che però devono essere comprovate.
Nella fase successiva, la persona che applica il metodo scientifico sperimentale deve verificare che l'ipotesi sia corretta, a tel fine fondamentali sono le raccolte di informazioni e dati che caratterizzano il fenomeno osservato.
A questo punto, se i dati e le informazioni raccolte forniscono una prova all'ipotesi formulata, si può procedere con la formulazione della legge o della regola che è alla base di tale fenomeno e che rappresenta la risposta alla domanda posta.
In alternativa, se i dati e le informazioni non confermano quanto ipotizzato, per comprendere il fenomeno di procede con la formulazione di una nuova ipotesi, che in seguito dovrà seguire lo stesso procedimento di quella prima, finché non si arriva ad una spiegazione plausibile.
Tutti citano come padre del concetto di metodo scientifico sperimentale il famoso galileo Galilei, ma in realtà risulta traccia di tale metodo di spiegazione ai fenomeni osservati in natura anche da parte degli antichi egizi, i babilonesi, i greci, ma anche da parte di Leonardo da Vinci.
A partire da tale, si possono distinguere due diversi metodi: il metodo induttivo e quello deduttivo.
Inoltre il metodo sperimentale è suddiviso in due diverse fasi.
al fine di poter procedere correttamente con l'utilizzo del metodo sperimentale è necessario essere a conoscenza dei migliori modi per misurare i risultati ottenuti ed elaborarli nel modo più adatto
Domande da interrogazione
- Chi ha introdotto il metodo scientifico sperimentale?
- Qual è il primo passo nel metodo scientifico sperimentale?
- Cosa si deve fare se i dati non confermano l'ipotesi formulata?
- Quali sono le due fasi del metodo sperimentale?
Il metodo scientifico sperimentale è stato introdotto da Galileo Galilei, che ha avviato la disciplina delle scienze sperimentali.
Il primo passo è osservare attentamente il fenomeno oggetto di studio, formulare domande e raccogliere dati e informazioni utili.
Se i dati non confermano l'ipotesi, si deve formulare una nuova ipotesi e seguire lo stesso procedimento fino a trovare una spiegazione plausibile.
Le due fasi del metodo sperimentale sono la fase induttiva, che porta alla formulazione di una regola, e la fase deduttiva, caratterizzata dall'osservazione e misura dei dati e dalla formulazione dell'ipotesi.